Dopo i massacri compiuti dai fondamentalisti islamici le forze regolari irachene si scatenano facendo strage di civili. L’Iraq è in preda all’orrore. Fonti della società civile irachena raccontano di stragi continue. I media hanno dato conto delle orribili esecuzioni sommarie di governativi da parte dell’Isis (o Isil).
Ma non una parola è uscita sui crimini che stanno compiendo le truppe addestrate da Usa e company. Pare che abbiano ben appreso le lezioni su torture e massacri.
Fonti irachene neutrali segnalano bombardamenti di case e ospedali e raccontano che nelle aree di guerra i governativi entrano nelle case dei sunniti, prendono i giovani e li ammazzano. Se sei giovane e sei sunnita sei un terrorista! Hanno scatenato una pulizia etnica!
Per assurdo sembra che lo scopo del governo iracheno non sia riportare la pace ma spingere i sunniti ad arruolarsi nelle truppe fondamentaliste. Ma forse non è poi così assurdo… La guerra civile può essere un affare… La pace farebbe diminuire i finanziamenti occidentali?
Obama e i suoi alleati hanno ritirato le truppe ma hanno lasciato una nazione straziata.
I media non raccontano cosa è successo, qui da noi non si percepisce la misura del dramma. E il movimento pacifista, dopo le grandi manifestazioni in tutto il mondo del 2004, con 100 milioni di partecipanti pare addormentato. E questo silenzio di fronte ai crimini è una vergogna della quale dovremmo sentire il peso esorbitante: salvo poche eccezioni i progressisti, in Italia e altrove, sono troppo impegnati a litigare tra loro per occuparsi delle questioni essenziali come fermare la guerra. Ed è triste che in questo momento terribile per l’Iraq l’informazione indipendente sia quasi completamente assente.
Questa è una storia che vale la pena raccontare dall’inizio.
Fin dalla prima invasione Usa dell’Iraq (Bush padre) vennero usati i proiettili all’uranio impoverito che contaminarono migliaia di soldati Usa ma anche grandi aree dove aumentarono tumori e nascite malformi.
Nonostante le molte denunce di questo crimine nella seconda invasione dell’Iraq venne fatto uso intenso di questi proiettili; ma si adottarono precauzioni per proteggere i marines, nessuna per le popolazioni.
Per domare la rivolta di Falluja furono poi sperimentate nuove armi chimiche e radioattive che non lasciano tracce di contaminazione.
Dopo la caduta del regime poi non ci fu nessun piano di rinascita del Paese.
In Iraq ha trionfato una lobby che ha lucrato sulla distruzione progressiva di una nazione che era tra le più evolute economicamente. In Iraq hanno dominato le stesse logiche speculative che in Usa e in Europa hanno portato alla miseria milioni di persone. Solo che in Iraq invece dei titoli azionari spazzatura hanno usato i proiettili.
Ancora non conosciamo i dettagli di questa colossale operazione di rapina.
Sappiamo che è stata data carta bianca ai mercenari che hanno gestito gran parte della pubblica sicurezza dilettandosi a uccidere e violentare. Sappiamo che sono stati creati gruppi di killer che hanno eliminato centinaia di intellettuali colpendo i leader della società civile che si erano opposti a Saddam e che da lui erano stati perseguitati. Questi intellettuali avrebbero potuto guidare la riorganizzazione democratica del paese. Ma trattare con gli esponenti di consolidati potentati corrotti, in passato conniventi con la dittatura di Saddam, è parso più comodo e lucroso. Si è quindi applicato il ben noto principio secondo il quale l’intellettuale buono è l’intellettuale morto.
Poi sono iniziati gli attentati con le autobombe. E qui ci sono molti sospetti sull’identità degli attentatori, si parla di squadre della morte che colpivano i sunniti facendo cadere la responsabilità sugli sciiti e viceversa. Il sospetto è che l’attuale scontro etnico sia stato provocato ad arte, in un paese dove sciiti e sunniti appartengono spesso alla stessa famiglia visto che i matrimoni misti erano frequenti.
Intanto le truppe d’occupazione Usa si dedicavano all’uso di massa della tortura immortalando sevizie e abusi sessuali con il telefonino. Poi ogni tanto compivano qualche massacro di civili per sbaglio. Così, a forza di orrori, si è riusciti a convincere molti ad arruolarsi nelle bande dei terroristi e a scatenare l’attuale offensiva militare. Seguiranno altre aberrazioni e il partito dei mercanti d’armi arrafferà altre montagne di soldi.
A oggi la conta approssimativa dei morti parla di 600mila civili ammazzati. Forse un milione calcolando chi è morto per cause collaterali.
Per approfondire sull’Iraq
Jacopo Fo
Autore, attore e scrittore
Mondo - 22 Giugno 2014
Genocidio in Iraq
Ma non una parola è uscita sui crimini che stanno compiendo le truppe addestrate da Usa e company. Pare che abbiano ben appreso le lezioni su torture e massacri.
Fonti irachene neutrali segnalano bombardamenti di case e ospedali e raccontano che nelle aree di guerra i governativi entrano nelle case dei sunniti, prendono i giovani e li ammazzano. Se sei giovane e sei sunnita sei un terrorista! Hanno scatenato una pulizia etnica!
Per assurdo sembra che lo scopo del governo iracheno non sia riportare la pace ma spingere i sunniti ad arruolarsi nelle truppe fondamentaliste. Ma forse non è poi così assurdo… La guerra civile può essere un affare… La pace farebbe diminuire i finanziamenti occidentali?
Obama e i suoi alleati hanno ritirato le truppe ma hanno lasciato una nazione straziata.
I media non raccontano cosa è successo, qui da noi non si percepisce la misura del dramma. E il movimento pacifista, dopo le grandi manifestazioni in tutto il mondo del 2004, con 100 milioni di partecipanti pare addormentato. E questo silenzio di fronte ai crimini è una vergogna della quale dovremmo sentire il peso esorbitante: salvo poche eccezioni i progressisti, in Italia e altrove, sono troppo impegnati a litigare tra loro per occuparsi delle questioni essenziali come fermare la guerra. Ed è triste che in questo momento terribile per l’Iraq l’informazione indipendente sia quasi completamente assente.
Questa è una storia che vale la pena raccontare dall’inizio.
Fin dalla prima invasione Usa dell’Iraq (Bush padre) vennero usati i proiettili all’uranio impoverito che contaminarono migliaia di soldati Usa ma anche grandi aree dove aumentarono tumori e nascite malformi.
Nonostante le molte denunce di questo crimine nella seconda invasione dell’Iraq venne fatto uso intenso di questi proiettili; ma si adottarono precauzioni per proteggere i marines, nessuna per le popolazioni.
Per domare la rivolta di Falluja furono poi sperimentate nuove armi chimiche e radioattive che non lasciano tracce di contaminazione.
Dopo la caduta del regime poi non ci fu nessun piano di rinascita del Paese.
In Iraq ha trionfato una lobby che ha lucrato sulla distruzione progressiva di una nazione che era tra le più evolute economicamente. In Iraq hanno dominato le stesse logiche speculative che in Usa e in Europa hanno portato alla miseria milioni di persone. Solo che in Iraq invece dei titoli azionari spazzatura hanno usato i proiettili.
Ancora non conosciamo i dettagli di questa colossale operazione di rapina.
Sappiamo che è stata data carta bianca ai mercenari che hanno gestito gran parte della pubblica sicurezza dilettandosi a uccidere e violentare. Sappiamo che sono stati creati gruppi di killer che hanno eliminato centinaia di intellettuali colpendo i leader della società civile che si erano opposti a Saddam e che da lui erano stati perseguitati. Questi intellettuali avrebbero potuto guidare la riorganizzazione democratica del paese. Ma trattare con gli esponenti di consolidati potentati corrotti, in passato conniventi con la dittatura di Saddam, è parso più comodo e lucroso. Si è quindi applicato il ben noto principio secondo il quale l’intellettuale buono è l’intellettuale morto.
Poi sono iniziati gli attentati con le autobombe. E qui ci sono molti sospetti sull’identità degli attentatori, si parla di squadre della morte che colpivano i sunniti facendo cadere la responsabilità sugli sciiti e viceversa. Il sospetto è che l’attuale scontro etnico sia stato provocato ad arte, in un paese dove sciiti e sunniti appartengono spesso alla stessa famiglia visto che i matrimoni misti erano frequenti.
Intanto le truppe d’occupazione Usa si dedicavano all’uso di massa della tortura immortalando sevizie e abusi sessuali con il telefonino. Poi ogni tanto compivano qualche massacro di civili per sbaglio. Così, a forza di orrori, si è riusciti a convincere molti ad arruolarsi nelle bande dei terroristi e a scatenare l’attuale offensiva militare. Seguiranno altre aberrazioni e il partito dei mercanti d’armi arrafferà altre montagne di soldi.
A oggi la conta approssimativa dei morti parla di 600mila civili ammazzati. Forse un milione calcolando chi è morto per cause collaterali.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.