Guai per il colosso americano leader nel settore dei gruppi d’acquisto. Mercoledì sciopereranno i dipendenti della sede italiana di Groupon. Il portale online nel quale gli utenti registrati possono trovare ogni giorno offerte, organizzate per genere e città.
Secondo quanto riportano i sindacati, “l’azienda definisce le lavoratrici e i lavoratori non in linea con la filosofia aziendale dei ‘corpi infetti da eliminare‘ e minaccia di licenziare coloro che non sono performanti, cerca di individuare candidature spontanee per risoluzioni consensuali e addirittura – denunciano – afferma che ‘se non ci si rimette in linea, si può anche chiudere in Italia e portare tutto all’estero dove il costo del lavoro è inferiore”.
Il presidio di otto ore indetto dalla Filcams Cgil e dalla Fisascat Cisl, avverrà in corso Buenos Aires a Milano. “I lavoratori – spiegano le sigle in una nota – rigettano le continue provocazioni aziendali, tese a sminuire la loro professionalità. Le centralizzazioni di attività che l’azienda sta avviando unilateralmente, la mancata valorizzazione e incentivazione dei lavoratori – affermano -, non consentono di essere più competitivi e di aggredire maggiormente il mercato italiano”.
L’azienda da canto suo “respinge con fermezza le affermazioni inerenti violazioni di diritti in quanto, palesemente, infondate”. In una nota aggiunge: “Abbiamo investito tanto sulle persone e continueremo a farlo”. In Italia, prosegue, “Groupon continua ad assumere ed offrire posti di lavoro e piani di crescita internazionale. Groupon – conclude la nota – ha sempre riconosciuto la piena esplicazione dei diritti sindacali, sia come singoli sia come associazioni sindacali, mantenendo un sereno e costante confronto con le rappresentanze sindacali aziendali, nel rispetto delle relative previsioni di legge”.
Il colosso web americano è arrivato in Italia il 12 marzo 2010 con offerte sulle principali città italiane. Groupon Italia conta circa 450 dipendenti e ha la sua sede operativa e strategica a Milano.