Ucciso da un pirata della strada mentre stava attraversando sulle strisce pedonali insieme alla madre. La vittima è un bambino di 3 anni, travolto da un’automobilista che domenica sera non si è fermato a prestare soccorso e ora è ricercato dalla polizia. L’incidente è avvenuto intorno alle 21 a Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna, davanti all’abitazione della famiglia del bambino. Secondo le prime ricostruzioni, a investirlo sarebbe stata una Mercedes di colore scuro, probabilmente con una targa straniera. Dopo essere stato travolto dall’automobile il piccolo è stato trascinato per un’ottantina di metri. Trasportato in ospedale, è morto poco dopo.
Gli inquirenti hanno avviato le indagini e in procura si è svolto un vertice tra il pm che era di turno ieri sera e titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Isabella Cavallari, la polizia municipale, la squadra mobile della polizia e i carabinieri del reparto operativo del nucleo investivo. Stanislao Lasorsa, il nonno del bimbo, ai microfoni di Sky ha invitato l’automobilista a costituirsi e assicura il perdono della famiglia nonostante il dolore. “Se è una persona che ha cuore – ha detto – che è padre di famiglia e ha figli, credo che capisca il dolore che abbiamo. Dopo saprà lui se farsi vedere o meno. Purtroppo è mio nipote, e il dolore è troppo. Speriamo che si metta la mano sulla coscienza e si faccia vedere. Noi staremo qui ad aspettare, sicuramente lo perdoneremo. D’altra parte non si può odiare le persone. Gli incidenti capitano. Vogliamo che le stesse cose non succedano ad altri ad altre famiglie”. Molto più duro, invece, Michele Forleo, bisnonno della vittima: “Spero che lo prendano e che lo fanno marcire in galera”, ha dichiarato.
Bambini vittime di incidenti stradali – Nei primi cinque mesi di quest’anno sono stati 20 in oltre 380 incidenti stradali. Nel 2013 in 832 incidenti ne erano morti 52: in pratica, uno a settimana. Ma tra queste vittime, ci sono quelle morte per colpa di un pirata della strada: col piccolo ucciso ieri sera a Ravenna il bilancio tragico quest’anno parla già di due vittime. Fino a giugno le piraterie in Italia sono state complessivamente 383, con 47 morti e 473 feriti; 29 hanno coinvolto bambini, due appunto sono morti e 32 sono rimasti feriti.
A mettere in fila i numeri è stata ancora una volta l’Asaps, associazione sostenitori amici polizia stradale che ha sede a Cesena, che, dopo l’uccisione del bimbo di 3 anni, torna a chiedere l’istituzione del reato di omicidio stradale. “Auspichiamo che il governo acceleri con una sua iniziativa su questo problema che emerge e si ‘immerge’ con modalità che sollevano dubbi di annegamento della proposta”, spiega Giordano Biserni, il presidente. Che rimarca come il territorio di Ravenna sia particolarmente colpito dal dramma dei minori vittime in incidenti stradali: il bimbo ucciso ieri da un pirata è infatti la terza vittima fra i bambini in meno di due mesi nel ravennate dopo la piccola Martina, 10 anni, travolta a Faenza a fine aprile, poi Alessio 12 anni travolto a Ravenna il 22 maggio. Entrambi vittime di incidenti, non provocati, però, da pirati della strada. Il 60% dei pirati, ricorda Biserni, poi viene preso. E quindi invita l’uomo che ieri sera era al volante “a costituirsi entro le 24 ore dall’evento” perché così, gli ricorda, “eviterebbe l’arresto”.
L’omicidio della strada per mano di conducenti ubriachi o drogati, sottolinea il presidente Asaps, “continua ad essere punito con pene assolutamente lievi e quasi mai scontate, equiparabili a quelle di un furto con destrezza. La proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e Asaps attende risposte concrete. La nostra attenzione sull’omicidio stradale rimane vigile e puntuale” perché, conclude, “rimarremo severi guardiani di una situazione che non risponde più ai canoni minimi di giustizia sulla quale la gran parte della gente si interroga e non comprende questo stallo che dura da 3 anni, dopo che abbiamo raccolto 76mila firme”.