A due giorni dalla proclamazione del Califfato islamico tra Iraq e Siria, il “capo dei musulmani” Abu Bakr al-Baghdadi rende pubbliche oggi le sue prime minacce verso gli Stati Uniti. “I mujahedin hanno giurato che l’America la pagherà cara, ancora di più rispetto a quello che è stato fatto da Osama Bin Laden“.
E’ quanto ha detto il leader dello Stato Islamico e del Levante (Isil) nel primo messaggio audio dall’autoproclamazione del califfato, stando a quanto gli attribuiscono alcuni siti web jihadisti. Il leader dei militanti dello Stato Islamico ha continuato definendo gli Stati Uniti alla testa degli infedeli e la loro battaglia contro i musulmani destinata a vederli sconfitti.
In mattinata, lo sceicco jihadista al-Baghdadi ha inoltre invitato i musulmani di tutto il mondo ad andare nei territori fra Siria e Iraq conquistati dal gruppo per aiutare la fondazione del nuovo Stato Islamico. “Musulmani, accorrete nel vostro Stato. Sì, è il vostro Stato”, dice il Califfo sempre via internet. Un invito che si rivolge in particolare a studiosi, giudici, medici, ingegneri e persone con esperienza militare e amministrativa, che devono “rispondere all’impellente bisogno che i musulmani hanno di loro”.
I jihadisti dell’Isis hanno annunciato il 29 giugno la ricostituzione del Califfato, un regime politico islamico sparito da circa un secolo, dopo la caduta dell’Impero Ottomano nel 1924. Il nuovo Stato dei musulmani abbraccerà le aree conquistate dallo Stato Islamico e del Levante tra Siria e Iraq, ovvero i territori che si estendono tra Aleppo, nel nord della Siria, e il governatorato di Diyala, nella zona orientale dell’Iraq.
L’avanzata degli insorti sunniti attraverso le città irachene ha fatto cadere l’Iraq nella crisi peggiore da quando le truppe americane hanno lasciato lo stato nel 2011. Secondo le Nazioni Unite nel mese di giugno sono stati uccisi almeno 2.417 iracheni, tra cui 1.531 civili. Dati che non includono gli incidenti mortali nella provincia occidentale di Anbar, dove le autorità irachene segnalano la morte di almeno 244 civili.
Mondo
“Un attacco peggio dell’11/09”. Il leader dello Stato Islamico minaccia gli Usa
Dopo l'autoproclamazione del Califfato tra Iraq e Siria, nel suo primo messaggio internet lo sceicco jihadista Abu Bakr al-Baghdadi punta il dito contro gli Usa e chiama in raccolta tutti i musulmani
A due giorni dalla proclamazione del Califfato islamico tra Iraq e Siria, il “capo dei musulmani” Abu Bakr al-Baghdadi rende pubbliche oggi le sue prime minacce verso gli Stati Uniti. “I mujahedin hanno giurato che l’America la pagherà cara, ancora di più rispetto a quello che è stato fatto da Osama Bin Laden“.
E’ quanto ha detto il leader dello Stato Islamico e del Levante (Isil) nel primo messaggio audio dall’autoproclamazione del califfato, stando a quanto gli attribuiscono alcuni siti web jihadisti. Il leader dei militanti dello Stato Islamico ha continuato definendo gli Stati Uniti alla testa degli infedeli e la loro battaglia contro i musulmani destinata a vederli sconfitti.
In mattinata, lo sceicco jihadista al-Baghdadi ha inoltre invitato i musulmani di tutto il mondo ad andare nei territori fra Siria e Iraq conquistati dal gruppo per aiutare la fondazione del nuovo Stato Islamico. “Musulmani, accorrete nel vostro Stato. Sì, è il vostro Stato”, dice il Califfo sempre via internet. Un invito che si rivolge in particolare a studiosi, giudici, medici, ingegneri e persone con esperienza militare e amministrativa, che devono “rispondere all’impellente bisogno che i musulmani hanno di loro”.
I jihadisti dell’Isis hanno annunciato il 29 giugno la ricostituzione del Califfato, un regime politico islamico sparito da circa un secolo, dopo la caduta dell’Impero Ottomano nel 1924. Il nuovo Stato dei musulmani abbraccerà le aree conquistate dallo Stato Islamico e del Levante tra Siria e Iraq, ovvero i territori che si estendono tra Aleppo, nel nord della Siria, e il governatorato di Diyala, nella zona orientale dell’Iraq.
L’avanzata degli insorti sunniti attraverso le città irachene ha fatto cadere l’Iraq nella crisi peggiore da quando le truppe americane hanno lasciato lo stato nel 2011. Secondo le Nazioni Unite nel mese di giugno sono stati uccisi almeno 2.417 iracheni, tra cui 1.531 civili. Dati che non includono gli incidenti mortali nella provincia occidentale di Anbar, dove le autorità irachene segnalano la morte di almeno 244 civili.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.