A Montecitorio per ricomporre le divisioni e curare i mal di pancia interni al gruppo dei parlamentari azzurri sul tema delle riforme, Silvio Berlusconi ha iniziato volando basso, parlando prima di ogni altra cosa di questioni di portafogli. “L’abolizione progressiva del finanziamento pubblico ci obbliga a diventare tutti sostenitori del partito”, per questo “”Chi è indietro con le quote si metta in regola”, ha esordito il leader di Forza Italia preoccupato per il rosso in cui sono piombati i conti del partito e ha invitato tutti i senatori a coinvolgere gli amici per sostenere le casse azzurre: “Cercate finanziatori. Fate una gara a chi li trova”, l’esortazione del leader. In particolare, raccontano alcuni presenti, il leader azzurro avrebbe proposto di ridurre il costo del tesseramento al partito: 20 euro per giovani e anziani, 30 euro per tutti gli altri.
Sul piano politico l’intento di Berlusconi è ecumenico: “Dobbiamo tornare a costruire una nuova federazione di centrodestra senza più perdere nessuno”, ha detto il leader di Forza Italia. Un appello significativo nel giorno in cui l’ex cav è incontra i suoi per placare le fronde interne e convincerli a procedere compatti sulla strada delle riforme sotto il vessillo del patto del Nazzareno stretto con il Pd di Matteo Renzi. Per il quale il Partito Democratico, ha detto l’ex cav, deve ritenersi fortunato: “”La sinistra ha avuto fortuna, perché ha trovato un leader sotto un cavolo…”, avrebbe detto Berlusconi secondo il racconto dei presenti.
Un incontro convocato per parlare delle riforme ma in cui l’ex cavaliere ha toccato i temi più disparati, dai magistrati al calciomercato, fino all’affidamento ai servizi sociali: “Andare a Cesano Boscone e trascorrere il tempo con gli anziani è una cosa meravigliosa“. Inevitabile la domanda sulla recente imprevista convocazione in Tribunale a Milano: “I magistrati mi hanno chiesto espressamente di chiedere scusa per le battute” sul presidente della Repubblica Napolitano, avrebbe risposto l’ex premier, parlando dell’incontro avuto due giorni fa con il giudice Crosti del Tribunale di sorveglianza del capoluogo lombardo. E non manca nemmeno una rassicurazione sul mercato del Milan: “No, De Sciglio non si vende”, ha assicurato il leader per tranquillizzare i presenti sulle strategie dei rossoneri. Per quel che riguarda il Milan, il nome di De Sciglio è da tempo al centro delle attenzioni di mercato assieme a quello di Mario Balotelli. Tra i presenti all’incontro gli appassionati di calcio non mancavano, visto che oltre a Renzi c’era anche il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini che è un acceso tifoso milanista.