La guerriglia arriva nella città santa. In un giorno di escalation nello scontro divampato tra Israele e Palestina, anche Gerusalemme è finita nel mirino di Hamas: le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere su Twitter che un razzo è riuscito a colpire la capitale, dove per la prima volta hanno risuonato le sirene di allarme. La conferma arriva anche dalla sponda palestinese: il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, ha rivendicato questa sera il lancio di razzi contro Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. “Per la prima volta le Brigate Qassam hanno lanciato contro Haifa un razzo R160, contro Gerusalemme quattro razzi M75, e contro Tel Aviv altri quattro razzi M75″, affermano le Brigate in un comunicato.
A Tel Aviv il sistema di difesa aerea ha intercettato altri due razzi inviati dalla Striscia. Sempre nel sud di Israele, i collegamenti ferroviari sono stati interrotti e si sono registrati nove feriti. Tensione altissima in Medio Oriente dopo che negli ultimi giorni non si sono fermai i raid sulla striscia, tanto da portare il presidente palestinese Abu Mazen a chiedere un intervento urgente della diplomazia internazionale. Lo Stato ebraico da’ anche struttura all’offensiva che sta conducendo contro Gaza, dandole un nome (il “Bordo di protezione contro la Striscia”) e facendo sapere che potrebbe diventare un’operazione a lungo termine destinata “ad aumentare in intensità”. Il bilancio dei raid israeliani è di 25 morti, tra cui un ragazzo di 16 anni. Il portavoce del pronto soccorso ha identificato la vittima uccisa ad ovest del campo profughi di Nusseirat, nel centro della Striscia, come un membro delle brigate Ezzedine al Qassam, il braccio militare di Hamas. Secondo l’emittente israeliana Canale 10, nell’attacco missilistico sfeFrrato da Israele questa mattina a Gaza è stata colpita anche l’auto su cui viaggiava il comandante della marina, Mohammed Shaaban, che è morto nell’incidente insieme ad altre tre persone. Il bilancio dei morti, tuttavia è incerto, In serata fonti mediche palestinesi hanno parlato di 25 vittime. Tra questi anche 3 bambini. Oltre 90 i feriti.
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Più di 100 obiettivi missili aerei israeliani
Un’escalation di violenze, dopo che una nuova operazione militare era stata lanciata da Israele durante la notte in risposta alla continua pioggia di razzi palestinesi nel sud del Paese. Pronta la reazione della Striscia, da cui nella mattinata sono partiti una ventina di razzi verso la città di Neghev. A fine serata i razzi partita alla volta del territorio israeliano saranno 146. I caccia israeliani hanno colpito oltre 50 obiettivi. Il premier Netanyahu ha dato istruzioni all’esercito per una possibile offensiva terrestre nella Striscia; l’esercito non esclude quindi un’operazione via terra a sud del Paese, e sta richiamando 40mila di riservisti, oltre ai 1500 già pronti sul confine. Lo Stato ebraico ha fatto sapere che quest’offensiva potrebbe proseguire a lungo ed è destinata a colpire il gruppo palestinese Hamas e a mettere fine ai lanci di razzi che si sono intensificati nelle ultime settimane, a causa delle tensioni per l’uccisione di tre ragazzi israeliani e per quella successiva di un giovane palestinese. Tra i 50 siti colpiti oggi ci sono, secondo l’esercito israeliano, quattro case appartenenti a militanti e tre complessi di Hamas.
Israele deve cessare immediatamente la “escalation” a Gaza e i suoi raid aerei. Questo l’appello del presidente palestinese Abu Mazen che, secondo il quotidiano al-Ayyam, ha già chiesto un intervento urgente della diplomazia internazionale, appello confermato anche dal segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby. “Queste tensioni trascineranno la regione verso una maggiore instabilità”, ha detto il premier palestinese, aggiungendo che è necessario preservare la tregua, sui due versanti della Striscia, concordata due anni fa con la mediazione egiziana. La leadership palestinese sta inoltre consultato diversi Paesi, arabi e non, per chiedere aiuti per fermare gli scontri. Prime dichiarazioni anche da parte del braccio armato di Hamas. “Bombardando case di civili, la scorsa notte Israele ha varcato ogni linea rossa“, affermano le brigate Ezzedin al-Qssam. “Noi replicheremo allargando il raggio dei lanci dei nostri razzi e nelle prossime ore colpiremo Tel Aviv“. Le case colpite, secondo Israele, appartenevano invece ad esponenti di spicco dei guerriglieri che prima dei bombardamenti dice di aver avvertito con telefonate di preavviso.
Scoppiano anche disordini a Gerusalemme, dove la polizia israeliana ha arrestato più di 60 persone con il sospetto di essere coinvolti negli scontri degli ultimi due giorni, mentre alle centinaia di migliaia di cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia, lo Stato ebraico ha ordinato di non uscire dalle proprie abitazioni. Il coprifuoco riguarda anche gli abitanti di Beersheva, dove ieri per la prima volta dal 2012 è esploso un razzo sparato da Gaza. Il portavoce delle forze armate Peter Lerner, ha detto che Hamas dispone di una scorta di 10mila razzi – anche di lungo raggio – che possono arrivare “sino a Tel Aviv e oltre” e che l’esercito si sta preparando alla possibilità che il gruppo sferri attacchi al centro del Paese. Mosse dello Stato ebraico che il portavoce della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Redeineh, denisce come una “dichiarazione di guerra globale”. “Non resteremo con le mani in mano di fronte alla carneficina commessa” ha detto Abu Redeineh, sottolineando che “il popolo palestinese ha diritto a reagire all’offensiva e a difendersi con tutti i mezzi legittimi”. Per il portavoce della presidenza dell’Anp, “si sta distruggendo ogni possibilità di giungere a una tregua”.
Mondo
Israele, l’esercito: “Colpita Gerusalemme” Fonti palestinesi: “25 morti a Gaza”
Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, ha rivendicato: "Per la prima volta abbiamo lanciato contro Haifa un razzo R160, contro Gerusalemme 4 razzi M75, e contro Tel Aviv altri 4 razzi M75". Netanyahu ha richiamato 40 mila riservisti ed è pronto all'intervento via terra. Abu Mazen chiede un intervento della diplomazia internazionale
La guerriglia arriva nella città santa. In un giorno di escalation nello scontro divampato tra Israele e Palestina, anche Gerusalemme è finita nel mirino di Hamas: le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere su Twitter che un razzo è riuscito a colpire la capitale, dove per la prima volta hanno risuonato le sirene di allarme. La conferma arriva anche dalla sponda palestinese: il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, ha rivendicato questa sera il lancio di razzi contro Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. “Per la prima volta le Brigate Qassam hanno lanciato contro Haifa un razzo R160, contro Gerusalemme quattro razzi M75, e contro Tel Aviv altri quattro razzi M75″, affermano le Brigate in un comunicato.
A Tel Aviv il sistema di difesa aerea ha intercettato altri due razzi inviati dalla Striscia. Sempre nel sud di Israele, i collegamenti ferroviari sono stati interrotti e si sono registrati nove feriti. Tensione altissima in Medio Oriente dopo che negli ultimi giorni non si sono fermai i raid sulla striscia, tanto da portare il presidente palestinese Abu Mazen a chiedere un intervento urgente della diplomazia internazionale. Lo Stato ebraico da’ anche struttura all’offensiva che sta conducendo contro Gaza, dandole un nome (il “Bordo di protezione contro la Striscia”) e facendo sapere che potrebbe diventare un’operazione a lungo termine destinata “ad aumentare in intensità”. Il bilancio dei raid israeliani è di 25 morti, tra cui un ragazzo di 16 anni. Il portavoce del pronto soccorso ha identificato la vittima uccisa ad ovest del campo profughi di Nusseirat, nel centro della Striscia, come un membro delle brigate Ezzedine al Qassam, il braccio militare di Hamas. Secondo l’emittente israeliana Canale 10, nell’attacco missilistico sfeFrrato da Israele questa mattina a Gaza è stata colpita anche l’auto su cui viaggiava il comandante della marina, Mohammed Shaaban, che è morto nell’incidente insieme ad altre tre persone. Il bilancio dei morti, tuttavia è incerto, In serata fonti mediche palestinesi hanno parlato di 25 vittime. Tra questi anche 3 bambini. Oltre 90 i feriti.
1 /15 Più di 100 obiettivi missili aerei israeliani
Un’escalation di violenze, dopo che una nuova operazione militare era stata lanciata da Israele durante la notte in risposta alla continua pioggia di razzi palestinesi nel sud del Paese. Pronta la reazione della Striscia, da cui nella mattinata sono partiti una ventina di razzi verso la città di Neghev. A fine serata i razzi partita alla volta del territorio israeliano saranno 146. I caccia israeliani hanno colpito oltre 50 obiettivi. Il premier Netanyahu ha dato istruzioni all’esercito per una possibile offensiva terrestre nella Striscia; l’esercito non esclude quindi un’operazione via terra a sud del Paese, e sta richiamando 40mila di riservisti, oltre ai 1500 già pronti sul confine. Lo Stato ebraico ha fatto sapere che quest’offensiva potrebbe proseguire a lungo ed è destinata a colpire il gruppo palestinese Hamas e a mettere fine ai lanci di razzi che si sono intensificati nelle ultime settimane, a causa delle tensioni per l’uccisione di tre ragazzi israeliani e per quella successiva di un giovane palestinese. Tra i 50 siti colpiti oggi ci sono, secondo l’esercito israeliano, quattro case appartenenti a militanti e tre complessi di Hamas.
Israele deve cessare immediatamente la “escalation” a Gaza e i suoi raid aerei. Questo l’appello del presidente palestinese Abu Mazen che, secondo il quotidiano al-Ayyam, ha già chiesto un intervento urgente della diplomazia internazionale, appello confermato anche dal segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Araby. “Queste tensioni trascineranno la regione verso una maggiore instabilità”, ha detto il premier palestinese, aggiungendo che è necessario preservare la tregua, sui due versanti della Striscia, concordata due anni fa con la mediazione egiziana. La leadership palestinese sta inoltre consultato diversi Paesi, arabi e non, per chiedere aiuti per fermare gli scontri. Prime dichiarazioni anche da parte del braccio armato di Hamas. “Bombardando case di civili, la scorsa notte Israele ha varcato ogni linea rossa“, affermano le brigate Ezzedin al-Qssam. “Noi replicheremo allargando il raggio dei lanci dei nostri razzi e nelle prossime ore colpiremo Tel Aviv“. Le case colpite, secondo Israele, appartenevano invece ad esponenti di spicco dei guerriglieri che prima dei bombardamenti dice di aver avvertito con telefonate di preavviso.
Scoppiano anche disordini a Gerusalemme, dove la polizia israeliana ha arrestato più di 60 persone con il sospetto di essere coinvolti negli scontri degli ultimi due giorni, mentre alle centinaia di migliaia di cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia, lo Stato ebraico ha ordinato di non uscire dalle proprie abitazioni. Il coprifuoco riguarda anche gli abitanti di Beersheva, dove ieri per la prima volta dal 2012 è esploso un razzo sparato da Gaza. Il portavoce delle forze armate Peter Lerner, ha detto che Hamas dispone di una scorta di 10mila razzi – anche di lungo raggio – che possono arrivare “sino a Tel Aviv e oltre” e che l’esercito si sta preparando alla possibilità che il gruppo sferri attacchi al centro del Paese. Mosse dello Stato ebraico che il portavoce della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Redeineh, denisce come una “dichiarazione di guerra globale”. “Non resteremo con le mani in mano di fronte alla carneficina commessa” ha detto Abu Redeineh, sottolineando che “il popolo palestinese ha diritto a reagire all’offensiva e a difendersi con tutti i mezzi legittimi”. Per il portavoce della presidenza dell’Anp, “si sta distruggendo ogni possibilità di giungere a una tregua”.
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Riyad, 6 gen. (Adnkronos) - Il Milan batte l'Inter per 3-2 con una straordinaria rimonta e vince la Supercoppa italiana. I rossoneri, sotto 0-2 ad inizio ripresa, ribaltano il match imponendosi con la rete decisiva di Abraham al 93'.
Inzaghi senza Thuram schiera dal 1' Taremi accanto a Lautaro in avanti, in mezzo al campo Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, mentre sulle fasce confermati Dumfries e Dimarco. Davanti a Sommer ci sono Bisseck, De Vrij e Bastoni. Conceicao schiera Tomori al centro della difesa con Thiaw. Leao in panchina, con Jimenez a sinistra, Reijnders trequartista e Pulisic a destra alle spalle di Morata.
Il Milan inizia forte e al 10' palla in verticale di Pulisic per Reijnders, che prova poi a calciare da posizione defilata ma colpisce l'esterno della rete. Risposta dell'Inter al 12' con un pallone morbido di Barella in area per Taremi che tutto solo colpisce di testa ma la sfera di spegne alla sinistra di Maignan. Al 15' bel numero di Reijnders che con la suola al limite dell'area salta Bisseck e prova poi a calciare sbilanciato ma non prende lo specchio della porta. Nerazzurri di nuovo pericolosi in ripartenza al 23' con Taremi che serve Dimarco sulla sinistra, arrivo in corsa e gran conclusione che Maignan a mano aperta devia in angolo. Il Milan sembra più fluido con l'Interr che non riesce a costruire.
Al 35' tra l'altro Inzaghi perde Calhanoglu per un problema all'adduttore e al suo posto entra Asllani. Nel finale di tempo l'Inter riesce ad affondare al 38' con Mkhitaryan che riceve palla al limite dell'area e prova rasoterra ad incrociare ma la conclusione si spegne sul fondo. Al 43' ci prova Lautaro Martinez con una conclusione dal limite, palla deviata in angolo da Tomori, poi al 46' il Toro va a segno: Mkhitaryan dalla sinistra serve Taremi al centro, l'attaccante alza la testa e vede libero Lautaro Martinez che controlla, sterza sul sinistro e calcia sul primo palo battendo Maignan per l'1-0.
Inizia il secondo tempo e l'Inter raddoppia subito. Al 47' lungo lancio di De Vrij per Taremi che controlla, arriva al limite e la mette nell'angolo dove Maignan non può arrivare, è 2-0. Conceicao corre ai ripari e inserisce Leao per Jimenez e il Milan accorcia subito. Il portoghese si procura una punizione dal limite e al 52' Theo Hernandez calcia a giro e la mette a fil di palo alla destra di Sommer per il 2-1. Il Milan ci crede e aumenta il forcing. Al 61' sponda di Morata per Pulisic, l'americano sotto porta tutto solo colpisce di testa addosso a Sommer. Al 62' ancora Leao scappa sulla sinistra, salta Bisseck e serve in mezzo, con Reijnders che a porta vuota calcia a botta sicura ma Bastoni ci mette la faccia e salva l'Inter. La squadra di Inzaghi soffre e rischia ancora al 65' con Morata che colpisce di testa ma c'è Sommer si oppone con un gran riflesso.
Anche Inzaghi inserisce forze fresche con Carlos Augusto e Zielinski e proprio l'esterno brasiliano al 72' sfiora il gol: Taremi dal fondo scodella in area, con Carlos Augusto che di testa da due passi colpisce il palo e Maignan blocca sulla linea. Il Milan tenta il tutto per tutto e inserisce Abraham per Musah. All'80' i rossoneri trovano il pari. Leao ancia Theo Hernandez che serve in mezzo Pulisic, controllo dell'americano di sinistro di prima intenzione che batte Sommer per il 2-2. L'Inter cerca di evitare i calci di rigore ma all'87' spreca una doppia occasione, prima Frattesi controlla in area ma non riesce a calciare e viene recuperato da Thiaw con la palla che finisce a Dumfries che davanti a Maignan si respingere la conclusione. Al 93' arriva la beffa per l'Inter: altra giocata di Leao che brucia Bisseck e serve in mezzo dove Abraham che a porta vuota insacca la rete del 3-2 e della vittoria rossonera.
Barcellona, 6 gen. (Adnkronos) - Dani Olmo è stato convocato dal Barcellona per la Supercoppa spagnola nonostante i suoi problemi di registrazione. Olmo è entrato a far parte del club catalano dal RB Lipsia ad agosto per una cifra stimata di 68 milioni di euro, ma il Barcellona è riuscito a registrarlo solo per la fase iniziale della stagione a causa delle difficoltà nel rispettare le restrizioni salariali della Liga. La Liga e la federazione calcistica spagnola (Rfef) hanno respinto sabato l'ultima offerta del club per registrare il centrocampista 26enne e Pau Victor ed entrambi i giocatori erano assenti dalla vittoria per 4-0 in Coppa del Re contro il Barbastro. Tuttavia, Olmo e Victor sono stati entrambi nominati nella squadra per la Supercoppa del Barcellona per la semifinale contro l'Athletic Bilbao mercoledì.
La Supercoppa si terrà in Arabia Saudita, dove i campioni in carica del Real Madrid sono pronti a disputare l'altra semifinale contro il Maiorca per un posto nella finale della competizione, che si terrà domenica. L'ultimo trionfo del Barcellona in Supercoppa è arrivato nel 2023, ma una tripletta di Vinicius Junior li ha visti sconfitti per 4-1 dal Real nella finale dell'anno scorso. La vittoria di sabato in Coppa del Re ha visto il Barcellona riprendersi da due sconfitte consecutive in Liga e si trova al terzo posto in classifica, cinque punti dietro la capolista Real. Tuttavia, il centrocampista Pedri ritiene che una vittoria in Supercoppa possa dare alla squadra "fiducia" per il resto della stagione.
Parlando dell'account X del Barcellona, Pedri ha detto: "Beh, vincere la Supercoppa, penso che sia un titolo davvero bello, è a metà stagione. Penso che sia un titolo che può dare fiducia alla squadra, il che penso sia molto positivo a metà stagione ed è fondamentale per affrontare le prossime partite. Penso che l'Athletic Bilbao abbia una grande squadra, penso che abbiano giocatori eccezionali e sarà una partita dura. È vero che li abbiamo già battuti questa stagione e vogliamo farlo di nuovo, ma sarà molto diverso da quello che abbiamo sperimentato".
Palermo, 6 gen. (Adnkronos) - "Oggi i tempi sono maturi per costruire una memoria storica condivisa su quella stagione in cui la nostra Repubblica, colpita al cuore, seppe reagire coniugando il massimo impegno nella lotta alla mafia e al terrorismo con il convinto rispetto dei principi dello Stato di diritto. Una rilettura approfondita e complessiva di tutte queste vicende può essere finalmente capace di cogliere quei nessi che sfuggono ad una considerazione isolata dei singoli episodi". A dirlo all'Adnkronos è il giudice Antonio Balsamo, ex Presidente del Tribunale e oggi sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, commentando gli ultimi sviluppi sull'inchiesta sull'omicidio dell'ex presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, fratello maggiore del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ucciso il 6 gennaio 1980 davanti alla sua abitazione in via Libertà a Palermo, mentre andava a messa con i suoi familiari.
Nei giorni scorsi sono emersi sviluppi, a distanza di 45 anni dal delitto, sulla inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo. Ci sarebbero due boss mafiosi nel registro degli indagati, accusati di essere i killer del Presidente Dc. Si tratta di due sicari di Cosa nostra, con un curriculum di delitti eccellenti, entrambi in carcere con più ergastoli da scontare. Il primo è Antonino Madonia, che oggi ha 72 anni e all'epoca ne aveva 28, e l'altro Giuseppe Lucchese, detto 'Lucchiseddu', oggi 67 anni, che all'epoca aveva 22 anni. Il primo avrebbe sparato a Mattarella, ferendo anche la moglie, Irma Chiazzese. Dopo i primi colpi sarebbe andato verso l'auto dove era il complice a prendere un'altra pistola con cui avrebbe sparato nuovamente, mentre il secondo sarebbe stato alla guida della Fiat 127 del commando, rubata il giorno prima, poi ritrovata abbandonata non lontana dal luogo del delitto.
"Per questo- dice il giudice Balsamo - è importante che al lavoro incessante della magistratura si accompagni un impegno altrettanto forte di tutte le istituzioni, per dare attuazione a quel 'diritto alla verità' che – come insegna la Corte europea dei diritti dell'uomo – appartiene non solo ai familiari delle vittime, ma anche all’intera collettività- spiega Balsamo - In questa prospettiva, è importante valorizzare la norma, inserita due anni fa nell’art. 4 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede che il giudice deve obbligatoriamente accertare 'la sussistenza di iniziative dell'interessato a favore delle vittime, sia nelle forme risarcitorie che in quelle della giustizia riparativa', prima di concedere i permessi premio e le misure alternative alla detenzione ai detenuti per reati di terrorismo e di mafia".
Poi, parlando della nuova inchiesta, Antonio Balsamo spiega: "E' del tutto apprezzabile la perseveranza della Procura di Palermo nel voler fare luce sull’omicidio di Piersanti Mattarella, uno degli eventi che hanno segnato drammaticamente la storia del nostro Paese, per la grande statura politica e istituzionale assunta da un Presidente della Regione Sicilia che era divenuto protagonista di un progetto di rinnovamento di amplissimo respiro".
"Quello di Piersanti Mattarella era un progetto capace di mobilitare le migliori energie della società civile e di infondere speranza nel futuro per l’intera comunità, costruendo un forte rapporto di fiducia con le maggiori autorità italiane ed europee: dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini al Presidente della Commissione Europea Roy Jenkins", dice ancora Balsamo, giudice estensore della sentenza del processo sulla strage di Via D'Amelio, definita dal magistrato "uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana".
"Già due giorni dopo il delitto, Pio La Torre, in suo editoriale dal titolo 'Palermo come Roma', pubblicato su L’Unità parlava del barbaro assassinio del presidente della Regione siciliana come del 'delitto politico più grave dopo l’agguato di via Fani e l’uccisione dell’onorevole Aldo Moro' e richiamava l’attenzione sulla 'analogia politica impressionante' tra i due episodi- ricorda Balsamo all'Adnkronos - Sulla stessa linea si poneva un grande intellettuale come Leonardo Sciascia, che in una intervista pubblicata su Panorama il 21 gennaio 1980 rilevava le 'somiglianze impressionanti tra l’uccisione di Mattarella e quella di Moro'”.
E prosegue: "A proposito degli omicidi politici, nell’audizione del 3 novembre 1988 davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia - desecretata trentuno anni dopo, nel dicembre 2019 - Giovanni Falcone spiegava: 'si tratta di omicidi di matrice mafiosa (…). Ma il movente (…) non è sicuramente mafioso e comunque non è esclusivamente mafioso'". Il giudice Balsamo sottolinea che "nel DNA della giustizia riparativa c’è l’impegno per realizzare pienamente il diritto alla verità, anche in quei casi in cui non è più possibile aprire un processo penale. Una delle prime, e più significative, esperienze in questo senso è stata quella promossa da Nelson Mandela quando doveva ridisegnare il futuro del suo paese, nel segno di un forte sostegno alle vittime delle più gravi violazioni dei diritti umani e ai loro familiari, consentendo un completo accertamento dei fatti che avevano segnato un’intera epoca storica".
"E’ questo il significato che hanno inteso attribuire alla nuova norma quelle organizzazioni rappresentative della società civile che hanno dato impulso alla sua introduzione, come la Fondazione Falcone- dice ancora Balsamo - Costruire un sistema di giustizia riparativa capace di dare voce al bisogno di verità di tutte le vittime della stagione del terrorismo mafioso è una sfida importante. Se non prenderemo un preciso impegno in questo senso, le preoccupazioni che hanno accompagnato la concessione di benefici penitenziari a persone che non hanno mai compiuto una scelta di collaborazione con la giustizia sono inevitabilmente destinate a crescere. L’intera città di Palermo non più vuole tornare a un passato che ha inferto ferite gravissime all’intera comunità. Il sogno di Piersanti Mattarella e di tanti altri eroi civili che hanno vissuto in questa città è oggi il sogno di tutti i cittadini". (di Elvira Terranova)
Palermo, 6 gen. (Adnkronos) - E' stato commemorato con la deposizione delle corone sul luogo del delitto, avvenuto il 6 gennaio 1980, l'ex Presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella. Presente il figlio dell'ex Presidente, Bernardo, che il giorno dell'omicidio aveva 20 anni ed ha assistito al delitto. La sorella Maria, ex segretario della Regione siciliana, è morta lo scorso 9 settembre per un tumore. Presenti anche i figli di Bernardo e Maria Mattarella. Sul luogo della commemorazione anche il Prefetto Massimo Mariani, il Presidente della Corte d'Appello Matteo Frasca, il Procuratore generale Lia Sava, il Procuratore dei minori Claudia Caramanna, il giudice Antonio Balsamo oltre ai vertici militari e delle forze dell'ordine. La Regione era rappresentata dall'assessore Francesco Scarpinato mentre il Comune, assente il sindaco Roberto Lagalla, era rappresentato dal vicesindaco Giampiero Cannella. Presenti anche tanti amici di famiglia ed ex compagni di partito di Piersanti Mattarella.
Palermo, 6 gen. (Adnkronos) - "Va fatto un plauso a chi sta continuando le indagini, a chi continua a cercare la verità giudiziaria oltre che quella storica perché rimane un punto nero della nostra democrazia, del nostro sistema istituzionale, il fatto che dopo 45 anni non si sia fino in fondo accertata tutta la verità giudiziaria e storica". Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione antimafia all'Ars, a margine della commemorazione per il 45 anniversario dell'uccisione dell'ex Presidente della regione siciliana, Piersanti Mattarella. Alla domanda se la giornata di oggi, alla luce delle novità emerse sulle indagini negli ultimi giorni, abbia un sapore diverso, Cracolici replica: "Beh, ogni giornata in Sicilia è un giorno di memoria e la memoria non serve solo a ricordare chi non c'è più ma serve a ricordare a chi c'è che bisogna continuare questa battaglia perché è una battaglia che riguarda la nostra qualità della democrazia. Mi pare che ci sia consapevolezza che il lavoro di ricerca della verità che va davanti è un fatto importante, che alcuni cassetti si siano riaperti per cercare di capire e individuare coloro che sono stati gli esecutori, ma anche tutto il contesto di quell'omicidio", ha concluso.
Roma, 5 gen. (Adnkronos Salute) - "Diamo un segno concreto dell'impegno, anche a livello sociale e umano, nei confronti dei bambini che purtroppo sono ospedalizzati. Con un gesto semplice possiamo portare un sorriso e un po’ di speranza a chi sta vivendo momenti difficili. Rinnovare il nostro impegno per i più piccoli e fragili è il modo migliore di iniziare un nuovo anno". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, a Bari, intervenendo alla manifestazione di solidarietà da lui promossa per raccogliere giocattoli da devolvere ai bambini ricoverati negli ospedali pugliesi. Nell’occasione il sottosegretario, all’Adnkronos, ha ribadito l’impegno del governo per "abbattere le liste d’attesa" e rafforzare la 'sanità territoriale' con un finanziamento adeguato del Ssn pubblico.
L’iniziativa ha visto "una grande risposta da parte dei cittadini", ma anche dai professionisti. "Abbiamo incontrato i medici, gli operatori sanitari che hanno" dato, "oltre al loro sforzo quotidiano, anche un segno tangibile della loro presenza e della loro vicinanza ai pazienti". Sono segnali importanti in questo inizio di 2025 che, auspica il sottosegretario, "sia un anno che arrida al Sistema sanitario nazionale pubblico", con "l'abbattimento delle liste d'attesa e la prosecuzione dell’aumento del finanziamento della nostra sanità pubblica, grazie all’inversione di tendenza avviata con grande impegno economico da parte del governo Meloni, del ministro Schillaci e del sottoscritto”.
Insieme all'abbattimento delle liste d'attesa "che abbiamo dotato dal punto di vista economico in maniera congrua – prosegue Gemmato - c'è anche il tema della territoriale che, purtroppo, è stato il tallone d'Achille della nostra Sanità pubblica durante il Covid". L’obiettivo è "attrezzare le case di comunità, i Cot, cioè i centri operativi territoriali, gli ospedali di comunità per dare una nuova sanità territoriale più prossima al cittadino", come previsto "anche al Dm77".
(Adnkronos) - La Roma batte la Lazio per 2-0 e si aggiudica il derby del 5 gennaio 2025, valido per la 19esima giornata della Serie A. I giallorossi si impongono con i gol di Pellegrini (10') e Saelemakers (18'). Il successo consente alla formazione allenata da Ranieri di salire a 23 punti, a metà classifica. La Lazio rimane a quota 35 punti, al quarto posto, e perde la chance di guadagnare terreno su Juventus e Fiorentina, appaiate a 32.
Ranieri per il derby sceglie, un po' a sorpresa, Pellegrini dal 1' a supporto di Dybala e Dovbyk. In mezzo al campo Konè e Paredes, e sulle corsie laterali confermati Saelemakers e Angelino. Baroni dall'altra parte opta per Isaksen preferito a Tchaouna a destra per completare la trequarti con Dele-Bashiru e Zaccagni. In avanti Castellanos.
Al 3' Koné si libera al limite dell'area e conclude con un destro a giro ma è bravo Provedel a respingere in angolo. La Lazio prova a reagire e al 5' Tavares serve Isaksen ma la conclusione viene ribattuta due volte e sulla respinta Marusic manda alto sopra la traversa. Al 10' la Roma passa: grande ripartenza dei giallorossi con Dybala che allarga, poi la palla arriva al limite a Pellegrini che con un tiro a giro di gran classe batte Provedel per l'1-0. La Lazio accusa il colpo e la Roma prova ad affondare.
Al 13' iniziativa personale di Hummels che conduce palla per diversi metri prima di concludere verso lo specchio ma la palla viene deviata in angolo. Al 17' la squadra di Baroni prova a reagire con Isaksen ma il rasoterra è troppo lento.
Al 18' la Roma raddoppia: sul rinvio di Svilar arriva la sponda di Dovbyk per Dybala si presenta al limite dell'area e scarica per Saelemakers che conclude di destro, Provedel respinge ma sulla respinta il belga deposita in rete il gol del 2-0. I biancocelesti continuano a fare girare il pallone per trovare lo spazio giusto e al 22' Dele-Bashiru semina il panico sulla trequarti prima di concludere verso la porta ma è decisivo l'intervento di N'Dicka. Al 38' ancora Lazio pericolosa con Isaksen che devia il cross di Tavares ma la sua spizzata termina al lato.
Ad inizio ripresa Baroni cambia e inserisce Tchaouna e Dia per Isaksen e Dele-Bashiru. La Lazio spinge e sfiora il gol al 48' con Castellanos su cui è attento Svilar e al 50' con Guendouzi che dalla lunga distanza lascia partire un mancino, deviato, su cui Svilar si invola a manda in angolo. La squadra di Ranieri dopo i primi minuti di difficoltà sfiora il tris al 58' ancora con Pellegrini che tenta la conclusione di mancino ma è bravo Provedel a respingere e bloccare su un successivo rimpallo. La Lazio riprende a spingere e Hummels salva su Zaccagni entrato in area dopo aver saltato Mancini.
Al 60' enorme occasione per i biancocelesti con Tchaouna, ben servito da Dia di testa, davanti a Svilar tocca male e va a colpire la parte alta della traversa. Al 65' ancora Lazio pericolosa, questa volta con Tchaouna che di tacco prova a servire Castellanos ma decisivo Hummels in copertura. Poi Ranieri cambia Pellegrini e Saelemakers inserendo Pisilli ed El Shaarawy.
La pressione della Lazio non accenna ad affievolirsi e al 69' Castellanos conclude da posizione defilata ma è attento Svilar. Ranieri cerca forze fresche e toglie Dybala e Dovbyk per Baldanzi e Shomurodov. Al 76' la Roma si salva ancora sull'ennesimo spunto di Tchaouna che crossa per Zaccagni che è bravo a servire Dia a due passi dalla porta ma è decisivo l'intervento di N'Dicka. Al 79' altra perentoria azione di Tavares che entra in area e conclude di sinistro ma il suo tiro termina di pochissimo al lato. Finale concitato e nervoso con rissa finale e Lazio che chiude in dieci uomini per l'espulsione di Castellanos. La Roma vince il derby, la squadra che va tutta sotto la Sud a ricevere l'abbraccio del pubblico giallorosso.