Se l’Eden fosse stato dotato anche di una spiaggia, questa probabilmente si sarebbe chiamata Cala Sinzias. Eppure una grossa parte di questo angolo di paradiso nel sud est della Sardegna, comune di Castiadas in provincia di Cagliari, è stato messo in vendita. Antonello Melis, liquidatore della Sbs (Società bonifiche sarde in liquidazione) – nata 100 anni fa per provvedere al risanamento delle zone paludose dell’isola e oggi in mano alla Regione tramite l’agenzia Laore al 99,99% – il 27 giugno scorso ha indetto un bando (leggi) per dare via al migliore offerente cinque ettari di terreno di fronte a uno dei mari più belli del mondo. Prezzo a base d’asta: 350 mila euro. Chi vorrà comprarlo basta che il prossimo 31 luglio si presenti alla scrivania di un notaio di Cagliari. Una decisione che ha provocato numerose polemiche tanto da far arrivare l’intervento dell’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha bloccato tutto: “Il bando per l’alienazione dei terreni di Cala Sinzias verrà sospeso – ha detto in conferenza stampa. – I beni costieri non sono vendibili e, appena insediata, avevo chiesto un report per assicurarmi che nella procedura di alienazione di SBS già in corso non fossero compresi proprio quelli situati sulle coste. Ora verificheremo meglio cosa sia successo”.
A denunciare la cosa era stato il Gruppo di intervento giuridico, una associazione ecologista nata nell’isola, ma con aderenti un po’ in tutta Italia. “Parliamo di aree a pochi passi dal mare, una volta utilizzate come pascolo”, ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Stefano Deliperi, presidente del gruppo. “Non si tratta della spiaggia dove si mettono gli ombrelloni, ma di quella area immediatamente a ridosso, che delimita la spiaggia, composta di macchia mediterranea. Forse, chi lo comprerà non potrà costruirci una casa, ma l’ambiente potrebbe comunque essere sconvolto. Potrebbero farci un parco acquatico, per capirci”.
Il bando descriveva così i terreni: “L’area si raggiunge facilmente da diverse strade sia comunali che provinciali della zona. La caratteristica principale è quella di essere interposta tra la zona residenziale turistica e il litorale marino nella zona a sud della cala, che pertanto la rende essenziale per il raggiungimento del litorale dagli insediamenti turistici consentendo l’accesso incondizionato al litorale marino, nonché, suo interno, la realizzazione di infrastrutture per servizi ricreativi ed alla balneazione”.
Qualche settimana fa il neo presidente della Regione (azionista di maggioranza della Sbs), Francesco Pigliaru, del Partito democratico, aveva commissariato la Conservatoria delle coste, un’agenzia creata dalla giunta di Renato Soru nel 2007. Un caso unico in Italia per l’attenzione alle coste. “Ma le varie giunte che si sono succedute nel frattempo non hanno permesso alla agenzia di lavorare a pieno”, spiega Deliperi. Dunque, visti gli scarsi risultati in questi anni, la nuova giunta ha pensato di commissariarla e di “riorganizzarla”. “Un primo passo per la sua chiusura”, pensano quelli del Gruppo di intervento giuridico. “In questi anni la Conservatoria aveva acquisito da società come la Sbs sei mila ettari di terreni, in molti casi anche nella zona vicino a Cala Sinzias. L’obiettivo era quello di tutelarli. Nel caso invece di Cala Sinzias l’agenzia appena commissariata non è stata neppure interpellata”, racconta il presidente dell’associazione.
Su Facebook era già nato un gruppo spontaneo per sensibilizzare sulla vicenda attraverso l’idea di una sottoscrizione: “Tre euro per Cala Sinzias”. “Soltanto un ritiro del bando da parte della Regione Sardegna, che non pagherebbe alcuna penale per questo, potrebbe fare saltare la vendita”, ha spiegato Deliperi.
Tra le tante voci circolate c’era stata anche quella di una possibile interessamento per Cala Sinzias di una società che vede Carlo De Benedetti tra gli azionisti. Il patron di Repubblica infatti ha fatto visita insieme a un suo socio, alla Sbs: “Hanno chiesto di visitare l’azienda zoo-agricola della società Bonifiche sarde ad Arborea e Marrubiu, circa mille ettari in tutto, e io li ho accompagnati nella visita. Non so se acquisteranno quella azienda, che è mio dovere cercare di vendere a imprenditori interessati”, aveva spiegato Antonello Melis, liquidatore di Sbs. “Era solo una visita preliminare. Non volevano vedere altri terreni, né mi hanno chiesto informazioni su altre proprietà di Sbs, quindi nemmeno sull’area di Castiadas”.
modificato dalla redazione web l’8 luglio alle 23.44
Ambiente & Veleni
Sardegna, la Regione mette in vendita una parte di Cala Sinzias. Poi blocca tutto
La Società bonifiche sarde in liquidazione, di proprietà dell'ente pubblico guidato da Francesco Pigliaru (Pd), ha messo all'asta 5 ettari di terreno davanti a uno dei mari più suggestivi dell'isola. L'assessorato all'agricoltura revoca il bando: "Vedremo cos'è successo". Intanto su Facebook era partita l'idea di una sottoscrizione: "Tre euro per salvare la spiaggia"
Se l’Eden fosse stato dotato anche di una spiaggia, questa probabilmente si sarebbe chiamata Cala Sinzias. Eppure una grossa parte di questo angolo di paradiso nel sud est della Sardegna, comune di Castiadas in provincia di Cagliari, è stato messo in vendita. Antonello Melis, liquidatore della Sbs (Società bonifiche sarde in liquidazione) – nata 100 anni fa per provvedere al risanamento delle zone paludose dell’isola e oggi in mano alla Regione tramite l’agenzia Laore al 99,99% – il 27 giugno scorso ha indetto un bando (leggi) per dare via al migliore offerente cinque ettari di terreno di fronte a uno dei mari più belli del mondo. Prezzo a base d’asta: 350 mila euro. Chi vorrà comprarlo basta che il prossimo 31 luglio si presenti alla scrivania di un notaio di Cagliari. Una decisione che ha provocato numerose polemiche tanto da far arrivare l’intervento dell’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha bloccato tutto: “Il bando per l’alienazione dei terreni di Cala Sinzias verrà sospeso – ha detto in conferenza stampa. – I beni costieri non sono vendibili e, appena insediata, avevo chiesto un report per assicurarmi che nella procedura di alienazione di SBS già in corso non fossero compresi proprio quelli situati sulle coste. Ora verificheremo meglio cosa sia successo”.
A denunciare la cosa era stato il Gruppo di intervento giuridico, una associazione ecologista nata nell’isola, ma con aderenti un po’ in tutta Italia. “Parliamo di aree a pochi passi dal mare, una volta utilizzate come pascolo”, ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Stefano Deliperi, presidente del gruppo. “Non si tratta della spiaggia dove si mettono gli ombrelloni, ma di quella area immediatamente a ridosso, che delimita la spiaggia, composta di macchia mediterranea. Forse, chi lo comprerà non potrà costruirci una casa, ma l’ambiente potrebbe comunque essere sconvolto. Potrebbero farci un parco acquatico, per capirci”.
Il bando descriveva così i terreni: “L’area si raggiunge facilmente da diverse strade sia comunali che provinciali della zona. La caratteristica principale è quella di essere interposta tra la zona residenziale turistica e il litorale marino nella zona a sud della cala, che pertanto la rende essenziale per il raggiungimento del litorale dagli insediamenti turistici consentendo l’accesso incondizionato al litorale marino, nonché, suo interno, la realizzazione di infrastrutture per servizi ricreativi ed alla balneazione”.
Qualche settimana fa il neo presidente della Regione (azionista di maggioranza della Sbs), Francesco Pigliaru, del Partito democratico, aveva commissariato la Conservatoria delle coste, un’agenzia creata dalla giunta di Renato Soru nel 2007. Un caso unico in Italia per l’attenzione alle coste. “Ma le varie giunte che si sono succedute nel frattempo non hanno permesso alla agenzia di lavorare a pieno”, spiega Deliperi. Dunque, visti gli scarsi risultati in questi anni, la nuova giunta ha pensato di commissariarla e di “riorganizzarla”. “Un primo passo per la sua chiusura”, pensano quelli del Gruppo di intervento giuridico. “In questi anni la Conservatoria aveva acquisito da società come la Sbs sei mila ettari di terreni, in molti casi anche nella zona vicino a Cala Sinzias. L’obiettivo era quello di tutelarli. Nel caso invece di Cala Sinzias l’agenzia appena commissariata non è stata neppure interpellata”, racconta il presidente dell’associazione.
Su Facebook era già nato un gruppo spontaneo per sensibilizzare sulla vicenda attraverso l’idea di una sottoscrizione: “Tre euro per Cala Sinzias”. “Soltanto un ritiro del bando da parte della Regione Sardegna, che non pagherebbe alcuna penale per questo, potrebbe fare saltare la vendita”, ha spiegato Deliperi.
Tra le tante voci circolate c’era stata anche quella di una possibile interessamento per Cala Sinzias di una società che vede Carlo De Benedetti tra gli azionisti. Il patron di Repubblica infatti ha fatto visita insieme a un suo socio, alla Sbs: “Hanno chiesto di visitare l’azienda zoo-agricola della società Bonifiche sarde ad Arborea e Marrubiu, circa mille ettari in tutto, e io li ho accompagnati nella visita. Non so se acquisteranno quella azienda, che è mio dovere cercare di vendere a imprenditori interessati”, aveva spiegato Antonello Melis, liquidatore di Sbs. “Era solo una visita preliminare. Non volevano vedere altri terreni, né mi hanno chiesto informazioni su altre proprietà di Sbs, quindi nemmeno sull’area di Castiadas”.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.