Il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli (ex comunista, ora Nuovo Centro Destra) ha una bella faccia tosta: quella che gli ha consentito di candidarsi al Parlamento di Strasburgo con il memorabile slogan “Maremma Europea!”; la stessa faccia che, tra una settimana, gli permetterà di inaugurare senza ridere il Parco Funerario di Caravaggio. Ma andiamo con ordine.
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, morì a Porto Ercole il 18 luglio 1610. A speculare sul quarto centenario dell’evento, nel luglio 2010, arriva la notizia che nella cittadina dell’Argentario ne sarebbero state trovate le ossa. A sostenerlo è un pittoresco personaggio: il pubblicista Silvano Vinceti (un passato in Forza Italia, vicino a Denis Verdini), presidente del sedicente Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali (un’associazione privata). Gli argomenti sono risibili: e infatti non sono poi mai stati pubblicati su una rivista scientifica. Non si è, infatti, condotta una campagna storico-archeologica sulle aree cimiteriali in cui poté essere sepolto il corpo dell’artista, e ci si è limitati a sottoporre ad analisi i resti umani che emersero per caso nel 1956 durante uno scasso superficiale effettuato per realizzare un minuscolo giardino.
Bisognerebbe dunque pensare che, per l’appunto, un ritrovamento casuale avesse restituito – tra tutte quelle risultanti da secoli e secoli di inumazioni – proprio le ossa di Caravaggio. Come trovare un ago tra i resti di un pagliaio distrutto: praticamente un miracolo. Il vero miracolo è che qualcuno dia retta a Vinceti. Dopo un’analisi del dna che avrebbe stabilito una “compatibilità all’85 per cento” tra quelle povere ossa anonime e alcuni italiani di oggi che si chiamano Merisi, questi afferma che il riconoscimento è sicuro, e il 3 luglio 2010 riporta trionfalmente le ossa a Porto Ercole: sul veliero di Cesare Previti, che gli sta accanto gongolante. Una carnevalata per i più ottimisti, una vera e propria truffa per i più critici: uno studio recente di un biochimico dell’Università di Napoli ha smontato le presunte certezze scientifiche, facendo notare che la compatibiltà del dna di uno scimpanzè con quello umano è più alto dell’85 per cento sbandierato da Vinceti.
Ma Vinceti ha completamente sedotto il sindaco Cerulli. Il quale lo ha nominato presidente della neocostituita Fondazione Caravaggio, gli ha assegnato un alloggio gratuito in un edificio del Comune e (con delibera n. 100 del 20 giugno scorso) gli ha elargito 65. 355, 63 euro per realizzare un’orrenda megatomba per Caravaggio, nel cuore di Porto Ercole. La delibera (un capolavoro, nel suo genere) giustifica questa emorragia di denaro pubblico con la risonanza mediatica dell’evento: “Per questo anno è prevista l’inaugurazione del Parco Funerario Monumentale dove saranno collocati i resti ossei del pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio, con la presenza della Ccn (la Cnn, si suppone) e di altre emittenti nazionali e internazionali”. Ma il contribuente dell’Argentario non se la cava così a buon mercato.
Il 23 giugno un’altra delibera approva la spesa di altri 40mila euro tondi tondi per i “lavori di sistemazione di un’area a verde per posizionamento di un’arca funeraria in memoria del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio”. E non basta ancora. Visto che “in occasione della prossima inaugurazione del suddetto monumento si ritiene necessario dover procedere all’acquisto di alcune pubblicazioni sulla vita dell’illustre pittore da offrire in omaggio alle autorità che presenzieranno alla cerimonia” (ovvio no?), il 18 giugno il Comune determina di acquistare “200 copie del volume L’Enigma Caravaggio e 200 copie del volume Porto Ercole Ultima Dimora, tutti corredati di fascetta e segnalibro, al costo complessivo di euro 4.400,00. Domanda facile facile: chi sarà l’autore di questi imperdibili best-seller? Ma Vinceti, perbacco!
Finisce qua la costosissima farsa dell’Argentario? No, perché oltre a massacrare la storia e la scienza, il cosiddetto parco funerario sfigurerà pure Porto Ercole, perché l’“arca funebre” è ovviamente “una cagata pazzesca” (per fare una citazione), come dimostra il bozzetto reso noto dall’amministrazione: una specie di scenografia da congresso socialista dell’era Craxi, con tanto di sarcofago in marmo e riproduzione in bronzo (poi colorato) della Canestra di frutta dipinta da Caravaggio. Il quale si rivolterà nella tomba: ma non in quella, che conterrà invece le ossa di chissà quale povero cristiano, morto a Porto Ercole in tempi meno grotteschi di questi.
Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2014
Tomaso Montanari
Storico dell'arte
Cultura - 12 Luglio 2014
Caravaggio a Porto Ercole: la costosissima farsa delle ossa ritrovate
Il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli (ex comunista, ora Nuovo Centro Destra) ha una bella faccia tosta: quella che gli ha consentito di candidarsi al Parlamento di Strasburgo con il memorabile slogan “Maremma Europea!”; la stessa faccia che, tra una settimana, gli permetterà di inaugurare senza ridere il Parco Funerario di Caravaggio. Ma andiamo con ordine.
Bisognerebbe dunque pensare che, per l’appunto, un ritrovamento casuale avesse restituito – tra tutte quelle risultanti da secoli e secoli di inumazioni – proprio le ossa di Caravaggio. Come trovare un ago tra i resti di un pagliaio distrutto: praticamente un miracolo. Il vero miracolo è che qualcuno dia retta a Vinceti. Dopo un’analisi del dna che avrebbe stabilito una “compatibilità all’85 per cento” tra quelle povere ossa anonime e alcuni italiani di oggi che si chiamano Merisi, questi afferma che il riconoscimento è sicuro, e il 3 luglio 2010 riporta trionfalmente le ossa a Porto Ercole: sul veliero di Cesare Previti, che gli sta accanto gongolante. Una carnevalata per i più ottimisti, una vera e propria truffa per i più critici: uno studio recente di un biochimico dell’Università di Napoli ha smontato le presunte certezze scientifiche, facendo notare che la compatibiltà del dna di uno scimpanzè con quello umano è più alto dell’85 per cento sbandierato da Vinceti.
Il 23 giugno un’altra delibera approva la spesa di altri 40mila euro tondi tondi per i “lavori di sistemazione di un’area a verde per posizionamento di un’arca funeraria in memoria del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio”. E non basta ancora. Visto che “in occasione della prossima inaugurazione del suddetto monumento si ritiene necessario dover procedere all’acquisto di alcune pubblicazioni sulla vita dell’illustre pittore da offrire in omaggio alle autorità che presenzieranno alla cerimonia” (ovvio no?), il 18 giugno il Comune determina di acquistare “200 copie del volume L’Enigma Caravaggio e 200 copie del volume Porto Ercole Ultima Dimora, tutti corredati di fascetta e segnalibro, al costo complessivo di euro 4.400,00. Domanda facile facile: chi sarà l’autore di questi imperdibili best-seller? Ma Vinceti, perbacco!
Finisce qua la costosissima farsa dell’Argentario? No, perché oltre a massacrare la storia e la scienza, il cosiddetto parco funerario sfigurerà pure Porto Ercole, perché l’“arca funebre” è ovviamente “una cagata pazzesca” (per fare una citazione), come dimostra il bozzetto reso noto dall’amministrazione: una specie di scenografia da congresso socialista dell’era Craxi, con tanto di sarcofago in marmo e riproduzione in bronzo (poi colorato) della Canestra di frutta dipinta da Caravaggio. Il quale si rivolterà nella tomba: ma non in quella, che conterrà invece le ossa di chissà quale povero cristiano, morto a Porto Ercole in tempi meno grotteschi di questi.
Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2014
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Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "I continui rinvii del governo Meloni sembravano indirizzati a portare a compimento qualcosa di più della semplice propaganda, ma invece si va verso il nulla. Tre miliardi rispetto alla marea di aumenti sulle bollette sono davvero poca cosa, quasi una presa in giro. Milioni di cittadini stanno subendo rincari di quasi il 40%, migliaia di aziende rischiano la chiusura e altrettanti lavoratori il proprio posto. Ma d'altronde sbagliamo noi a stupirci. Per il governo Meloni il modello d'imprenditoria è quello della ministra Santanchè. Sbaglia chi si spacca la schiena come i cittadini che cercano di far quadrare i conti a fine mese o le imprese che fanno di tutto per stare sul mercato. Per Giorgia Meloni la cosa migliore è cercare qualche santo in paradiso o, meglio ancora, qualche amicizia che conti". Così in una nota Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S alla Camera.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Ci sono modalità diverse con le quali ci si rapporta a Trump. Credo che la presidente Meloni senta la responsabilità di essere un ponte fra l'Europa e l'America dati i suoi buoni rapporti con Trump". Lo ha detto l'eurodeputata di Fi, Letizia Moratti, a Otto e mezzo su La7.
"Sul tema dei dazi, credo che Trump sia uno shock per l'Europa, uno stimolo positivo perché l'Ue può mettere in atto le riforme richieste nel rapporto Draghi e Letta che chiedono un'Europa più competitiva, più favorevole agli investimenti, con una transizione energetica sostenibile e quindi in grado di sostenere il welfare."
"Siamo alleati storici degli Usa - continua Moratti - e in questo momento dobbiamo avere la consapevolezza di dover comunque avere a che fare con un presidente eletto ed anche amato dai cittadini americani. L'Europa non può permettersi di non avere un dialogo con Trump. Sono moderata e liberale e il suo stile non mi appartiene ma nell'ambito del mio ruolo di parlamentare europea credo sia dovere rispondergli con fermezza e immediatezza ma cercando sempre il dialogo che porta vantaggi reciproci, come ha detto oggi la presidente Metsola."
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Nel momento in cui Donald Trump "fa saltare l'ordine internazionale basato sul multilateralismo" e "mette a rischio l'unità europea", è importante non far mancare "il nostro sostegno all'Ucraina" parallelamente ai negoziati che "non potranno coinvolgere Europa e Ucraina". Così Alessandro Alfieri, coordinatore di Energia Popolare, alla Direzione del Pd.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - “Il giorno in cui Eni annuncia un utile di 14,3 miliardi di euro, la maggioranza presenta un decreto truffa che non affronta la vera questione di come ridurre il peso delle bollette. Il Governo Meloni per aiutare veramente le famiglie italiane avrebbe dovuto tassare gli extraprofitti, rivedere la decisione di trasferire 4,5 milioni di famiglie dal mercato tutelato a quello libero, e puntare sulle rinnovabili invece che sul gas". Così Angelo Bonelli, Co-Portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.
"La realtà dei fatti resta una sola: il governo di Giorgia Meloni ha favorito i grandi colossi energetici, che hanno accumulato extraprofitti per oltre 60 miliardi di euro, mentre le famiglie italiane hanno visto raddoppiare le bollette e molte sono costrette a non riscaldarsi per paura di non poterle pagare".
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - “Benissimo il governo sulle bollette: previsti tre miliardi che andranno a sostegno di imprese e almeno 8 milioni di famiglie. Dalle parole ai fatti”. Così Armando Siri, Consigliere per le politiche economiche del Vicepremier Matteo Salvini e coordinatore dipartimenti Lega.
Roma, 27 feb (Adnkronos) - "Alcune veloci considerazioni a partire dalle cose che credo vadano meglio precisate. La prima: non siamo stati e non siamo di fronte a postura bellicista dell’Europa. Non è mai stata l’Ue a voler fare o a voler continuare la guerra e non è nemmeno vero che la mancanza di iniziative di pace siano dipese da una mancanza di volontà politica della ue. È stato Putin a rifiutare sempre ogni dialogo, quel dialogo che oggi riconosce a Trump perché lo legittima come suo alleato", Lo ha detto la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, alla Direzione del Pd.
"Occorre spingere con forza per un’autonomia strategica e politica dell’Europa, iniziando subito il percorso di cooperazione sulla difesa perché non saranno le buone intenzioni a rendere forte l’Unione Europea ma la capacità di imporsi e esercitare deterrenza, non escludendo nessuna opzione che sarà necessario adottare e che sarà stabilita in quadro di solidarietà europea".
"Per noi, democratici e europei, è il tempo di decidere - aggiunge Picierno- se essere solo un pezzetto di un Risiko in cui altri tirano i dadi o se essere un continente libero e forte. E va chiarito tanto ai nemici della democrazia quanto ai nostri alleati, senza perdere altro tempo e senza cincischiare noi: l’unica lotta che definisce il nostro tempo e il campo della politica, oggi, è quella dell’europeismo e in difesa delle democrazie liberali e delle libertà dei popoli".
"Siamo noi tutti in questo campo? Pensiamo ad un'alternativa alla destra che parta da questo campo? A me onestamente non è ancora chiaro. Sarei felice di essere smentita, ovviamente. Ma servono parole chiare che vanno pronunciate senza più giocare a nascondino. Crediamo tutti in un’Europa competitiva, con attori strategici del mercato più grandi e forti, un’Europa pronta ad affrontare le crisi internazionali sul piano politico e militare? Perchè questa è l’Europa che serve al mondo e agli europei. Non domani, oggi".
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Giorgia Meloni, "nell’incontro di Parigi c’era in ritardo e di malavoglia. Intanto partecipa con trasporto e passione agli incontri della destra mondiale che considera l’Europa un incidente della storia. A Kyiv alle celebrazioni per il terzo anno della resistenza, non c’era proprio. A dir il vero ero sola proprio come italiana, ma con tanti colleghi progressisti e socialisti, c’era il mondo libero, i leader e parlamentari progressisti consapevoli della sfida che abbiamo di fronte e che il tempo di agire è ora". Lo ha detto la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, alla Direzione del Pd.