La Juventus ha scelto: sarà Massimiliano Allegri il nuovo allenatore dei bianconeri. Andrea Agnelli ci ha messo meno di 24 ore a decidere il sostituto di Antonio Conte, dimessosi a sorpresa nella serata di ieri. Dopo un incontro in mattinata, per l’ex tecnico del Milan è pronto un contratto biennale a due milioni di euro a stagione più bonus. La presentazione potrebbe essere fissata già nel pomeriggio. Ritrovatasi all’improvviso senza guida, la società di corso Galileo Ferraris ha deciso di puntare sull’esperienza dell’allenatore livornese, che in Italia ha già vinto uno scudetto ed allenato fino alla stagione scorsa (considerato un vantaggio rispetto agli altri due candidati, Spalletti e Mancini, che mancano dal nostro campionato da alcuni anni). Ma sicuramente Allegri è stato preferito ai suoi colleghi anche per altri fattori: il suo essere un allenatore abbastanza “aziendalista“, pronto ad accettare i piani della dirigenza sul mercato (gli altri probabilmente avrebbero chiesto sul piano tecnico quelle stesse garanzie che non aveva ottenuto Conte). E poi, altro elemento da non trascurare, lo stipendio: una soluzione low-cost (Spalletti e Mancini nei loro ultimi contratti con Zenit e Galatasaray viaggiavano sopra i quattro milioni di euro), decisamente più in linea con le disponibilità economiche della società, i cui conti (anche a causa della prematura eliminazione in Champions dello scorso anno) non sono floridissimi.
Se la rapidità della decisione testimonia la convinzione della dirigenza, molto meno entusiasta si sta dimostrando l’ambiente per quello che viene considerato un ripiego e un passo indietro (almeno sulla carta) rispetto alla gestione degli ultimi anni. Su Twitter impazza l’hashtag #noAllegri: sono tanti i messaggi di protesta e di critica nei confronti della società. E anche nello spogliatoio potrebbero esserci dei malumori. C’è da risolvere la “grana” Pirlo, diventato negli ultimi anni fulcro del gioco bianconero, dopo aver lasciato il Milan proprio per i dissidi con il tecnico livornese. E anche Patrice Evra, il cui arrivo a Torino era dato ormai per certo, avrebbe chiesto di parlare con il nuovo allenatore, prima di ufficializzare il trasferimento. Peggio ancora ha fatto Iturbe: il suo arrivo era dato per scontato, invece l’attaccante argentino nelle ultime ore ha ceduto al corteggiamento della Roma, che ha offerto 28 milioni di euro per la punta del Verona. L’ambiente bianconero, dunque, è in subbuglio. La società ha cercato di tappare il buco nel minor tempo possibile, ma Allegri adesso ha di fronte un compito difficilissimo: sostituire Conte, sul campo e nel cuore dei tifosi. Senza più padroni, la prossima Serie A si annuncia come una delle più incerte e spettacolari degli ultimi anni.