Sono arrivati a bordo di un treno a Kharhiv, in Ucraina, i 282 corpi dei passeggeri finora ritrovati del Boeing della Malaysia Airlines, abbattuto giovedì scorso al confine tra Ucraina e Russia, partito da Amsterdam e diretto a Kuala Lumpur. Risultano ancora dispersi i resti di 16 vittime. I corpi, sottoposti alla prevista consegna agli esperti internazionali, sono trasferiti all’interno di strutture appositamente allestite e mercoledì verranno rimpatriati in Olanda, Paese da cui provenivano 193 passeggeri. “Potrebbero volerci mesi per dare un nome ad ogni corpo”, ha annunciato il premier Mark Rutte.
Il convoglio era partito lunedì sera da Torez, distante 300 chilometri e situata nella zona sotto controllo dei separatisti filorussi. E proprio il primo ministro dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dnr), Alexander Borodai, nella notte ha annunciato la consegna delle “scatole nere nelle mani degli esperti malesi”, precisando di avere acconsentito a condizione che i registratori venissero dati a esperti dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao). “Posso dire che le scatole nere sono intatte anche se ci sono lievi danni, sono in buone condizioni”, ha detto il colonnello Mohamad Sakri del Consiglio di sicurezza nazionale malese, il quale ha aggiunto che la priorità è che i corpi delle vittime siano consegnati ad Amsterdam. I separatisti hanno poi annunciato il cessate il fuoco in un raggio di 10 chilometri nella zona dell’est dell’Ucraina in cui è precipitato l’aereo, all’indomani in cui anche il governo di Kiev ha stabilito lo stesso divieto in un raggio di 40 chilometri dal sito dell’incidente.
Olanda: “Nuove sanzioni alla Russia”
Un fatto gravissimo quello di giovedì, giorno nel quale “il mondo è cambiato”. Parole pesanti che arrivano dal nuovo ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, secondo cui il Consiglio esteri Ue “deve mandare un chiaro segnale che siamo pronti a prendere altre misure“. Il segnale potrebbe arrivare a breve. L’Ue, ha fatto sapere il ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans, sta imponendo nuove sanzioni contro ufficiali ritenuti responsabili delle azioni di Mosca in Ucraina. La decisione è stata presa dai ministri degli Esteri del blocco a 28. “La forte decisione” dell’Ue, ha affermato Timmermans, prevede il divieto di visto e il congelamento dei beni di altri funzionari. I ministri hanno inoltre chiesto alla Commissione europea di preparare altre sanzioni economiche, tra cui quelle contro i settori delle armi, dell’energia e finanziario, se la Russia non smetterà di destabilizzare l’Ucraina. Timmermans non ha specificato quanti né quali ufficiali sono stati colpiti dalle nuove misure.
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Treno che trasporta le vittime (6)
La gestione del sito dello schianto – Il primo ministro dell’Australia Tony Abbott ritiene che dovrebbero essere incaricati della sicurezza del luogo dell’incidente “i Paesi che hanno subito un così grande torto dalla tragedia”. A occuparsene, ha suggerito, dovrebbero essere quindi l’Australia, l’Olanda e la Malesia, che hanno perso numerosi loro cittadini fra le 298 vittime. Abbott non ha tuttavia dichiarato se l’Australia sia pronta a inviare soldati o poliziotti per mettere in sicurezza l’area, dove indagheranno investigatori indipendenti, affermando che sono ancora in corso i colloqui fra i leader dei governi coinvolti.
“Siamo stati noi separatisti” – In attesa delle ragioni ufficiali dello schianto del Boeing, il Corriere della Sera riporta la testimonianza di un miliziano filorusso a Torez, che ammette le responsabilità dei separatisti nell’abbattimento del velivolo. “‘Abbiamo colpito un aereo di Kiev’, ci hanno detto i nostri capi: pensavamo di affrontare i piloti ucraini atterrati con il paracadute e ci siamo imbattuti nei cadaveri dei civili”. Dell’uomo, il quotidiano scrive che fa parte della brigata Oplot (roccaforte) e non pubblica il nome, ma la sua fotografia. Gli altri miliziani presenti alla stazione di Torez, citati dal Corriere, raccontano invece la versione ufficiale dei filorussi, e cioè che l’abbattimento non è opera loro, che non hanno missili per abbattere un aereo a quell’altezza e che probabilmente il responsabile è un aereo di Kiev. Il miliziano afferma che giovedì i comandanti hanno ordinato a lui e ai suoi compagni di salire su camion con armi e munizioni poco dopo un grosso scoppio nel cielo. “Abbiamo colpito un aereo dei fascisti di Kiev, ci hanno detto”, aggiungendo di fare attenzione per la possibile presenza di soldati che si sarebbero paracadutati. Arrivato sul posto ha visto brandelli di tela e ha trovato il corpo di una bambina. “E’ stato terribile” racconta.
Ue: “La Russia collabori” – Alla luce delle testimonianze e dello scontro diplomatico per la risoluzione del caso, l’alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Catherine Ashton ha chiesto “alla Russia di fare la propria parte e di impegnarsi” per le indagini, oltre all’accesso al sito e un’inchiesta “che abbia accesso a tutte le informazione, che vanno verificate attentamente”. I ministri degli Esteri dell’Unione europea, per voce dell’ambasciatore olandese alla Ue, Pieter De Gooijer, hanno deciso che la Ue colpirà la Russia con nuove sanzioni “entro pochi giorni” se Mosca non garantisce “una cooperazione piena e immediata”. “E’ una questione di giorni”, ha detto, e ”l’unità della Ue in questo momento è di cruciale importanza, anche nei confronti della Russia“. Il Cremlino si è detto pronto a fornire un “aiuto completo”, mettendo a disposizione suoi esperti.
Risoluzione Onu, Mosca: “Indagini svolte da Ucraina? Non avremmo accettato” – Sollecita un rapido intervento di Mosca anche il ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans, secondo cui la Russia dovrebbe usare la propria influenza per fare in modo che i separatisti nell’est dell’Ucraina rispettino la risoluzione approvata ieri dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, in cui viene richiesta un’indagine approfondita sullo schianto e una cessazione delle ostilità per permetterla. “Spero che la Russia senta ora la propria responsabilità e che agisca di conseguenza. Se non lo farà, occuperà una posizione sempre più isolata nella comunità internazionale”, ha detto Timmermans. E anche il Giappone ha esortato la Russia a “fermare immediatamente” l’assistenza ai separatisti pro-Mosca in Ucraina.
Sulla risoluzione Onu interviene direttamente l’ambasciatore della Russia alle Nazioni unite, Vitaly Churkin, specificando che il Cremlino non avrebbe “permesso al Consiglio di sicurezza di appoggiare un’investigazione guidata dall’Ucraina, perché non abbiamo fiducia nella loro intenzione di condurre un’indagine veramente obiettiva”. Il testo prevede anche un’interruzione delle ostilità nell’area per permettere lo svolgimento dell’inchiesta. Churkin si è poi detto soddisfatto della decisione di affidare all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao) un ruolo di primo piano nell’indagine alla cui testa ci sarà l’Olanda. Mosca aveva spinto affinché l’inchiesta fosse guidata dall’Icao, ma la soluzione trovata ha comunque incontrato il favore della Russia.
Napolitano: “Un’altra strage di innocenti” – “Il tessuto di relazioni internazionali, decisivo per garantire pace e sicurezza anche all’Italia, sta attraversando drammaticità che da tempo non conoscevamo”. Lo afferma il presidente Giorgio Napolitano. “Spontaneo e profondo” è “l’orrore” espresso dal presidente della Repubblica per “l’abbattimento dell’aereo in territorio ucraino: un’altra strage di innocenti“.