Il virus Ebola in Africa ha già provocato 1323 casi in persone contagiate, con 726 morti dall’inizio dell’epidemia lo scorso dicembre. Di questi 57 solo negli ultimi quattro giorni. Lo afferma l’Oms in un comunicato che certifica anche il primo caso in Nigeria, che diventa così il quarto paese colpito dalla malattia dopo Sierra Leone, Liberia e Guinea.
I dati, sottolinea l’Oms, sono aggiornati al 27 luglio. “Tra il 23 e il 27 luglio – si legge – si è avuto un aumento dell’8,5% dei decessi e del 10% dei casi”. La Guinea, da cui è partita l’epidemia, conta 460 casi e 339 morti, la Liberia 329 casi e 156 morti e la Sierra Leone 533 casi e 233 morti. L’unico caso nigeriano riguarda un cittadino proveniente dalla Liberia morto pochi giorni fa, ed è ancora da confermare perché, prosegue l’Oms, la ditta incaricata di consegnare i campioni al centro di riferimento di Dakar si è rifiutata di trasportarli. Al momento 59 persone, in parte personale degli aeroporti toccati dal dirigente liberiano e in parte membri dell’ospedale che lo ha curato, sono sotto osservazione in Nigeria.
Intanto l’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (Icao) potrebbe rivedere le procedure di ispezione dei passeggeri dei voli aerei. In un comunicato si specifica che sta lavorando con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e Iata, l’associazione del trasporto aereo internazionale.
Diverse compagnie aeree, sottolinea il documento, hanno già interrotto i voli per i paesi interessati soprattutto dopo che un passeggero liberiano diretto in Nigeria ha manifestato i sintomi appena atterrato a Lagos. “Alla luce degli avvenimenti recenti – si legge nella nota – l’Oms, l’Icao e la Iata hanno ipotizzato di rivedere le procedure relative all’ispezione dei passeggeri. L’Oms sta ancora esaminando le modifiche, e conta di sollecitare il contributo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo e del Consiglio Internazionale degli aeroporti”.
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Ebola, Oms: “726 i morti, 57 negli ultimi quattro giorni”. Primo caso in Nigeria
passeggeri dei voli aerei. In un comunicato si specifica che sta lavorando con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e Iata, l’associazione del trasporto aereo internazionale. Diverse compagnie aeree, sottolinea il documento, hanno già interrotto i voli per i paesi interessati soprattutto dopo che un passeggero liberiano diretto in Nigeria ha manifestato i sintomi appena atterrato a Lagos
Il virus Ebola in Africa ha già provocato 1323 casi in persone contagiate, con 726 morti dall’inizio dell’epidemia lo scorso dicembre. Di questi 57 solo negli ultimi quattro giorni. Lo afferma l’Oms in un comunicato che certifica anche il primo caso in Nigeria, che diventa così il quarto paese colpito dalla malattia dopo Sierra Leone, Liberia e Guinea.
I dati, sottolinea l’Oms, sono aggiornati al 27 luglio. “Tra il 23 e il 27 luglio – si legge – si è avuto un aumento dell’8,5% dei decessi e del 10% dei casi”. La Guinea, da cui è partita l’epidemia, conta 460 casi e 339 morti, la Liberia 329 casi e 156 morti e la Sierra Leone 533 casi e 233 morti. L’unico caso nigeriano riguarda un cittadino proveniente dalla Liberia morto pochi giorni fa, ed è ancora da confermare perché, prosegue l’Oms, la ditta incaricata di consegnare i campioni al centro di riferimento di Dakar si è rifiutata di trasportarli. Al momento 59 persone, in parte personale degli aeroporti toccati dal dirigente liberiano e in parte membri dell’ospedale che lo ha curato, sono sotto osservazione in Nigeria.
Intanto l’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (Icao) potrebbe rivedere le procedure di ispezione dei passeggeri dei voli aerei. In un comunicato si specifica che sta lavorando con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e Iata, l’associazione del trasporto aereo internazionale.
Diverse compagnie aeree, sottolinea il documento, hanno già interrotto i voli per i paesi interessati soprattutto dopo che un passeggero liberiano diretto in Nigeria ha manifestato i sintomi appena atterrato a Lagos. “Alla luce degli avvenimenti recenti – si legge nella nota – l’Oms, l’Icao e la Iata hanno ipotizzato di rivedere le procedure relative all’ispezione dei passeggeri. L’Oms sta ancora esaminando le modifiche, e conta di sollecitare il contributo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo e del Consiglio Internazionale degli aeroporti”.
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.