Due lavoratori assunti tramite agenzia interinale negli uffici della Regione, mentre per tutti gli altri precari le assunzioni restano bloccate. In un caso, grazie a una tessera Pd in tasca e una presunta conoscenza che conta. L’accusa, al momento solo di questo si tratta, viene dai banchi dell’opposizione nel consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e a essere tirata in ballo dalla minoranza è la stessa Debora Serracchiani, presidente nonché vicesegretaria del Partito democratico. A sollevare il caso è stato il giornale online ilperbenista.com, ma le polemiche sono appena cominciate. La procura della Corte dei Conti regionale infatti ha aperto due fascicoli per capire se ci possa essere stato un danno alle casse pubbliche o una infrazione ai regolamenti. Un atto dovuto da parte dei magistrati quello di approfondire in casi di simili notizie.
Uno dei due fascicoli in questione è quello che riguarda l’entrata nell’ufficio di gabinetto a giugno 2014 di Davide Bonetto. Vice-sindaco Pd di San Giorgio di Nogaro (Udine), 32 anni, geometra e in passato apprendista muratore. Alla base delle accuse c’è anche la presunta amicizia con la Serracchiani che, secondo i partiti di minoranza, sarebbe dimostrata da alcune foto sul profilo Facebook del marito della presidente, dove Bonetto compare insieme alla coppia in occasione di una manifestazione Pd del 2010. L’assunzione è stata fatta dal capo di gabinetto della Giunta regionale Agostino Maio che ha risposto per iscritto a ilfattoquotidiano.it con una nota: “La professionalità richiesta ha fatto riferimento alla funzione precipua dell’Ufficio, struttura di staff priva di funzione strettamente amministrativa gestionale, ma supporto degli organi di governo nell’esercizio delle funzioni di indirizzo politico. Per tale ragione è stata richiesta capacità di analisi istruttoria e relazionale. In questo contesto appare evidente che grande peso viene dato a chi conosce bene le istituzioni regionali, il territorio”. Il curriculum di Bonetto figurava dunque tra i curricula inviati dall’agenzia Talea e, secondo Maio, “era l’unico ad avere esperienza politico amministrativa esercitata in ambito regionale e provinciale. “Anche la modalità di assunzione interinale deriva dal fatto che l’Amministrazione regionale proprio a ridosso delle esigenze palesate dal Gabinetto aveva invitato tutti gli uffici e le direzioni a inoltrare apposite richieste garantendo nel giro di breve tempo la soddisfazione delle stesse. Tra l’altro mi preme sottolineare che, a differenza di quello che un po’ superficialmente ho sentito in alcuni casi affermare sulla questione, non c’è alcuna relazione tra le assunzioni di personale interinale (un ottantina circa in tutta l’amministrazione regionale) e la stabilizzazione dei precari”.
L’altro fascicolo dei magistrati contabili, che però non chiama in causa direttamente la presidente Serracchiani, riguarda l’assunzione (a tempo determinato come nel caso di Bonetto) di un consigliere comunale a Udine eletto con Sel. Massimo Ceccon sarebbe stato assunto, sempre tramite agenzia di somministrazione lavoro, nella Direzione regionale infrastrutture. Ceccon ha una laurea in Scienze alimentari e in consiglio comunale si occupa anche di questioni urbanistiche. L’ufficio del procuratore della Corte dei conti Maurizio Zappatori – secondo quanto riferiscono fonti interne alla Regione a ilfattoquotidiano.it – ha già chiesto chiarimenti e presto, forse già la prossima settimana, dal palazzo della Regione partirà una relazione che dovrà spiegare ai pm contabili con quali criteri sono stati selezionati i due. Perché e come sono stati assunti. E a quel punto i pm potranno iniziare a farsi un’idea più chiara su eventuali procedure non corrette.
“Crediamo che sia successo qualcosa di molto grave”, ha commentato a ilfattoquotidiano.it la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Elena Bianchi. “Ci domandiamo se per avere un lavoro si debba per forza avere una tessera di partito. In una situazione come quella contemporanea, con il blocco delle assunzioni e una spending review rigida, come è possibile che siano riusciti a procedere con queste due assunzioni? Ora chiediamo semplicemente che si faccia chiarezza”. Forza Italia e Movimento 5 stelle ora chiedono un accesso agli atti. Il consigliere regionale di Fi, Rodolfo Ziberna ha presentato dieci domande a Debora Serracchiani: “Presidente, appurati i legami politici e di conoscenza e di rapporto con il vicesindaco di Nogaro, non sarebbe stato più opportuno ricorrere a un incarico di tipo fiduciario e non attraverso un’agenzia interinale?”.
I 5 stelle hanno presentato un’interrogazione sull’assunzione di Bonetto: “Risultando pertanto poco chiare le motivazioni per le quali si sia proceduto a tale chiamata – scrivono nel testo – escludendo chi già avesse acquisito esperienza e competenze all’interno dell’amministrazione regionale e privilegiando invece chi deve necessariamente impiegare tempo e risorse in attività politico-amministrativa presso un ente locale terzo, tutto ciò premesso si interroga la presidenza della Regione, alla quale afferisce l’ufficio di Gabinetto, per sapere se fra i requisiti richiesti per la chiamata diretta presso le strutture in cui si articola la presidenza della Regione vada ricompresa la militanza nello stesso partito politico di cui la Presidente è espressione”. La risposta in aula è stata affidata all’assessore alla sanità Maria Sandra Telesca, che ha ribadito la posizione del capo ufficio di Gabinetto Maio. “Non siamo soddisfatti”, ha concluso Bianchi. “Non c’è risposta nel merito”.
di Martina Castigliani e David Marceddu