“Dirò un’amara verità che però corrisponde a mio parere ad una realtà che è sotto gli occhi di tutti: forse l’Italia dovrebbe sottoporsi al controllo della troika internazionale formata dalla Commissione di Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale. Un tempo (e lo dimostrò soprattutto in Grecia) quella troika era orientata ad un insopportabile restrizionismo. Ora è esattamente il contrario: la troika deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostegno della liquidità e del credito delle banche alle imprese. Capisco che dal punto di vista del prestigio politico sottoporsi al controllo diretto della troika sarebbe uno scacco di rilevanti proporzioni, ma a volte la necessità impone di trascurare la vanagloria e questo è per l’appunto uno di quei casi”.
Eh sì, Eugenio Scalfari, in uno dei suoi editoriali domenicali, quelli che il paese attende con trepidazione per ripartire di slancio la settimana successiva, getta la maschera. E se dell’arrivo della Troika inizia a parlare il padre padrone della ‘Pravda del regime’, c’è di che preoccuparsi.
In uno dei passi precedenti del suo editoriale, a voler giustificare l’ingiustificabile, Scalfari ci dice che l’Italia da sola non ce la può fare e che la sua unica salvezza si chiama Europa federale. Ribadiamo almeno un punto. La costruzione di un bilancio federale, ha stimato l’economista francese Jacques Sapir (e sono anche stime ottimistiche rispetto ad altri studi), richiederebbe un trasferimento monetario dalla Germania ai Paesi del Sud superiore ai 200 miliardi di euro l’anno, un 10% del Pil del Paese. Significherebbe la distruzione del tessuto economico tedesco e un suicidio che Angela Merkel e Wolfgang Schauble non permetteranno mai. E’ quindi un’opzione che oltre a non essere efficace, come dimostra ampiamente la storia del nostro Mezzogiorno, non è, e non lo sarà mai, nel fantomatico tavolo delle trattative della zona euro. Se anche lo stesso Juncker, nuovo presidente della Commissione europea e uno dei principali artefici del disastro in corso nel continente, è arrivato a dire di non credere all’Europa federale, Scalfari è oggi più o meno come quei “soldati fantasma giapponesi” che non obbedirono all’ordine di resa imposto dagli Alleati il 2 settembre 1945 e continuarono a combattere per anni in Indocina e Filippine.
Veniamo alla Troika. Dal ‘colpo di Stato’ del novembre del 2011 che ha portato Mario Monti alla presidenza del Consiglio e che il giornale di Scalfari ha benedetto come il nuovo salvatore della Patria, la Troika è già presente in Italia. Ragioniamo un momento su che cosa è la Troika. Sono dei burocrati del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione europea e della Banca centrale europea che si sostituiscono ai governi, dettando un’agenda politica molto chiara: austerità, privatizzazioni selvagge e macelleria sociale per avere manodopera a basso costo da sfruttare per quei grandi complessi industriali di cui fanno gli interessi.
Quest’agenda da Mario Monti a Renzi è già in vigore nel nostro Paese, senza che ci sia stato il bisogno delle visite abituali o dei rapporti di controllo come è avvenuto in Grecia, Irlanda, Cipro, Spagna e Portogallo. E’ bastata la zelante sottomissione del governo.
Con il 43,7% dei giovani che non ha lavoro, con il debito italiano arrivato al 135.6% del Pil – vale a dire un punto molto vicino alla rottura per un paese che è costretto a indebitarsi con una moneta straniera – e con una situazione di deflazione che rende completamente inutili austerità e surplus di bilancio (la traiettoria è cresciuta del 5,4% nell’ultimo anno, nonostante l’austerità e i surplus di bilancio), la Troika, silenziosamente, in Italia c’è già. Con la Cassa depositi e prestiti Spa che, per citare solo l’ultimo esempio, ha ceduto per 2 miliardi di euro in settimana ai cinesi di SGID (State Grid Corporation of China) il 35% del capitale sociale di CDP RETI Spa, con al suo interno Terna e Snam Rete Gas, la Troika nel nostro Paese è già arrivata. E’ già arrivata al punto che Ambrose Evans Pritchard, columist del Telegraph, scrive come l’eurozona si stia rilevando per l’Italia una lenta tortura.
Quando in autunno Renzi dovrà chiedere le ennesime lacrime e sangue, i mandanti – come si auspica Scalfari nel suo tentativo di preparare il terreno della propaganda – arriveranno a concludere il lavoro iniziato così bene dai loro sottoposti e imporranno il cosiddetto “modello Cipro” che tanto piace al FMI, vale a dire intervenire direttamente con il prelievo forzoso sui correntisti. Ma, a quel punto, neanche Scalfari e i giornali del regime potranno più contenere la rabbia popolare.
Paolo Becchi
Docente universitario
Media & Regime - 3 Agosto 2014
Crisi economica: Scalfari e la Troika: è vero amore?
Eh sì, Eugenio Scalfari, in uno dei suoi editoriali domenicali, quelli che il paese attende con trepidazione per ripartire di slancio la settimana successiva, getta la maschera. E se dell’arrivo della Troika inizia a parlare il padre padrone della ‘Pravda del regime’, c’è di che preoccuparsi.
In uno dei passi precedenti del suo editoriale, a voler giustificare l’ingiustificabile, Scalfari ci dice che l’Italia da sola non ce la può fare e che la sua unica salvezza si chiama Europa federale. Ribadiamo almeno un punto. La costruzione di un bilancio federale, ha stimato l’economista francese Jacques Sapir (e sono anche stime ottimistiche rispetto ad altri studi), richiederebbe un trasferimento monetario dalla Germania ai Paesi del Sud superiore ai 200 miliardi di euro l’anno, un 10% del Pil del Paese. Significherebbe la distruzione del tessuto economico tedesco e un suicidio che Angela Merkel e Wolfgang Schauble non permetteranno mai. E’ quindi un’opzione che oltre a non essere efficace, come dimostra ampiamente la storia del nostro Mezzogiorno, non è, e non lo sarà mai, nel fantomatico tavolo delle trattative della zona euro. Se anche lo stesso Juncker, nuovo presidente della Commissione europea e uno dei principali artefici del disastro in corso nel continente, è arrivato a dire di non credere all’Europa federale, Scalfari è oggi più o meno come quei “soldati fantasma giapponesi” che non obbedirono all’ordine di resa imposto dagli Alleati il 2 settembre 1945 e continuarono a combattere per anni in Indocina e Filippine.
Veniamo alla Troika. Dal ‘colpo di Stato’ del novembre del 2011 che ha portato Mario Monti alla presidenza del Consiglio e che il giornale di Scalfari ha benedetto come il nuovo salvatore della Patria, la Troika è già presente in Italia. Ragioniamo un momento su che cosa è la Troika. Sono dei burocrati del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione europea e della Banca centrale europea che si sostituiscono ai governi, dettando un’agenda politica molto chiara: austerità, privatizzazioni selvagge e macelleria sociale per avere manodopera a basso costo da sfruttare per quei grandi complessi industriali di cui fanno gli interessi.
Quest’agenda da Mario Monti a Renzi è già in vigore nel nostro Paese, senza che ci sia stato il bisogno delle visite abituali o dei rapporti di controllo come è avvenuto in Grecia, Irlanda, Cipro, Spagna e Portogallo. E’ bastata la zelante sottomissione del governo.
Con il 43,7% dei giovani che non ha lavoro, con il debito italiano arrivato al 135.6% del Pil – vale a dire un punto molto vicino alla rottura per un paese che è costretto a indebitarsi con una moneta straniera – e con una situazione di deflazione che rende completamente inutili austerità e surplus di bilancio (la traiettoria è cresciuta del 5,4% nell’ultimo anno, nonostante l’austerità e i surplus di bilancio), la Troika, silenziosamente, in Italia c’è già. Con la Cassa depositi e prestiti Spa che, per citare solo l’ultimo esempio, ha ceduto per 2 miliardi di euro in settimana ai cinesi di SGID (State Grid Corporation of China) il 35% del capitale sociale di CDP RETI Spa, con al suo interno Terna e Snam Rete Gas, la Troika nel nostro Paese è già arrivata. E’ già arrivata al punto che Ambrose Evans Pritchard, columist del Telegraph, scrive come l’eurozona si stia rilevando per l’Italia una lenta tortura.
Quando in autunno Renzi dovrà chiedere le ennesime lacrime e sangue, i mandanti – come si auspica Scalfari nel suo tentativo di preparare il terreno della propaganda – arriveranno a concludere il lavoro iniziato così bene dai loro sottoposti e imporranno il cosiddetto “modello Cipro” che tanto piace al FMI, vale a dire intervenire direttamente con il prelievo forzoso sui correntisti. Ma, a quel punto, neanche Scalfari e i giornali del regime potranno più contenere la rabbia popolare.
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Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Una mostra di fotografie che ritraggono 20 donne. Sono onorata di far parte di questa selezione. Sono tantissime le donne in Italia e nel mondo, che spesso non vengono valorizzate e consultate per le loro capacità. Questa mostra darà effettivamente valore e visibilità a 20 delle nostre eccellenze”.
Sono le parole di Martina Caironi, atleta paralimpica e Legacy specialist in Milano Cortina 2026, intervistata dall’Adnkronos alla presentazione in anteprima della mostra di Fondazione Bracco “Una vita per lo sport. Volti e conquiste delle 100esperte” che gode del patrocinio del Comune di Milano e Fondazione Milano Cortina 2026.
L’esposizione sarà allestita dal 25 febbraio al 25 marzo, in Corso Vittorio Emanuele a Milano e si colloca nell’ambito del progetto ‘100 donne contro gli stereotipi’ (“#100esperte”), ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall'associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste, con lo sviluppo di Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea per valorizzare l’expertise femminile.
Con la sua abilità artistica, il fotografo Gerald Bruneau ha saputo immortalare l’essenza delle donne-atlete: “È stato bello lavorare con questo fotografo - dice Caironi - Ha cercato lo scatto che raffigurasse l'atleta nel gesto tecnico e nella preparazione. È importante questo tipo di rappresentazione nello sport paralimpico ed è importante che venga mostrato, senza timore, lo strumento con cui si fa lo sport, nel mio caso una protesi con una lamina, e il gesto tecnico che l'atleta paralimpico ricerca, studia, prepara”, le sue parole.
Infine, l’atleta sottolinea l’importanza di smontare lo stigma attorno alla parola ‘paralimpico’: “Abbiamo un vocabolario molto ampio e abbiamo una parola per descrivere gli atleti con una disabilità: paralimpici - rimarca - Abbiamo inoltre una parola per spiegare l'evento più importante che viene ogni quattro anni, che è la Paralimpiade. Utilizziamo questi termini senza paura. La vera discriminazione non sta nel dire ‘para’, quello è il termine corretto - avverte - La discriminazione sta nel non considerare gli atleti paralimpici degli di essere raccontati, visti ed elogiati. Questa è la vera discriminazione”, le sue parole.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Il governo Meloni sarà ricordato come il governo della fuga perenne, campioni del mondo di scaricabarile con le proprie responsabilità. Infatti dopo l’inquietante liberazione di Almasri, in cui Giorgia Meloni si è data alla latitanza - che continua - con il Parlamento, ora il governo tenta di squagliarsela anche sul caso Paragon". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Sappiamo che giornalisti e attivisti italiani sono stati spiati con il spyware Graphite, utilizzato esclusivamente da organi dello stato. È preciso dovere del governo fare chiarezza e dirci chi spiava queste persone e per quale motivo, risposta che oggi lo stesso governo si è rifiutato di dare alle interrogazioni in Parlamento, in cui peraltro si chiedeva se la Polizia penitenziaria avesse mai acquisito o utilizzato Paragon".
"Prima ancora di rispondere a questa semplice domanda, il sottosegretario Mantovano ha comunicato la classificazione di queste informazioni. Cosa sta nascondendo il governo Meloni? Il Paese si merita risposte e il luogo dove fornirle è il Parlamento".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Ma nelle mani di chi siamo? Siamo nelle mani di nessuno. Ieri con un atto gravissimo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha secretato, oggi lei ministro Nordio viene in aula e spiattella tutto. Ma non vi siete parlati?". Così Davide Faraone al question time alla Camera dopo che il ministro Carlo Nordio ha detto in aula che "nessuna persona è stata mai intercettata dalla polizia penitenziaria" rispondendo alla domanda delle opposizioni a cui il governo ieri aveva spiegato che si poteva rispondere solo nelle "sedi opportune" ovvero il Copasir. "E allora chi aveva in uso Paragon? Quindi sono le procure ministro? Diteci una volta per tutte chi lo ha utilizzato e con quali finalità. Vergogna".