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Viareggio, divieto di balneazione in mare. “Acque troppo inquinate”

Le analisi dell'Arpat hanno imposto lo stop lungo quasi tutta la costa della città versiliese che comprende 89 stabilimenti balneari. La restrizione non potrà essere revocata prima di nuovi controlli
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A rovinare la stagione turistica non c’è solo il maltempo, che in queste settimane non ha certo invogliato i turisti ad andare in spiaggia. Adesso, a Viareggio, principale città della Versilia, arriva addirittura il divieto di fare un bagno in mare per colpa del tasso troppo alto di colibatteri. Tradotto: le acque sono troppo inquinate. A rilevarlo, a poco più di una settimana da Ferragosto, è l’Arpat (Agenzia regionale di protezione ambientale della Toscana) nel suo bollettino sullo stato delle acque marine. In pratica, in tutta la zona della passeggiata – la vetrina della città – è stato imposto il divieto di tuffarsi in mare. “Lo stop scatterà in 89 stabilimenti balneari” ha annunciato su Facebook il sindaco Leonardo Betti. L’area va dai pressi del molo di Viareggio, alla Fossa dell’Abate, il confine che separa la città da Lido di Camaiore.

Le rilevazioni nelle acque sono state effettuate ieri (lunedì 4 agosto) per verificare la presenza e quantità di colibatteri: una proceduta che prevede che i campioni vengano tenuti a coltura per 48 ore, ma già dopo 24 ore i livelli erano superiori a quelli consentiti. L’Arpat ha comunicato al primo cittadino l’esito degli accertamenti e in modo che possa disporre i divieti. La non idoneità alla balneazioni riguarda anche una zona di mare a nord della Fossa dell’Abate in corrispondenza con l’inizio del territorio di Lido di Camaiore. I risultati completi dei controlli – riporta Il Tirreno – saranno resi noti mercoledì 6 agosto. Il divieto di balneazione non potrà comunque essere revocato prima degli esiti dei nuovi controlli, che saranno resi noti giovedì 7 agosto.

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