Spera che la sua Atalanta bombardi la Serie A ma, nella corsa alla presidenza della Figc, Antonio Percassi non entra nel gruppo di killer – la definizione è di Claudio Lotito – che sta provando a ‘far fuori’ Carlo Tavecchio. Il presidente dell’Atalanta prende posizione e, assieme alla giravolta del Cesena, indebolisce il fronte dei dissidenti della massima serie: “Coerentemente con il vostro espresso in assemblea – scrive l’Atalanta in una nota – si conferma il sostegno a Carlo Tavecchio”. Fine della corsa. Il mig al bordo del quale Percassi si era presentato alla festa dei tifosi il 22 luglio non attacca il numero uno della Lega nazionale dilettanti a poche ore dall’assemblea elettiva. E nell’imminente vigilia si registra anche il pesante dietrofront del Cesena. Il 30 luglio il presidente dei bianconeri Giorgio Lugaresi aveva sposato le tesi dei NoTav ma oggi, “constatata l’indisponibilità da parte dei candidati a procedere al ritiro delle candidature per concorrere alla carica della Presidenza Federale”, annuncia la scelta di voler votare “seguendo la decisione presa a larga maggioranza nell’ultima assemblea di Lega Serie A”.
Percassi, tra banane e vu’ cumprà. Le frasi sui giocatori mangia-banane hanno invece solo fatto tentennare il presidente atalantino, nonostante il suo club abbia più volte preso posizioni importanti contro il razzismo. Durante la scorsa stagione, quando dagli spalti dello stadio bergamasco piovve una banana all’indirizzo di Kevin Constant, proprio Percassi auspicò una punizione dura per il colpevole: “Spero possa essere presto individuato, anche al fine di impedirgli in futuro qualsiasi accesso presso lo stadio di Bergamo, e gli siano comminate tutte le possibili e più gravi sanzioni”, disse annunciando che il club si riservava di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento. E quando il giovane giocatore atalantino Alberto Grassi invitò un avversario di colore a rialzarsi apostrofandolo come “Vu’ cumprà”, venendo squalificato per 10 giornate, la società lo spedì ad aiutare i più bisognosi. Non è bastato invece Optì Poba per svincolarsi dall’appoggio a Tavecchio. Ed è un colpo duro per chi credeva di poter intercettare un decimo presidente di Serie A disposto a togliere il voto al candidato forte. L’Atalanta era infatti considerata una delle società indecise, assieme al Verona e – parzialmente – al Napoli. Ma l’imprenditore bergamasco, classe ’53, ex giocatore della Dea e socio di Alitalia è rimasto fermo sulle sue posizioni.
Fronte ridotto a 8: Lotito sogna. Pressing su Thohir. Dopo il passo indietro del Cesena e l’alt dell’Atalanta, restano poche carte in mano ai firmatari del documento che chiede a Tavecchio e Albertini di ritirarsi per far posto a un commissario. Si sperava in uno scatto di Maurizio Setti, numero uno dell’Hellas, per arrivare a quota 10, certificando il mancato sostegno al presidente dei Dilettanti. Ma la scelta di Lugaresi complica forse definitivamente il formarsi di un ‘nuovo scenario’ che avrebbe dovuto indurre Tavecchio a un passo indietro. In queste ore continua comunque l’azione diplomatica delle due fazioni. Il big sponsor di Tavecchio, Claudio Lotito, insiste nel suo iperattivismo per aumentare la quota di consensi alla ricerca di una maggioranza ampia, magari superiore al 55 per cento, che consentirebbe all’ex sindaco di Ponte Lambro d’avere una Figc governabile. Il presidente della Lazio lavora giorno e notte da tempo: ha accompagnato Tavecchio in molti incontri, si è fatto fotografare con lui a pranzo in compagnia di una donna di colore e ha partecipato all’assemblea della Serie B nonostante non abbia una società tra i cadetti. Il patron biancoceleste spera d’aumentare il proprio peso in federazione e prendersi la vice-presidenza. Anche se, in nome delle ‘larghe intese’, la sua testa sarebbe la prima a cadere in un’eventuale trattativa post-voto con gli sconfitti. “Come pensa di conciliare il suo ruolo in Figc con la presidenza di un club di A?”, ha già fatto notare Urbano Cairo, proprietario del Torino e in queste ore impegnato con James Pallotta per intercettare nuovi (e sempre più improbabili) consensi in favore del commissariamento. Mentre l’azione del presidente granata è a tutto campo, la ‘missione’ dell’americano della Roma è specifica: smuovere Erick Thohir dalle sue posizioni pro-Tavecchio. Il magnate indonesiano dell’Inter era entrato nel calcio italiano con propositi di grande cambiamento ma i nerazzurri appoggiano la linea Galliani-Lotito, una scelta ritenuta incongruente da chi considera il presidente della Lnd espressione dello status quo.
Twitter: @AndreaTundo1
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Elezioni Figc, Cesena a sorpresa con Tavecchio. E l’Atalanta conferma
Il presidente della società di Bergamo prende posizione indebolisce il fronte dei dissidenti della massima serie: “Coerentemente con il vostro espresso in assembleasi conferma il sostegno a Carlo Tavecchio”. Fine della corsa. Il mig al bordo del quale Percassi si era presentato alla festa dei tifosi il 22 luglio non attacca il numero uno della Lega nazionale dilettanti a poche ore dall’assemblea elettiva. E intanto Claudio Lotito continua il suo pressing a favore
Spera che la sua Atalanta bombardi la Serie A ma, nella corsa alla presidenza della Figc, Antonio Percassi non entra nel gruppo di killer – la definizione è di Claudio Lotito – che sta provando a ‘far fuori’ Carlo Tavecchio. Il presidente dell’Atalanta prende posizione e, assieme alla giravolta del Cesena, indebolisce il fronte dei dissidenti della massima serie: “Coerentemente con il vostro espresso in assemblea – scrive l’Atalanta in una nota – si conferma il sostegno a Carlo Tavecchio”. Fine della corsa. Il mig al bordo del quale Percassi si era presentato alla festa dei tifosi il 22 luglio non attacca il numero uno della Lega nazionale dilettanti a poche ore dall’assemblea elettiva. E nell’imminente vigilia si registra anche il pesante dietrofront del Cesena. Il 30 luglio il presidente dei bianconeri Giorgio Lugaresi aveva sposato le tesi dei NoTav ma oggi, “constatata l’indisponibilità da parte dei candidati a procedere al ritiro delle candidature per concorrere alla carica della Presidenza Federale”, annuncia la scelta di voler votare “seguendo la decisione presa a larga maggioranza nell’ultima assemblea di Lega Serie A”.
Percassi, tra banane e vu’ cumprà. Le frasi sui giocatori mangia-banane hanno invece solo fatto tentennare il presidente atalantino, nonostante il suo club abbia più volte preso posizioni importanti contro il razzismo. Durante la scorsa stagione, quando dagli spalti dello stadio bergamasco piovve una banana all’indirizzo di Kevin Constant, proprio Percassi auspicò una punizione dura per il colpevole: “Spero possa essere presto individuato, anche al fine di impedirgli in futuro qualsiasi accesso presso lo stadio di Bergamo, e gli siano comminate tutte le possibili e più gravi sanzioni”, disse annunciando che il club si riservava di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento. E quando il giovane giocatore atalantino Alberto Grassi invitò un avversario di colore a rialzarsi apostrofandolo come “Vu’ cumprà”, venendo squalificato per 10 giornate, la società lo spedì ad aiutare i più bisognosi. Non è bastato invece Optì Poba per svincolarsi dall’appoggio a Tavecchio. Ed è un colpo duro per chi credeva di poter intercettare un decimo presidente di Serie A disposto a togliere il voto al candidato forte. L’Atalanta era infatti considerata una delle società indecise, assieme al Verona e – parzialmente – al Napoli. Ma l’imprenditore bergamasco, classe ’53, ex giocatore della Dea e socio di Alitalia è rimasto fermo sulle sue posizioni.
Fronte ridotto a 8: Lotito sogna. Pressing su Thohir. Dopo il passo indietro del Cesena e l’alt dell’Atalanta, restano poche carte in mano ai firmatari del documento che chiede a Tavecchio e Albertini di ritirarsi per far posto a un commissario. Si sperava in uno scatto di Maurizio Setti, numero uno dell’Hellas, per arrivare a quota 10, certificando il mancato sostegno al presidente dei Dilettanti. Ma la scelta di Lugaresi complica forse definitivamente il formarsi di un ‘nuovo scenario’ che avrebbe dovuto indurre Tavecchio a un passo indietro. In queste ore continua comunque l’azione diplomatica delle due fazioni. Il big sponsor di Tavecchio, Claudio Lotito, insiste nel suo iperattivismo per aumentare la quota di consensi alla ricerca di una maggioranza ampia, magari superiore al 55 per cento, che consentirebbe all’ex sindaco di Ponte Lambro d’avere una Figc governabile. Il presidente della Lazio lavora giorno e notte da tempo: ha accompagnato Tavecchio in molti incontri, si è fatto fotografare con lui a pranzo in compagnia di una donna di colore e ha partecipato all’assemblea della Serie B nonostante non abbia una società tra i cadetti. Il patron biancoceleste spera d’aumentare il proprio peso in federazione e prendersi la vice-presidenza. Anche se, in nome delle ‘larghe intese’, la sua testa sarebbe la prima a cadere in un’eventuale trattativa post-voto con gli sconfitti. “Come pensa di conciliare il suo ruolo in Figc con la presidenza di un club di A?”, ha già fatto notare Urbano Cairo, proprietario del Torino e in queste ore impegnato con James Pallotta per intercettare nuovi (e sempre più improbabili) consensi in favore del commissariamento. Mentre l’azione del presidente granata è a tutto campo, la ‘missione’ dell’americano della Roma è specifica: smuovere Erick Thohir dalle sue posizioni pro-Tavecchio. Il magnate indonesiano dell’Inter era entrato nel calcio italiano con propositi di grande cambiamento ma i nerazzurri appoggiano la linea Galliani-Lotito, una scelta ritenuta incongruente da chi considera il presidente della Lnd espressione dello status quo.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.