Nella nuova festa dell’Unità del Pd di matrice renziana, che si terrà a Bologna dal 27 agosto al 22 settembre, ci sarà anche Federico Pizzarotti, sindaco M5s di Parma. La partecipazione di Pizzarotti è adesso sicura e confermata dal partito che l’ha già inserita nel programma della kermesse. Un’adesione, quella del primo cittadino di Parma, che potrebbe suscitare molte polemiche, in particolare all’interno dell’ala più oltranzista dei pentastellati, anche se i rapporti tra il sindaco e Beppe Grillo (che in alcune occasioni aveva chiamato il primo cittadino “Capitan Pizza”) negli ultimi sembrano essersi distesi.
Sindaco di Parma ospite del dibattito su agro-alimentare
Pizzarotti ha confermato al Pd la sua partecipazione al dibattito che si terrà tra il 14 e il 17 settembre, salvo eventuali ripensamenti o veti dall’alto. “Il sindaco di Parma – spiega Davide Di Noi, responsabile Comunicazione del Pd bolognese e tra gli organizzatori del programma della festa – parteciperà a un dibattito sull’agro-alimentare e sulle ricadute positive che può avere sul turismo”. Si parlerà di “Cibus”, il salone internazionale dell’alimentazione che Parma ospiterà nel 2016, di “Fico” il parco dell’eccellenza agroalimentare di Bologna e dell’ appuntamento dell’Expo 2015 a Milano. Tutto è nato da un invito mandato a Pizzarotti via Twitter da Davide Di Noi: “@FedePizzarotti mi hanno detto che non posso parlare direttamente con te, quindi te lo chiedo qui. Vuoi venire a Bologna alla #festunita?”. Un tweet a cui il primo cittadino ha risposto: “@DavideDiNoi in che senso non puoi parlare direttamente con me? Chiamate pure in segreteria per avere altri dettagli”. Il Pd ha contattatto lo staff del sindaco parmense che ha accettato l’invito. Ospiti, insieme a Pizzarotti, l’ex ministro Paolo De Castro (Pd) e Andrea Segrè, presidente del Caab (Centro agroalimentare Bologna).
La festa dell’Unità a Bologna, quest’anno, sarà divisa in due parti: una nazionale che si terrà dal 27 agosto al 7 settembre e una provinciale, dall’8 al 22 settembre. E sarà proprio il presidente del Consiglio Matteo Renzi a chiudere la kermesse con ogni probabilità il 6 settembre (l’altra data possibile è il 7). Il ministro per le Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi, arriverà invece il 5 settembre. A Bologna arriveranno tutti i ministri del governo del Pd.
Programma della festa nazionale e provinciale
Ad aprire la manifestazione, il 27 agosto, i due vice-segretari del Pd, Lorenzo Guerini e la presidente della Regione Friuli Deborah Serracchiani. Potrebbe partecipare anche l’eurodeputata Simona Bonafè. La lista degli inviti è lunghissima anche per la versione provinciale della manifestazione che ospiterà molti leader nazionali. La prima parte sarà dedicata in particolare ai temi dei diritti, mafie e mobilità. La seconda all’amministrazione della città, all’istruzione, all’agroalimentare. Intorno al 10 settembre si parlerà di diritti, compresi quelli delle coppie omosessuali: interverranno il presidente nazionale dell’Arcigay, Flavio Romani e Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme Costituzionali e ai Rapporti con il Parlamento.
Mafie e segreto di Stato
Si discuterà, invece, di mafie, criminalità organizzata, stragi e segreto di Stato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Marco Minniti, mentre sarà l’Europa il tema al centro del dibattito con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi che si confronterà con alcuni europarlamentari provenienti da diversi Paesi europei. Il 18 settembre si parlerà, invece, di istruzione e cultura con il rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi, il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi e il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari.
Dibattito sul futuro amministrativo
La città di Bologna si avvia a diventare città metropolitana e, a pochi giorni dalla festa, ci sarà l’elezione del primo consiglio metropolitano, così non poteva mancare un dibattito sul futuro del nuovo assetto amministrativo. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, si confronterà con i primi cittadini di diverse città. Confermata la partecipazione del sindaco di Bari, Michele Emiliano. Ha invece declinato l’invito Dario Nardella, sindaco di Firenze, mentre sulla partecipazione del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si attende la conferma. Merola terrà anche, il 20 o il 21 settembre, il classico dibattito sulla città di Bologna ma quest’anno potrebbe esserci una sorpresa. Il sindaco, infatti, sta pensando di rompere la tradizione del confronto con i direttori delle principali testate bolognesi per dare vita ad un nuovo format. Il sindaco sarà protagonista anche del dibattito sul progetto Fico (Fabbrica italiana contadina) insieme all’imprenditore di Eataly Oscar Farinetti, al presidente del Caab Andrea Segrè e al numero uno di Coop Adriatica Adriano Turrini.
Infrastrutture: People Mover e Passante Nord
Si parlerà poi di infrastrutture, in particolare delle molte opere ancora al palo a Bologna, come il People Mover, il Passante Nord, il Crealis. Parteciperanno al dibattito tutti gli assessori alla Mobilità: quello regionale Alfredo Peri, quello provinciale Giacomo Venturi e quello comunale Andrea Colombo. Ci saranno anche rappresentanti di Fiera e Aeroporto e dovrebbe intervenire anche l’ex assessore alla Cultura del Comune di Milano Stefano Boeri, architetto e urbanista.
Violenza contro le donne e diritti
La Festa avrà poi uno spazio dedicato solo alle donne, dall’8 al 22 settembre, con un programma messo a punto dal Coordinamento Donne Pd, guidato da Federica Mazzoni. Si parlerà di violenza sulle donne, di politiche di genere, di diritti. L’8 settembre discuteranno di donne, lavoro e diritti – nell’iniziativa “L’Emilia Romagna, una regione per le donne, una regione per tutti” – il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova che si occupa anche di Pari opportunità nel mondo del lavoro; Roberta Mori, presidente della Commissione Parità in Regione; Federica Mazzoni; Linda Laura Sabattini, dirigente dell’Istat e Tiziana Primori, vicepresidente di Eataly. Il 9 settembre, invece, lo spazio delle donne parlerà della legge 140 con il comitato “Io decido”, l’assessore comunale alla Sanità Luca Rizzo Nervo e il consigliere comunale Corrado Melega, coordinatore della Commissione regionale emiliana per il percorso nascita che, recentemente, è stato scelto dal Presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti come “soggetto attuatore per i centri per la procreazione medicalmente assistita”. Lo spazio delle donne sarà anche l’unico a tenere un’iniziativa per parlare della tragica situazione di Gaza.
Sanità e Lavoro
Infine i temi della Sanità e del Lavoro. Il segretario provinciale del Pd di Bologna, Raffaele Donini (che molti indicano come il prossimo assessore regionale alla Sanità) convocherà una sorta di stati generali della Sanità, invitando al dibattito diversi medici ed esperti. Un dibattito sul lavoro, invece, dovrebbe mettere a confronto due esperti come Stefano Fassina, e il bolognese Filippo Taddei, civatiano e responsabile economico della segreteria del Pd. In questa versione 2.0 della festa dell’Unità, targata Renzi, verrà presentato anche il Movimento “+ Dem” composto da sindaci, amministratori locali e consiglieri comunali tutti under 40 e rigorosamente renziani che si propongono di affrontare temi come i diritti civili, la scuola e lo sviluppo dal punto di vista territoriale. I nomi di cui si compone questa sorta di corrente interna ai democratici sono quelli del consigliere comunale bolognese Benedetto Zacchiroli, degli assessori Rizzo Nervo e Matteo Lepore, dei sindaci di Sasso Marconi e San Lazzaro Stefano Mezzetti e Isabella Conti e di altri esponenti del Pd come Marco Lombardo, Manuela Marsano, Saverio Vecchia, l’ex sindaco di Casalecchio Simone Gamberini e la senatrice Francesca Puglisi.