In edicola con un libro di barzellette sui gay. Scoppia la polemica sul settimanale Visto. Ad accendere la miccia è un messaggio postato su Twitter, con la foto del volumetto ‘Le migliori barzellette sui gay’, allegato al settimanale, oggi edito da Prs che lo ha rilevato da Rcs. Immediate le proteste sul web. Ma Federico Silvestri, ad e direttore generale di Prs, rispedisce la polemica al mittente: “Difendo e rivendico la scelta di allegare a Visto opere di barzellette su varie tematiche, tra le quali anche i gay, che non sono più un argomento tabù. A discriminare, piuttosto, è chi pensa il contrario”.
Su Twitter l’iniziativa viene bollata, tra l’altro, come esempio di “squallore unico” o insieme di “schifosi luoghi comuni etero di moda negli anni ’50”. E su Change.org parte la petizione per chiedere al direttore di Visto, Roberto Alessi, di scusarsi: “Crediamo e lavoriamo perché i diritti di tutti vadano rispettati – si legge – a partire dal diritto al rispetto. Le redazioni dovrebbero ribellarsi a simili iniziative”.
“Sto seguendo con enorme sorpresa il montare di questa polemica – replica Silvestri, interpellato dall’Ansa – assolutamente artefatta e fuori luogo. Intanto bisognerebbe sapere che, a fronte di una tiratura di 350mila copie, abbiamo deciso di abbinare a 50mila copie dieci titoli di barzellette sulle tematiche ‘classiche’, da Pierino ai carabinieri allo sport, ognuno dei quali allegato a circa 5mila copie. Mi chiedo dunque perché ci si indigni per i gay e non per i carabinieri o le mogli tradite. Respingo con forza la polemica, anzi la rivolgo a chi la monta: sono loro che discriminano. Sarebbe squallido inserire certi argomenti e non altri, o scherzare su temi sensibili come la morte, la guerra, le tragedie. La satira non ha confini”.
Silvestri rivendica anche che Visto “è stato tra i pochi giornali a dare voce a chi difende un certo tipo di diritti e di battaglie, come Vladimir Luxuria, ospite del settimanale tante volte, l’ultima delle quali quando è stata aggredita per la sua battaglia contro lo spaccio di droga”. Di tutt’altro tenore la reazione del direttore del settimanale che, interpellato da Sky Tg24 si è detto totalmente all’oscuro che il “pacchetto” editoriale comprendesse l’allegato sugli omosessuali.