Un nuovo passo verso una futura colonizzazione umana di Marte. Questo, nelle intenzioni della Nasa, il principale obiettivo della prossima missione robotica che nel 2020 sarà lanciata verso il nostro vicino del Sistema solare. L’erede di Curiosity, rover-laboratorio a forma di ragno grande come un’auto e pesante quasi una tonnellata, che da due anni, appena compiuti, bucherella la superficie rossa del pianeta alla ricerca di tracce di vita primordiale presente o passata, è stato presentato al quartier generale della Nasa, a Washington (qui il video integrale della presentazione, curato dal Jet propulsion laboratory). “I nostri esploratori scientifici robotizzati stanno aprendo agli esseri umani la strada verso Marte”, sottolinea Charles Bolden, leader dell’Agenzia spaziale Usa.
Un progetto ambizioso, dal costo di quasi due miliardi di dollari, con molti aspetti innovativi. La missione, infatti, raccoglierà campioni destinati a essere riportati sulla Terra, come fecero negli anni ‘70 le navicelle Apollo con le rocce lunari. Ma non subito. Preleverà piccoli cilindri di materiale che conserverà accuratamente, in attesa che una successiva missione, magari umana, venga a riprenderli. “Non mi sento di escludere che possa essere un futuro astronauta a raccogliere i campioni e riportarli sulla Terra – ha dichiarato John Grunsfeld, uno degli amministratori della Nasa, con un passato di astronauta -. Ma il passo più importante è trovare prove così convincenti e significative da rendere necessario un loro recupero. Come affermava Carl Sagan – astronomo e divulgatore, uno dei padri del progetto Seti per la ricerca di segnali di vita intelligente extraterrestre – affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie”.
Tutta la missione è declinata al futuro, con l’obiettivo di preparare il terreno, letteralmente, per un futuro sbarco dell’uomo su Marte. Uno dei compiti principali della nuova sonda sarà, infatti, rifornire l’atmosfera del Pianeta rosso di un elemento che da quelle parti scarseggia. Una molecola indispensabile, qualora l’umanità abbia l’ambizione di camminare un giorno sulle sabbie arrugginite di Marte: l’ossigeno. Il nuovo rover-laboratorio della Nasa sintetizzerà il prezioso elemento a partire dall’anidride carbonica, gas serra che rappresenta il 96% della tenue atmosfera del pianeta. Ne produrrà circa 22 grammi l’ora, per almeno 50 giorni marziani. Secondo le intenzioni dei progettisti della Nasa, l’ossigeno dovrebbe essere impiegato anche come combustibile per un eventuale viaggio di ritorno. “Il nuovo rover – spiega William Gerstenmaier, a capo del direttorato Nasa per l’esplorazione umana – ci aiuterà a chiarire alcuni dubbi sull’ambiente marziano con cui gli astronauti potrebbero un giorno confrontarsi, e a testare le tecnologie di cui avranno bisogno prima dello sbarco”.
Ancora da individuare il sito della discesa, che avverrà probabilmente sfruttando la stessa strategia adottata per Curiosity, attraverso grandi paracadute, razzi e un sistema di cavi. Troppo pesante, infatti, il veicolo per adoperare airbag, come avvenuto dieci anni fa per lo sbarco dei suoi fratelli maggiori Spirit e Opporunity. Nelle stesse ore in cui la Nasa annuncia la futura missione per Marte, proprio il rover Opportunity – il gemello Spirit non è più operativo dal 2010 – progettato per essere attivo solo 90 giorni e divenuto, invece, nel tempo il veicolo marziano più longevo, batte il record di chilometri percorsi su una superficie non terrestre: più di 40. Il precedente guinness apparteneva alla sonda russa Lunokhod-2, che sulla Luna aveva coperto una distanza di 39 chilometri in meno di cinque mesi.
Il nuovo ragno marziano sarà realizzato sulla falsa riga del suo predecessore. Avrà, infatti, una carrozzeria simile a quella di Curiosity, ma il motore, ovvero gli strumenti che porterà a bordo, saranno innovativi e più leggeri. Il laboratorio per la produzione di ossigeno è solo uno dei sette esperimenti scelti dalla Nasa in una rosa di 58 proposte. Tra gli strumenti scientifici ci sarà anche una camera zoom, la prima di questo tipo a sbarcare su Marte, un laser e un radar per esplorare la geologia del pianeta fino a mezzo chilometro di profondità. “Grazie a questi strumenti avanzati – sottolinea Grunsfeld – la nuova missione potrà svelare molti segreti di Marte, incoraggiando la nostra ricerca di vita nell’Universo”. “L’esplorazione marziana – conclude Bolden – rappresenta l’eredità della nostra generazione. E con questa nuova missione compiamo un altro importante passo nel nostro viaggio verso il Pianeta rosso”.
Scienza
Sbarco su Marte, nuova missione Nasa: “Stiamo preparando la strada per l’uomo”
La prossima missione robotica è prevista nel 2020. L’erede di Curiosity è stato presentato al quartier generale dell'Agenzia spaziale a Washingto. “I nostri esploratori scientifici robotizzati stanno aprendo agli esseri umani la strada verso Marte”, sottolinea il direttore Charles Bolden
Un nuovo passo verso una futura colonizzazione umana di Marte. Questo, nelle intenzioni della Nasa, il principale obiettivo della prossima missione robotica che nel 2020 sarà lanciata verso il nostro vicino del Sistema solare. L’erede di Curiosity, rover-laboratorio a forma di ragno grande come un’auto e pesante quasi una tonnellata, che da due anni, appena compiuti, bucherella la superficie rossa del pianeta alla ricerca di tracce di vita primordiale presente o passata, è stato presentato al quartier generale della Nasa, a Washington (qui il video integrale della presentazione, curato dal Jet propulsion laboratory). “I nostri esploratori scientifici robotizzati stanno aprendo agli esseri umani la strada verso Marte”, sottolinea Charles Bolden, leader dell’Agenzia spaziale Usa.
Un progetto ambizioso, dal costo di quasi due miliardi di dollari, con molti aspetti innovativi. La missione, infatti, raccoglierà campioni destinati a essere riportati sulla Terra, come fecero negli anni ‘70 le navicelle Apollo con le rocce lunari. Ma non subito. Preleverà piccoli cilindri di materiale che conserverà accuratamente, in attesa che una successiva missione, magari umana, venga a riprenderli. “Non mi sento di escludere che possa essere un futuro astronauta a raccogliere i campioni e riportarli sulla Terra – ha dichiarato John Grunsfeld, uno degli amministratori della Nasa, con un passato di astronauta -. Ma il passo più importante è trovare prove così convincenti e significative da rendere necessario un loro recupero. Come affermava Carl Sagan – astronomo e divulgatore, uno dei padri del progetto Seti per la ricerca di segnali di vita intelligente extraterrestre – affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie”.
Tutta la missione è declinata al futuro, con l’obiettivo di preparare il terreno, letteralmente, per un futuro sbarco dell’uomo su Marte. Uno dei compiti principali della nuova sonda sarà, infatti, rifornire l’atmosfera del Pianeta rosso di un elemento che da quelle parti scarseggia. Una molecola indispensabile, qualora l’umanità abbia l’ambizione di camminare un giorno sulle sabbie arrugginite di Marte: l’ossigeno. Il nuovo rover-laboratorio della Nasa sintetizzerà il prezioso elemento a partire dall’anidride carbonica, gas serra che rappresenta il 96% della tenue atmosfera del pianeta. Ne produrrà circa 22 grammi l’ora, per almeno 50 giorni marziani. Secondo le intenzioni dei progettisti della Nasa, l’ossigeno dovrebbe essere impiegato anche come combustibile per un eventuale viaggio di ritorno. “Il nuovo rover – spiega William Gerstenmaier, a capo del direttorato Nasa per l’esplorazione umana – ci aiuterà a chiarire alcuni dubbi sull’ambiente marziano con cui gli astronauti potrebbero un giorno confrontarsi, e a testare le tecnologie di cui avranno bisogno prima dello sbarco”.
Ancora da individuare il sito della discesa, che avverrà probabilmente sfruttando la stessa strategia adottata per Curiosity, attraverso grandi paracadute, razzi e un sistema di cavi. Troppo pesante, infatti, il veicolo per adoperare airbag, come avvenuto dieci anni fa per lo sbarco dei suoi fratelli maggiori Spirit e Opporunity. Nelle stesse ore in cui la Nasa annuncia la futura missione per Marte, proprio il rover Opportunity – il gemello Spirit non è più operativo dal 2010 – progettato per essere attivo solo 90 giorni e divenuto, invece, nel tempo il veicolo marziano più longevo, batte il record di chilometri percorsi su una superficie non terrestre: più di 40. Il precedente guinness apparteneva alla sonda russa Lunokhod-2, che sulla Luna aveva coperto una distanza di 39 chilometri in meno di cinque mesi.
Il nuovo ragno marziano sarà realizzato sulla falsa riga del suo predecessore. Avrà, infatti, una carrozzeria simile a quella di Curiosity, ma il motore, ovvero gli strumenti che porterà a bordo, saranno innovativi e più leggeri. Il laboratorio per la produzione di ossigeno è solo uno dei sette esperimenti scelti dalla Nasa in una rosa di 58 proposte. Tra gli strumenti scientifici ci sarà anche una camera zoom, la prima di questo tipo a sbarcare su Marte, un laser e un radar per esplorare la geologia del pianeta fino a mezzo chilometro di profondità. “Grazie a questi strumenti avanzati – sottolinea Grunsfeld – la nuova missione potrà svelare molti segreti di Marte, incoraggiando la nostra ricerca di vita nell’Universo”. “L’esplorazione marziana – conclude Bolden – rappresenta l’eredità della nostra generazione. E con questa nuova missione compiamo un altro importante passo nel nostro viaggio verso il Pianeta rosso”.
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Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).
Roma,13 mar. (Adnkronos) - Il Commissario Straordinario dell'AdSP Mtcs Pino Musolino ha partecipato al panel organizzato nell'ambito della fiera Letexpo di Alis a Verona sulle tematiche della logistica, dei trasporti e della sostenibilità, dove questa mattina sono intervenuti anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il viceministro con delega ai porti Edoardo Rixi.
"Partecipare ad un evento come quello organizzato da Alis e da Guido Grimaldi - ha sottolineato il Commissario Musolino- che è diventato un punto di riferimento della logistica e della sostenibilità in Italia e non solo, per parlare di tematiche della portualità e di un settore così strategico per il nostro paese è sempre molto stimolante".
"Bisogna ragionare- ha concluso Pino Musolino - sui cambiamenti che oggi lo shipping sta affrontando per essere pronti a cogliere le opportunità che il settore marittimo ci sta offrendo, soprattutto nella transizione ecologica e nelle nuove tecnologie, per essere competitivi non solo nei nostri scali italiani ma anche nei porti europei e mondiali".