Un video di tre minuti e 47 secondi su passodopopasso.italia.it. Matteo Renzi sceglie il monologo, tutto con il suo volto in primo piano, per presentare la riforma “La buona scuola“, spiegando che c’è “un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana ma soprattutto darle importanza”. “I politici di solito la mettono in fondo, come una delle ultime ruote del carro”, dice il premier, invece “la scuola è il cuore di tutto e per “costruire la crescita dei prossimi 20 anni” occorre “nei prossimi 12 mesi ripensare come l’Italia investe” in questo settore. Per questo “nella Legge di stabilità, cioè il bilancio dello Stato, metteremo più soldi sulla scuola, perché non è un costo ma un investimento per i nostri figli, per il nostro futuro, per l’Italia: chi vuole bene all’Italia vuole bene alla scuola”. Poi “a partire da gennaio i provvedimenti normativi, perché il 2015 sia l’anno in cui sia inizia a fare sul serio”.
“Non è l’ennesima riforma della riforma”, garantisce Renzi, “si tratta semplicemente di tornare a credere in noi stessi. Vi chiedo una mano: i giorni che ci aspettano sono giorni meravigliosi, non buttiamoli via. Abbiamo il coraggio di provare insieme a disegnare la scuola che verrà, forse anche così l’Italia tornerà a essere custode della straordinaria bellezza che ha”.
Due mesi di “campagna di ascolto” nelle scuole – Per quanto riguarda il ruolo degli insegnanti “basta ai precari e alla supplentite, si devono giudicare e gli scatti devono essere sulla base del merito”. Secondo punto: “Gli argomenti di discussione, i temi, quelli che quando ero piccolo io si chiamavano i programmi”. Su questo parte una consultazione: “Una grande campagna di ascolto dal 15 settembre al 15 novembre perché ogni studente ci dica di che cosa vuole parlare nella scuola italiana: è giusto o no dedicare più ore alla storia dell’arte, alla musica, all’inglese, all’educazione fisica? Io credo di sì ma sarà bellissimo ascoltare la voce di tutti, docenti, presidi, personale, genitori”. Dunque, spiega il testo che accompagna il video del premier, “andremo scuola per scuola, aula per aula a raccogliere le vostre opinioni”. Il governo intende ovviamente metter mano anche a “l’organizzazione gestionale: non soltanto investendo su nuove tecnologie e digitalizzazione ma anche consentendo ai presidi di esercitare davvero l’autonomia”.
Nel 2015 150mila stabilizzazioni di precari. Dal 2016 assunzione per concorso di 40mila giovani – Segue il documento di lavoro: 136 pagine a colori pastello che delineano una riforma basata su dodici punti. Il primo si intitola “mai più precari nella scuola” e contiene l’annuncio che i docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori e idonei dell’ultimo concorso aspettavano con ansia: il governo intende varare “un piano straordinario per assumere 150mila docenti a settembre 2015”. Punto 2: dal 2016 si entra solo per concorso, mai più liste d’attesa che durano decenni. E in un triennio (entro il 2019) dovranno entrare nella scuola “40mila giovani qualificati”. Basta supplenze, un “team stabile di docenti” coprirà “cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze”. Gli altri punti hanno nomi suggestivi: la scuola fa carriera, la scuola si aggiorna, scuola di vetro, sblocca scuola, scuola digitale, cultura in corpore sano, le nuove alfabetizzazioni, fondata sul lavoro, la scuola per tutti tutti per la scuola. La progressione di carriera e stipendio sarà basata, come annunciato, sul merito: “Ogni tre anni due prof su tre avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola”. La formazione continua sarà obbligatoria “per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi“.
Nei programmi più storia dell’arte ma anche programmazione e “digital making” – Dal 2015 saranno “online i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti”. Presidi, docenti e amministrativi saranno consultati per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose e “abolirle tutte”. Previsti piani di co-investimento per portare a tutte le scuole banda larga veloce e wi-fi. Per quanto riguarda i programmi, nella scuola primaria più “musica e sport“e più storia dell’arte nelle secondarie, rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere a partire dai 6 anni, diffusione dello studio dell’economia in tutte le secondarie e attenzione alle competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria, piano “Digital makers” nella secondaria.
Obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per gli studenti dei tecnici – L’alternanza scuola-lavoro sarà obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno. Sarà stabilizzato il “fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” e il governo intende, come anticipato, “attrarre risorse private (di singoli cittadini, fondazioni, imprese) attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche”.
Scuola
Scuola, Renzi: “12 mesi per rivoluzionarla, basta precari e supplentite”
Il presidente del Consiglio in un video su passodopopasso.italia.it presenta la riforma "La buona scuola" spiegando che per "costruire la crescita dei prossimi 20 anni" occorre "ripensare come l'Italia investe" in questo settore. Al via due mesi di "campagna di ascolto" negli istituti. Nella Legge di stabilità "più soldi sulla scuola, perché non è un costo ma un investimento per il nostro futuro". Poi "a partire da gennaio i provvedimenti normativi". Piano straordinario per 150mila assunzioni nel 2015
Un video di tre minuti e 47 secondi su passodopopasso.italia.it. Matteo Renzi sceglie il monologo, tutto con il suo volto in primo piano, per presentare la riforma “La buona scuola“, spiegando che c’è “un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana ma soprattutto darle importanza”. “I politici di solito la mettono in fondo, come una delle ultime ruote del carro”, dice il premier, invece “la scuola è il cuore di tutto e per “costruire la crescita dei prossimi 20 anni” occorre “nei prossimi 12 mesi ripensare come l’Italia investe” in questo settore. Per questo “nella Legge di stabilità, cioè il bilancio dello Stato, metteremo più soldi sulla scuola, perché non è un costo ma un investimento per i nostri figli, per il nostro futuro, per l’Italia: chi vuole bene all’Italia vuole bene alla scuola”. Poi “a partire da gennaio i provvedimenti normativi, perché il 2015 sia l’anno in cui sia inizia a fare sul serio”.
“Non è l’ennesima riforma della riforma”, garantisce Renzi, “si tratta semplicemente di tornare a credere in noi stessi. Vi chiedo una mano: i giorni che ci aspettano sono giorni meravigliosi, non buttiamoli via. Abbiamo il coraggio di provare insieme a disegnare la scuola che verrà, forse anche così l’Italia tornerà a essere custode della straordinaria bellezza che ha”.
Due mesi di “campagna di ascolto” nelle scuole – Per quanto riguarda il ruolo degli insegnanti “basta ai precari e alla supplentite, si devono giudicare e gli scatti devono essere sulla base del merito”. Secondo punto: “Gli argomenti di discussione, i temi, quelli che quando ero piccolo io si chiamavano i programmi”. Su questo parte una consultazione: “Una grande campagna di ascolto dal 15 settembre al 15 novembre perché ogni studente ci dica di che cosa vuole parlare nella scuola italiana: è giusto o no dedicare più ore alla storia dell’arte, alla musica, all’inglese, all’educazione fisica? Io credo di sì ma sarà bellissimo ascoltare la voce di tutti, docenti, presidi, personale, genitori”. Dunque, spiega il testo che accompagna il video del premier, “andremo scuola per scuola, aula per aula a raccogliere le vostre opinioni”. Il governo intende ovviamente metter mano anche a “l’organizzazione gestionale: non soltanto investendo su nuove tecnologie e digitalizzazione ma anche consentendo ai presidi di esercitare davvero l’autonomia”.
Nel 2015 150mila stabilizzazioni di precari. Dal 2016 assunzione per concorso di 40mila giovani – Segue il documento di lavoro: 136 pagine a colori pastello che delineano una riforma basata su dodici punti. Il primo si intitola “mai più precari nella scuola” e contiene l’annuncio che i docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori e idonei dell’ultimo concorso aspettavano con ansia: il governo intende varare “un piano straordinario per assumere 150mila docenti a settembre 2015”. Punto 2: dal 2016 si entra solo per concorso, mai più liste d’attesa che durano decenni. E in un triennio (entro il 2019) dovranno entrare nella scuola “40mila giovani qualificati”. Basta supplenze, un “team stabile di docenti” coprirà “cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze”. Gli altri punti hanno nomi suggestivi: la scuola fa carriera, la scuola si aggiorna, scuola di vetro, sblocca scuola, scuola digitale, cultura in corpore sano, le nuove alfabetizzazioni, fondata sul lavoro, la scuola per tutti tutti per la scuola. La progressione di carriera e stipendio sarà basata, come annunciato, sul merito: “Ogni tre anni due prof su tre avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie a una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola”. La formazione continua sarà obbligatoria “per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi“.
Nei programmi più storia dell’arte ma anche programmazione e “digital making” – Dal 2015 saranno “online i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti”. Presidi, docenti e amministrativi saranno consultati per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose e “abolirle tutte”. Previsti piani di co-investimento per portare a tutte le scuole banda larga veloce e wi-fi. Per quanto riguarda i programmi, nella scuola primaria più “musica e sport“e più storia dell’arte nelle secondarie, rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere a partire dai 6 anni, diffusione dello studio dell’economia in tutte le secondarie e attenzione alle competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria, piano “Digital makers” nella secondaria.
Obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per gli studenti dei tecnici – L’alternanza scuola-lavoro sarà obbligatoria negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno. Sarà stabilizzato il “fondo per il miglioramento dell’offerta formativa” e il governo intende, come anticipato, “attrarre risorse private (di singoli cittadini, fondazioni, imprese) attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche”.
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Gaza, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas ha accusato Israele di "mettere in serio pericolo l'intero accordo di tregua" dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. "Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l'intero accordo" di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l'accordo, "in particolare gli Stati Uniti", a "fare pressione sul nemico affinché applichi l'accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri".
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.