“Chi è condannato o inquisito non può correre per le regionali del Movimento 5 stelle”. Sul blog di Beppe Grillo sono partite le candidature per le consultazioni online e con questi requisiti si fa sempre più improbabile la possibilità per il consigliere Andrea Defranceschi, di candidarsi. Oggi la notizia che risulta indagato dalla Procura di Bologna per l’inchiesta sulle spese pazze e di conseguenza non risponde più alle condizioni richieste per l’utilizzo del simbolo. A maggio scorso il consigliere era già stato nel mirino della Corte dei Conti che gli contestava 22mila euro: delibera poi annullata e che aveva permesso la riammissione di Defranceschi tra le fila dei 5 Stelle (per le indagini dei giudici contabili era stato sospeso da Grillo).
Ma la notizia di oggi riguarda invece l’inchiesta della Procura di Bologna sui 35mila scontrini dei gruppi politici in Regione e per i quali sono indagati tutti i capigruppo di tutti i partiti. L’iscrizione nel registro degli indagati era stata annunciata nei mesi scorsi ed è stata confermata nelle ultime ore. Un particolare che ora rischia concretamente di fermare la corsa del consigliere M5S alle prossime elezioni regionali. “Dichiaro di essere consapevole”, si legge sul sito M5S al momento delle candidatura, “che al momento della candidatura e durante l’intero mandato il candidato non dovrà avere riportato condanne in sede penale né essere inquisito. Non dovrà avere una carica elettiva in corso e se eletto non dovrà aver rinunciato ad una carica elettiva”.
Oggi è iniziata la raccolta online delle candidature per i candidati consiglieri e presidente del Movimento 5 stelle in Calabria (elezioni a ottobre) ed Emilia Romagna (elezioni a novembre). “Gli iscritti certificati (con iscrizione prima del 31 dicembre 2013 e residenza in una delle due regioni) aventi i requisiti – si legge in una nota pubblicata sul blog di Beppe Grillo – possono inviare la loro candidatura premendo ‘Si, mi candidò all’interno della pagina ‘Modifica il mio profilo’ accessibile una volta loggati al portale del Movimento 5 stelle. È possibile inviare le candidature fino alla mezzanotte di domani 11 settembre”. “Da subito dopo essersi candidati e fino a sabato 13 – si legge ancora – sarà possibile inserire il proprio video di presentazione e le altre informazioni di presentazione pubblica della propria candidatura. Si diffidano gli eletti del M5s a qualunque carica di fare campagna elettorale per singoli candidati. Verranno censurate inoltre eventuali iniziative di voto di scambio”.
Il leader del Movimento 5 stelle attacca anche i candidati democratici: “Ma un candidato non indagato e sconosciuto alle procure non ce l’avete?”. Ironizza così sulle inchieste che coinvolgono Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. Entrambi erano in corsa alle primarie del Pd per scegliere il candidato dem alla guida della Regione Emilia Romagna. “L’ex presidente pd della Regione Emilia Romagna Vasco Errani – si legge sul blog di Grillo – si è dimesso dopo la condanna per falso ideologico nell’ambito del processo relativo al finanziamento da 1 milione di euro alla coop agricola Terremerse presieduta nel 2006 dal fratello Giovanni. Le sue dimissioni hanno causato le elezioni anticipate che si svolgeranno il 23 novembre”. “A queste elezioni il Pd ha prima annunciato le primarie tra Richetti (attualmente deputato) e Bonaccini. Adesso entrambi sono indagati per peculato nelle inchieste sulle spese pazze dei consiglieri regionali in Emilia Romagna. Il primo (per ordine di scuderia o per pudore?) si è ritirato, l’altro (l’indagato preferito?) no. La logica è semplice: sostituire un condannato con un indagato e lasciare che il tempo faccia la sua parte, sulla pelle dei cittadini. Ma un candidato non indagato e sconosciuto alle procure non ce l’avete?”.