Dieci persone rischiano il processo per il presunto raggiro ai danni della sorella di Alberto Sordi, Aurelia. Circonvenzione di incapace e ricettazione le principali accuse contestate dalla procura di Roma. L’ammontare del raggiro sarebbe superiore ai 2,5 milionidi euro.
Il pm Eugenio Albamonte ha chiesto il processo per il factotum dell’anziana donna, Arturo Artadi, già autista dell’Albertone nazionale, per gli avvocati Francesca Piccolella e Carlo Farina nonché per il notaio Gabriele Sciumbata, accusati di circonvenzione di persona incapace, e per altri sei dipendenti di Aurelia Sordi, accusati di ricettazione. Nel mirino una badante, una cuoca, un giardiniere, due camerieri ed una governante, destinatari di donazioni ciascuno per un valore che va da 150 a 400 mila euro, circa due milioni e mezzo di euro equivalenti al 15-20% del patrimonio di Aurelia.