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Berlusconi, il condannato tratta con i sindacati di polizia a nome di Renzi

Il 17 settembre il presidente di Forza Italia ha incontrato i rappresentanti delle forze dell'ordine: "Il premier mi ha autorizzato a dirvi che è disponibile a incontrarvi a patto che voi rinunciate allo sciopero che avete annunciato". M5S: "Il presidente del Consiglio ha rilasciato deleghe a un condannato per frode fiscale?"
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Berlusconi tratta con le forze dell’ordine a nome del premier. “Renzi mi ha autorizzato a dirvi che è disponibile a incontrarvi a patto che voi rinunciate allo sciopero che avete annunciato”. E’ il 17 settembre. Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, incontra i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine che in quei giorni protestano per il blocco dei tetti salariali previsto dal governo nel Def. E il Cavaliere, condannato per frode fiscale, espulso dal Senato e interdetto dai pubblici uffici, sembra indossare le vesti dell’emissario del presidente del Consiglio per mediare con i sindacati. Adesso il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione parlamentare al premier per sapere se davvero ha dato “incarico” all’alleato di “trattare” con i rappresentanti di polizia.

La portavoce 5 stelle al Senato Vilma Moronese chiede se “Renzi è a conoscenza dell’accaduto?”. E se siano state “concesse deleghe al signor Silvio Berlusconi in nome e per conto del Presidente del Consiglio a rappresentarlo o a farsi portavoce presso i cittadini, lavoratori e sigle sindacali?”. “Renzi – continua l’interrogazione – smentisca quanto dichiarato da Berlusconi chiarendo che un condannato per frode fiscale non può dichiararsi portavoce del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana”.

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