“Tutto il mondo ha sentito: i bambini di Lampedusa hanno visto – inizia così la lettera di Sebastiano Pavia, vice presidente del Gsd Lampedusa – rivolta alla Federazione Italiana Gioco Calcio, per permettere ai giovani dell’isola di iscriversi al campionato giovanile. Una lunga vicenda burocratica infatti, sta ritardando la messa a norma dell’unico campo di calcio dell’isola, ed i giovani di Lampedusa rischiano di trovarsi senza la possibilità di svolgere il campionato regionale allievi, come succede del resto alle squadre dell’isola che non possono iscriversi al campionato provinciale.
“Vicini alla ricorrenza della tragedia, accaduta nella nostra isola di Lampedusa dove tutti i media del mondo hanno dato notizia della tragica notte del 3 ottobre dove uomini di speranza, ragazzi hanno perso la vita a poche miglia dalla mia isola e considerato che tra non molto – il 20 Novembre – data della giornata Internazionale dei diritti del fanciullo, ho espresso il desiderio e il bisogno di fare qualcosa di concreto. Per un bambino è difficile dimenticare, ma in questo caso non si tratta di dimenticare, ma di continuare”. Lampedusa è terra di frontiera, isola lontana dove non ci sono molte alternative e dove anche svolgere un semplice campionato di calcio diventa un’impresa ardua visti i costi dei trasporti e la lontananza dal resto d’Italia.
Nonostante questo c’è voglia di superare le avversità, c’è voglia di utilizzare lo sport come luogo d’incontro e crescita collettiva. Per una strano destino il campo di calcio dell’isola siciliana si trova a ridosso del cimitero delle barche dei migranti che nel corso dei decenni sono approdate a Lampedusa. Queste barche aggrovigliate l’una sull’altra, sono diventate oramai un monumento delle migrazioni del mediterraneo. Quel campo di calcio dove i giovani lampedusani si allenano ha una potenza simbolica enorme, perché rappresenta un simbolo vivo delle contraddizioni di questo presente. Sarebbe il caso che la Figc prestasse attenzione a questa richiesta che non arriva da uno stadio delle grandi squadre miliardarie, ma da un’associazione sportiva di un polveroso campo di frontiera al centro del mar Mediterraneo che chiede di ridurre le distanze tra il nord ed il sud invece che di aumentarle.
Lampedusa ed i suoi abitanti pur di fronte a situazioni complesse, infatti, si sono più volte fatti carico dell’accoglienza dei migranti, lo hanno fatto senza telecamere, per un semplice atto di umanità. Sarebbe importante che la Fgci, anche a seguito delle polemiche che l’hanno investita recentemente proprio rispetto al tema del razzismo rispondesse positivamente a questa richiesta proprio nei giorni in cui viene ricordata la tragedia del 3 ottobre. Ne guadagnerebbe lo sport e non solo quello.
Francesco Piobbichi
Operatore sociale a Lampedusa
Società - 26 Settembre 2014
Lampedusa: cara Figc è ora di dare un calcio all’indifferenza
“Vicini alla ricorrenza della tragedia, accaduta nella nostra isola di Lampedusa dove tutti i media del mondo hanno dato notizia della tragica notte del 3 ottobre dove uomini di speranza, ragazzi hanno perso la vita a poche miglia dalla mia isola e considerato che tra non molto – il 20 Novembre – data della giornata Internazionale dei diritti del fanciullo, ho espresso il desiderio e il bisogno di fare qualcosa di concreto. Per un bambino è difficile dimenticare, ma in questo caso non si tratta di dimenticare, ma di continuare”. Lampedusa è terra di frontiera, isola lontana dove non ci sono molte alternative e dove anche svolgere un semplice campionato di calcio diventa un’impresa ardua visti i costi dei trasporti e la lontananza dal resto d’Italia.
Nonostante questo c’è voglia di superare le avversità, c’è voglia di utilizzare lo sport come luogo d’incontro e crescita collettiva. Per una strano destino il campo di calcio dell’isola siciliana si trova a ridosso del cimitero delle barche dei migranti che nel corso dei decenni sono approdate a Lampedusa. Queste barche aggrovigliate l’una sull’altra, sono diventate oramai un monumento delle migrazioni del mediterraneo. Quel campo di calcio dove i giovani lampedusani si allenano ha una potenza simbolica enorme, perché rappresenta un simbolo vivo delle contraddizioni di questo presente. Sarebbe il caso che la Figc prestasse attenzione a questa richiesta che non arriva da uno stadio delle grandi squadre miliardarie, ma da un’associazione sportiva di un polveroso campo di frontiera al centro del mar Mediterraneo che chiede di ridurre le distanze tra il nord ed il sud invece che di aumentarle.
Lampedusa ed i suoi abitanti pur di fronte a situazioni complesse, infatti, si sono più volte fatti carico dell’accoglienza dei migranti, lo hanno fatto senza telecamere, per un semplice atto di umanità. Sarebbe importante che la Fgci, anche a seguito delle polemiche che l’hanno investita recentemente proprio rispetto al tema del razzismo rispondesse positivamente a questa richiesta proprio nei giorni in cui viene ricordata la tragedia del 3 ottobre. Ne guadagnerebbe lo sport e non solo quello.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.