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Renzi senza vergogna /1: la giustizia

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Ecco Renzi ospite del Bruno Vespa di sinistra, quel Fabio Fazio che una volta era riuscito a passare per paladino dell’informazione coraggiosa.

Il premier riduce i mali della giustizia alle ferie dei giudici. Invece di sostenere un potere dello Stato che – con i suoi limiti e difetti – svolge un compito essenziale e magari rischia la pelle, cerca di suscitare nella gente un senso di fastidio per i magistrati. Proprio come Berlusconi.

Ma più lo sento e più capisco che se non spengo mi viene la gastrite. E non perché sia ormai diventato il clone di Berlusconi, che doveva essere il suo arci-rivale. E non per quel tono vagamente da “io sono io è tu non sei un cazzo” (e pensare che una volta era simpatico, perfino auto-ironico)!

È che ci vuole un po’ più di pudore: come si possono sfottere i magistrati per la loro presunta indolenza se tu sei il presidente di un governo dove la metà dei ministri – premier compreso – avrà lavorato una manciata di mesi in tutta la sua vita?
Senza vergogna.

"Il limite di 240mila euro per loro è attentato alla libertà. E lavorino di più"
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