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House of Cards, l’autore a Renzi: “Il mio libro non è un manuale di istruzioni”

Michael Dobbs ha scritto un messaggio al presidente del Consiglio quando ha saputo che aveva comprato una copia della sua trilogia. Il leader intervistato da Fazio ha negato di assomigliare al protagonista, ma in direzione Pd aveva proposto di alternare "strumenti tradizionali di formazione politica con le serie tv americane"
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Tanto Matteo Renzi ha rievocato la serie tv House of cards che alla fine l’autore della trilogia politica Michael Dobbs gli ha scritto un messaggio. “Le mie storie non sono un manuale di istruzioni“, ha detto lo scrittore britannico che è stato anche consigliere di Margaret Thatcher. A raccontarlo è stato lo stesso Dobbs durante il suo intervento all’International communication summit Europe: “Quando ho saputo”, ha detto, “che Renzi aveva comprato una copia del mio libro a Roma, ho ritenuto prudente mandargli una nota per ricordargli che il libro è solo intrattenimento e non un manuale di istruzioni”.

House of Cards, l'autore scrive a Renzi: "Il libro non è un manuale di istruzioni"
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La serie tv “House of cards” è tratta dal romanzo dell’ex membro del partito conservatore britannico ed è basata sull’omonima serie televisiva degli anni ’90 della Bbc. Al centro della scena: Washington e le fitte trame di potere tra giornalismo e politica. Il protagonista è Frank Underwood, deputato democratico impegnato a vendicarsi contro il partito dopo che è stato escluso dalla carica di segretario di Stato. Il presidente del Consiglio alla direzione Pd di fine maggio aveva lanciato una proposta: “Si potrebbero alternare gli strumenti tradizionali di formazione politica con le serie tv americane. So che qualcuno si mette le mani nei capelli, ma imparare anche un racconto è importante”. Che a Renzi piaccia House of cards poi, lo raccontano in molti tra i suoi fedelissimi. E così domenica 28 settembre, Fabio Fazio a “Che tempo che fa” gli ha mostrato uno spezzone della serie e gli ha chiesto cosa ne pensasse. Il premier ha messo le mani avanti e ha sottolineano di non essere cinico come il protagonista. “Il potere è caricarsi su di sé la responsabilità degli altri”, ha detto il premier in studio. “Quando c’è un disoccupato il potere deve fare in modo che trovi lavoro”.

Chi non nasconde le sue simpatie per la serie tv è il presidente statunitense Barack Obama che vorrebbe addirittura il protagonista Frank Underwood nella sua squadra: “Vorrei che anche qui le cose andassero avanti così velocemente; quel Frank è riuscito a fare un sacco di cose”. Reed Hastings, amministratore delegato di Netflix, ha già ufficialmente invitato Obama a fare una comparsata nella seconda stagione. Ma per ora il presidente degli Stati Uniti ha declinato.

video Agenzia Vista

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