Il Movimento Cinque Stelle ha depositato al Senato una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Matteo Renzi sui fatti delle alluvioni ed i problemi di dissesto idrogeologico. Lo annuncia il senatore Andrea Cioffi. Nella mozione si parla, in sostanza dei problemi di dissesto idrogeologico “mai risolti nonostante in data 5 agosto 2014 diversi imprenditori di Genova avessero avvertito in forma scritta l’esecutivo”. Già nei giorni scorsi Beppe Grillo aveva chiesto le dimissioni, mentre il gruppo M5s al Senato aveva scritto che il governo “ha un morto sulla coscienza”
Nel testo della mozione si sottolinea che l’esondazione dei torrenti a Genova, Bisagno, Rio Fereggiano e Sturla si era manifestata “del medesimo tenore appena tre anni or sono, nel novembre 2011, quando la furia delle acque dei tre torrenti esondati provocò anche in quell’occasione morte e devastazione, portandosi via sei vite umane”. “L’ estrema pericolosità del bacino idrogeologico genovese costituisce – ricorda la mozione – un fatto notorio: basti ricordare che altri alluvioni devastanti nell’area si ebbero – solo negli ultimi 40 anni – nel 1970 (44 morti), nel 1992 (7 morti) e nel 1993 (4 morti). La mozione cita un stralci della lettera del 5 agosto 2014, inviata dalle imprese “incaricate della messa in sicurezza del torrente Bisagno al Governo (sia il Presidente del Consiglio dei Ministri, sia il coordinatore della struttura di missione “Italia Sicura”) sulla necessità di intervenire con estrema urgenza, onde evitare il ripetersi della tragedia del 2011″. “Il Parlamento, sin dall’inizio della Legislatura – è scritto nella mozione – ha sottolineato l’importanza della tematica della difesa del suolo e della messa in sicurezza del territorio. Ciò è avvenuto, in particolare, sia al Senato che alla Camera tra giugno e settembre 2013, con la discussione e conseguente approvazione di mozioni con cui si impegnava il Governo a considerare la manutenzione del territorio e la difesa idrogeologica una priorità per il Paese e a finanziare un piano organico di interventi per la sicurezza e la manutenzione del territorio; a fronte delle risorse stanziate, anche nell’ambito della legge di stabilità 2014 sull’utilizzo e le connesse priorità di spesa, il Governo non ha opportunamente vigilato né tempestivamente operato, come dimostra il caso di Genova”. Il gruppo M5S, dopo una dettagliata valutazione dei rischi idrogeologici a Genova accusa il governo di “una responsabilità omissiva, stante l’assenza di tempestivi provvedimenti governativi di carattere sostitutivo volti a risolvere e superare efficacemente le inerzie amministrative locali o degli stessi commissari di Governo, tenuto conto del notorio e consolidato pericolo all’incolumità pubblica concernente il bacino idrogeologico della città di Genova”.
“Per un secondo, ma non meno grave profilo, – conclude la mozione dei Cinque Stelle – si configura una palese responsabilità in vigilando, da parte del presidente del Consiglio e dei Ministri competenti, stante la inadeguatezza e, in taluni casi, persino l’inoperosità delle amministrazioni statali sul territorio, preposte alla incolumità dei cittadini e alla tutela del suolo e dell’ambiente; visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, esprime la propria sfiducia nel confronti del Governo”. E’ stata richiesta la calendarizzazione urgente per martedì prossimo.