Zainab al-Khawaja, figlia di Abdulhadi – il più noto difensore dei diritti umani del Bahrain, che sta scontando una condanna all’ergastolo – e sorella di Maryam, è stata arrestata ieri pomeriggio durante l’udienza di uno dei tanti processi in cui è imputata (qui, l’elenco aggiornato).
Secondo testimoni presenti all’udienza, Zainab ha chiesto la parola e ha rilasciato questa dichiarazione: “Sono la figlia di un uomo coraggioso e libero. Mia madre mi ha fatto nascere libera in questo mondo e mio figlio nascerà libero a sua volta, anche se dovesse accadere tra le mura di una prigione. E’ mio diritto, e mia responsabilità, come persona libera, protestare contro l’oppressione e gli oppressori”.
Poi ha mostrato una foto di Hamad bin Isa Al Khalifa, re del re del Bahrain e l’ha strappata di fronte al giudice (aveva fatto lo stesso gesto due anni fa, durante una protesta solitaria in una rotatoria stradale della capitale Manama: incriminata per aver danneggiato un bene pubblico).
Il giudice ha intimato ai presenti di lasciare l’aula, poi ha ordinato l’arresto di Zainab, subito trasferita alla stazione di polizia di Alhoora, dove ha trascorso la notte.
Che faranno ora Washington e Londra, i grandi protettori del Bahrain?
Ps: Intanto a Londra sta facendo rumore la denuncia sullo spionaggio effettuato da un’azienda britannica ai danni di almeno tre attivisti e dissidenti bahreiniti costretti all’esilio. Il primo ministro Cameron ne era ignaro?