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Torino, protesta facchini del Caat: scontri con polizia. Commerciante muore d’infarto

I lavoratori del mercato agroalimentare di Grugliasco si sono riuniti dalle 23 di mercoledì per manifestare contro le pessime condizioni di lavoro all'interno della struttura, bloccandone l'accesso. Alcuni antagonisti hanno iniziato un lancio di pietre e petardi contro le forze dell'ordine che cercavano di disperdere il gruppo
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Duecento persone si sono riunite, intorno alle 23 di mercoledì,  davanti al Caat, il centro agroalimentare di Torino, a Grugliasco, per protestare contro le dure e, spesso, illegali condizioni di lavoro. Tra i manifestanti c’erano lavoratori del sindacato Si Cobas, che hanno esposto uno striscione con su scritto “Contratto unico per i lavoratori del Caat”, e alcuni antagonisti. Proteste molto dure che hanno bloccato l’accesso ai mercati generali e richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La tensione ha raggiunto il livello massimo quando si è acceso un diverbio tra i facchini e un commerciante 49enne che voleva entrare nella struttura per rifornirsi. L’uomo è stato colto da infarto ed è morto

Torino, scontri tra agenti, autonomi e facchini: ambulante muore d'infarto
www.ilfattoquotidiano.it di Cosimo Caridi
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La presenza di circa un centinaio di antagonisti ha fatto degenerare le proteste all’alba, quando i manifestanti hanno bloccato la rotatoria d’accesso al mercato. Sono intervenuti polizia e carabinieri per disperdere la folla, ma è stato a quel punto che i manifestanti hanno iniziato a lanciare pietre e petardi verso gli agenti. Le forze dell’ordine hanno risposto con qualche lacrimogeno e cariche di alleggerimento per disperderli. E’ a quel punto che il commerciante è sceso dall’auto per litigare con alcuni giovani che bloccavano l’accesso al Caat. Dopo il diverbio, l’uomo è rientrato in auto, ma sentita la fitta al petto, è sceso e si è accasciato a terra. Inutile l’intervento del 118, già sul posto. I manifestanti rimasti sono stati identificati. Tre antagonisti sono stati portati in Questura e la loro posizione è al vaglio. “Si tratta di uno sciopero riuscito – commenta Francesco La Torraca, sindacalista Si Cobas -, perché questa notte nessuno è riuscito ad andare al lavoro”. La Torraca, poi, ha invitato i lavoratori a proseguire la protesta nei prossimi giorni, in occasione del summit dei ministri europei del Lavoro con la presidente della  Camera, Laura Boldrini, venerdì e sabato a Torino.

Già a maggio, il centro agroalimentare era stato luogo di uno sciopero generale di categoria durante il quale i facchini protestavano sempre per le pessime condizioni di lavoro e per il licenziamento di 5 colleghi. Anche in quel caso undici persone rimasero ferite negli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti. Secondo il sindacato, nella struttura lavorano circa 2 mila persone, di cui la metà irregolari. Il facchinaggio, dicono, è gestito da qualche decina di cooperative, molte arruolate con metodi spesso “da caporalato“, con lavoratori “sottopagati, spesso in nero, e in condizioni di schiavitù“. Una situazione che i lavoratori di Grugliasco non hanno più intenzione di accettare e che ha portato, nella nottata tra mercoledì e giovedì, all’ennesima protesta. 

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