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Dolce e Gabbana assolti da evasione fiscale “per non aver commesso il fatto”

Gli stilisti erano stati condannati dalla Corte d'appello di Milano a un anno e sei mesi. Assolto anche il commercialista Patelli. Gabbana twitta: "Siamo persone oneste, viva l'Italia"
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La Cassazione ha assolto Domenico Dolce e Stefano Gabbana “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di evasione fiscale. Gli stilisti erano stati condannati dalla Corte d’appello di Milano il 30 aprile a un anno e sei mesi di reclusione. Assolto anche il commercialista Luciano Patelli. È la seconda volta che la Cassazione si esprime sulla questione: nel novembre 2011 aveva annullato i proscioglimenti accordati. Ora, l’ultimo tassello di un processo molto complesso, ovvero la decisione di annullare senza rinvio la sentenza di condanna.

Ai due stilisti veniva contestata la presunta evasione fiscale che sarebbe stata realizzata, secondo l’inchiesta, con una “estero-vestizione“. In altre parole Dolce & Gabbana erano accusati di avere creato in Lussemburgo nel 2004 la Gado, una società ritenuta fittizia funzionale ad ottenere vantaggi fiscali. Il tema di fondo della questione fiscale ruotava proprio attorno al dubbio se la società fosse stata costituita artificiosamente all’estero, o se si poteva ritenere che la Gado avesse un’effettiva operatività.

“Eravamo certi!!! Siamo delle persone oneste!!! W l’Italia”. E’ il primo commento di Stefano Gabbana, twittato dopo la sentenza. Il tweet finisce con l’hashtag #orgogliosodiessereitaliano.

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