“Gli sforzi che questo governo sta facendo per rendere più competitivo il sistema Italia vanno supportati e accompagnati e non prevalentemente criticati. Con le critiche non si costruisce un sistema più competitivo”. E’ questo il pensiero sul governo Renzi dell’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, che pure è talmente fiducioso nell’operato dell’esecutivo da essere fresco di trasferimento a Londra anche se precisa che “non c’è stato cambio di residenza, né fiscale né civile. Il fatto che passi più tempo in giro per l’Europa è un plus per Mediobanca, che deve modificare e affinare il suo business model”. Esattamente un anno fa, quando Matteo Renzi era candidato alla segreteria del Pd, Nagel aveva già lasciato intendere di avere un giudizio positivo del sindaco di Firenze, rispondendo di essere per “quelli che fanno” alla richiesta di una conferma delle voci che lo indicavano come un simpatizzante di Renzi mentre la moglie Roberta Furcolo stava al fianco di Mario Monti.
Sostegno sì, ma senza esagerare: nel trimestre Mediobanca ha ridotto a 4,5 miliardi l’esposizione a titoli di Stato italiani. A fine giugno l’investimento di Piazzetta Cuccia sul debito sovrano ammontava a 5,6 miliardi di fine giugno, 2 in meno rispetto a giugno 2013. “Abbiamo man mano ridotto l’esposizione e abbiamo destinato parte degli investimenti al corporate e retail invece che alla tesoreria”, ha spiegato Nagel. Quanto agli altri affari, l’ad di Mediobanca fa sapere che il suo istituto contribuirebbe volentieri ad aiutare il Monte dei Paschi di Siena a risolvere il problema della carenza patrimoniale cui deve essere posto rimedio dopo l’esito degli stress test della Bce. “Come banca d’affari siamo coinvolti in una delle due situazioni (Mediobanca è global coordinator e bookrunner del programmato aumento di capitale di Banca Carige, ndr) Qualora si trovassero delle opportunità per far fronte allo shortfall (deficit, ndr) dell’altra banca (Mps, assistita da Citigroup e Ubs, ndr), cui siamo vicini e con la quale collaboriamo molto bene, – ha detto Nagel – ci farebbe piacere contribuire a risolvere questo tema di shortfall. Vedremo nelle prossime settimane, perché questi risultati vanno letti con attenzione e, dopo una prima reazione positiva, credo che nelle prossime settimane il tema dello stress test verrà in qualche modo superato e si tornerà a lavorare sulla base degli indici patrimoniali reali delle banche”.
Una disponibilità non inficiata dalla richiesta di risarcimento da 286 milioni di euro che la Fondazione Montepaschi ha formulato nei confronti di Piazzetta Cuccia proprio per un intervento di soccorso, cioè il finanziamento da 600 milioni di euro concesso all’ente senese nel 2011 sul quale, secondo la Fondazione, gravano responsabilità extracontrattuali. Mossa che Nagel ritiene temeraria. “Ci difenderemo, siamo tranquilli – ha detto – Siamo stati citati con tutto il pool bancario nel presupposto che quel finanziamento fosse non dico incauto ma che non ci fossero i requisiti. La realtà è che il soggetto ha attestato l’esistenza di tutti questi requisiti e anche il ministero ha dato l’ok. E’ una causa secondo noi temeraria da parte della fondazione e da cui ci difenderemo. Noi siamo tranquilli”. Sulla situazione di Carige, di cui per altro Mediobanca ha in pegno il 7% in quanto creditrice della Fondazione azionista, Nagel tiene a sottolineare che la colpa non è dell’andamento del patrimonio, ma del conto economico “che a parte le indagini in corso sull’operato del management passato, la congiuntura negativa e il deterioramento degli utili, la spiegazione della situazione in cui si è trovata Carige è in gran parte derivante all’esposizione della banca a certi debitori e certe condizioni che sono emerse”.
Nessun interesse, in ogni caso, a partecipare da protagonista alla nuova tornata di fusioni e acquisizioni attesa per il settore bancario per la quale Mediobanca si candida invece al suo ruolo di sempre, quello di consulente. “Non siamo interessati al M&A. Noi pensiamo di operare come banca d’affari, in un processo che porterà sicuramente a rafforzamenti patrimoniali e a consolidamenti, magari non nell’immediato. Nei prossimi 18 mesi vedremo secondo me dei consolidamenti intra-market prima e solo successivamente si potrà vedere un consolidamento tra mercati differenti dell’euro”. Del resto “noi abbiamo intrapreso una strada di forte innovazione nel modello di retail e un’acquisizione o un matrimonio tra CheBanca! e una realtà molto diversa non avrebbe senso”. Non è esclusa, però, l’acquisizione di “piccoli asset specifici per Compass o CheBanca! se possono accelerarne le strategie. Ma non sarebbe una buona idea per Mediobanca comprare una normale banca retail”.
Per quanto riguarda invece lo smantellamento dei salotti con il piano di dismissioni che è servito a far chiudere lo scorso esercizio in utile e che per questo esercizio dovrebbe portare incassi tra 200 e 400 milioni di euro, Mediobanca porterà a termine la cessione delle residue quote in Telecom Italia entro il prossimo 30 giugno. “Parliamo – ha detto Nagel – di una partecipazione che è oggi all’interno di una holding, il cui scioglimento è subordinato al placet di alcune autorità, quindi in realtà non è un asset disponibile immediatamente per la vendita. Crediamo che lo sarà durante il corso di questo esercizio, dunque riteniamo che entro il 30 giugno si potrà perfezionare”. Tempi più lunghi per le Generali (“abbiamo sempre parlato dell’ultimo anno di piano”) mentre per il 6,2% dell’editrice del Corriere della Sera, Rcs, “dipende dai prezzi e dai mercati”.
Tra luglio e settembre Mediobanca ha registrato ricavi per 525 milioni (+25%), con utili in calo di 11 milioni a 160 milioni. Il bilancio 2013/2014 approvato dal consiglio di amministrazione si è chiuso invece con un utile netto di 465 milioni. Vincent Bolloré, secondo azionista di Piazzetta Cuccia fresco di ingresso nell’azionariato di Telecom Italia, si è detto “molto soddisfatto dei risultati della banca. Siamo qui per il lungo termine. Siamo molto felici della squadra di manager e molto contenti del ruolo di Mediobanca in Italia che è un Paese magnifico”. Il raider bretone è arrivato in Piazzetta Cuccia per per accompagnare la figlia Marie di 26 anni, che entra formalmente nel board di Piazzetta Cuccia in rappresentanza della famiglia. “Sono venuto a presentare mia figlia. E’ la settima generazione della famiglia, è la mia sola figlia, ne sono molto orgoglioso”, ha spiegato uscendo poco dopo dalla banca a braccetto con Nagel. Marie Bollorè (“mi sono interessata sempre di più a Mediobanca soprattutto quest’anno, dopo aver concluso i miei studi”) è invece entrata nella sala dell’assemblea accompagnata dall’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar, per il quale la figlia di Bolloré porterà in cda “gioventù, femminilità e meno noia”.
In apertura Nagel ha ricordato ai soci che Mediobanca “non fa aumenti di capitale dalla fine degli anni novanta” e ha distribuito nel corso degli anni “2 miliardi di dividendi”, quindi ha anticipato che l’anno prossimo, se i parametri di bilancio “non avranno un deterioramento” e con “un risultato pari o superiore a questo, conto di poter aumentare il dividendo“. Tra le altre cose, poi, l’ad ha fatto sapere che Piazzetta Cuccia, che tra i suoi più recenti azionisti conta la Banca Popolare cinese, sta riflettendo sulla Cina “per intercettare parte delle operazioni tra Asia ed Europa. Prima però dobbiamo completare la nostra presenza qui in Europa, per essere anche più credibili con il mercato cinese”.
Lobby
Governo Renzi, Mediobanca: “Supportare sforzi, critiche non costruttive”
Piazzetta Cuccia "disponibile ad aiutare il Monte dei Paschi di Siena a risolvere il problema della carenza patrimoniale"
“Gli sforzi che questo governo sta facendo per rendere più competitivo il sistema Italia vanno supportati e accompagnati e non prevalentemente criticati. Con le critiche non si costruisce un sistema più competitivo”. E’ questo il pensiero sul governo Renzi dell’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, che pure è talmente fiducioso nell’operato dell’esecutivo da essere fresco di trasferimento a Londra anche se precisa che “non c’è stato cambio di residenza, né fiscale né civile. Il fatto che passi più tempo in giro per l’Europa è un plus per Mediobanca, che deve modificare e affinare il suo business model”. Esattamente un anno fa, quando Matteo Renzi era candidato alla segreteria del Pd, Nagel aveva già lasciato intendere di avere un giudizio positivo del sindaco di Firenze, rispondendo di essere per “quelli che fanno” alla richiesta di una conferma delle voci che lo indicavano come un simpatizzante di Renzi mentre la moglie Roberta Furcolo stava al fianco di Mario Monti.
Sostegno sì, ma senza esagerare: nel trimestre Mediobanca ha ridotto a 4,5 miliardi l’esposizione a titoli di Stato italiani. A fine giugno l’investimento di Piazzetta Cuccia sul debito sovrano ammontava a 5,6 miliardi di fine giugno, 2 in meno rispetto a giugno 2013. “Abbiamo man mano ridotto l’esposizione e abbiamo destinato parte degli investimenti al corporate e retail invece che alla tesoreria”, ha spiegato Nagel. Quanto agli altri affari, l’ad di Mediobanca fa sapere che il suo istituto contribuirebbe volentieri ad aiutare il Monte dei Paschi di Siena a risolvere il problema della carenza patrimoniale cui deve essere posto rimedio dopo l’esito degli stress test della Bce. “Come banca d’affari siamo coinvolti in una delle due situazioni (Mediobanca è global coordinator e bookrunner del programmato aumento di capitale di Banca Carige, ndr) Qualora si trovassero delle opportunità per far fronte allo shortfall (deficit, ndr) dell’altra banca (Mps, assistita da Citigroup e Ubs, ndr), cui siamo vicini e con la quale collaboriamo molto bene, – ha detto Nagel – ci farebbe piacere contribuire a risolvere questo tema di shortfall. Vedremo nelle prossime settimane, perché questi risultati vanno letti con attenzione e, dopo una prima reazione positiva, credo che nelle prossime settimane il tema dello stress test verrà in qualche modo superato e si tornerà a lavorare sulla base degli indici patrimoniali reali delle banche”.
Una disponibilità non inficiata dalla richiesta di risarcimento da 286 milioni di euro che la Fondazione Montepaschi ha formulato nei confronti di Piazzetta Cuccia proprio per un intervento di soccorso, cioè il finanziamento da 600 milioni di euro concesso all’ente senese nel 2011 sul quale, secondo la Fondazione, gravano responsabilità extracontrattuali. Mossa che Nagel ritiene temeraria. “Ci difenderemo, siamo tranquilli – ha detto – Siamo stati citati con tutto il pool bancario nel presupposto che quel finanziamento fosse non dico incauto ma che non ci fossero i requisiti. La realtà è che il soggetto ha attestato l’esistenza di tutti questi requisiti e anche il ministero ha dato l’ok. E’ una causa secondo noi temeraria da parte della fondazione e da cui ci difenderemo. Noi siamo tranquilli”. Sulla situazione di Carige, di cui per altro Mediobanca ha in pegno il 7% in quanto creditrice della Fondazione azionista, Nagel tiene a sottolineare che la colpa non è dell’andamento del patrimonio, ma del conto economico “che a parte le indagini in corso sull’operato del management passato, la congiuntura negativa e il deterioramento degli utili, la spiegazione della situazione in cui si è trovata Carige è in gran parte derivante all’esposizione della banca a certi debitori e certe condizioni che sono emerse”.
Nessun interesse, in ogni caso, a partecipare da protagonista alla nuova tornata di fusioni e acquisizioni attesa per il settore bancario per la quale Mediobanca si candida invece al suo ruolo di sempre, quello di consulente. “Non siamo interessati al M&A. Noi pensiamo di operare come banca d’affari, in un processo che porterà sicuramente a rafforzamenti patrimoniali e a consolidamenti, magari non nell’immediato. Nei prossimi 18 mesi vedremo secondo me dei consolidamenti intra-market prima e solo successivamente si potrà vedere un consolidamento tra mercati differenti dell’euro”. Del resto “noi abbiamo intrapreso una strada di forte innovazione nel modello di retail e un’acquisizione o un matrimonio tra CheBanca! e una realtà molto diversa non avrebbe senso”. Non è esclusa, però, l’acquisizione di “piccoli asset specifici per Compass o CheBanca! se possono accelerarne le strategie. Ma non sarebbe una buona idea per Mediobanca comprare una normale banca retail”.
Per quanto riguarda invece lo smantellamento dei salotti con il piano di dismissioni che è servito a far chiudere lo scorso esercizio in utile e che per questo esercizio dovrebbe portare incassi tra 200 e 400 milioni di euro, Mediobanca porterà a termine la cessione delle residue quote in Telecom Italia entro il prossimo 30 giugno. “Parliamo – ha detto Nagel – di una partecipazione che è oggi all’interno di una holding, il cui scioglimento è subordinato al placet di alcune autorità, quindi in realtà non è un asset disponibile immediatamente per la vendita. Crediamo che lo sarà durante il corso di questo esercizio, dunque riteniamo che entro il 30 giugno si potrà perfezionare”. Tempi più lunghi per le Generali (“abbiamo sempre parlato dell’ultimo anno di piano”) mentre per il 6,2% dell’editrice del Corriere della Sera, Rcs, “dipende dai prezzi e dai mercati”.
Tra luglio e settembre Mediobanca ha registrato ricavi per 525 milioni (+25%), con utili in calo di 11 milioni a 160 milioni. Il bilancio 2013/2014 approvato dal consiglio di amministrazione si è chiuso invece con un utile netto di 465 milioni. Vincent Bolloré, secondo azionista di Piazzetta Cuccia fresco di ingresso nell’azionariato di Telecom Italia, si è detto “molto soddisfatto dei risultati della banca. Siamo qui per il lungo termine. Siamo molto felici della squadra di manager e molto contenti del ruolo di Mediobanca in Italia che è un Paese magnifico”. Il raider bretone è arrivato in Piazzetta Cuccia per per accompagnare la figlia Marie di 26 anni, che entra formalmente nel board di Piazzetta Cuccia in rappresentanza della famiglia. “Sono venuto a presentare mia figlia. E’ la settima generazione della famiglia, è la mia sola figlia, ne sono molto orgoglioso”, ha spiegato uscendo poco dopo dalla banca a braccetto con Nagel. Marie Bollorè (“mi sono interessata sempre di più a Mediobanca soprattutto quest’anno, dopo aver concluso i miei studi”) è invece entrata nella sala dell’assemblea accompagnata dall’imprenditore franco-tunisino Tarak Ben Ammar, per il quale la figlia di Bolloré porterà in cda “gioventù, femminilità e meno noia”.
In apertura Nagel ha ricordato ai soci che Mediobanca “non fa aumenti di capitale dalla fine degli anni novanta” e ha distribuito nel corso degli anni “2 miliardi di dividendi”, quindi ha anticipato che l’anno prossimo, se i parametri di bilancio “non avranno un deterioramento” e con “un risultato pari o superiore a questo, conto di poter aumentare il dividendo“. Tra le altre cose, poi, l’ad ha fatto sapere che Piazzetta Cuccia, che tra i suoi più recenti azionisti conta la Banca Popolare cinese, sta riflettendo sulla Cina “per intercettare parte delle operazioni tra Asia ed Europa. Prima però dobbiamo completare la nostra presenza qui in Europa, per essere anche più credibili con il mercato cinese”.
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Roma. 18 mar. (Adnkronos Salute) - 'Sos uova' negli Usa, con scaffali vuoti e prezzi alle stelle causati dall'ondata di focolai di influenza aviaria negli allevamenti. "Le uova sono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine di elevata qualità, vitamine e minerali essenziali per il benessere del corpo. Grazie al loro valore biologico e alle numerose proprietà benefiche, sono spesso protagoniste in cucina, sia in preparazioni dolci che salate. La recente epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha portato all'abbattimento di milioni di galline ovaiole. Ma la buona notizia è che esistono molte alternative valide che possono compensare, almeno in parte, le caratteristiche nutrizionali e funzionali delle uova". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione all'Università Lum.
"Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di eliminare le uova dalla propria alimentazione, sia per motivi etici - come nel caso di chi segue una dieta vegana - sia per esigenze di salute, come accade per esempio in caso di allergie o di eventuali intolleranze", osserva Minelli. "Se consumate come alimento principale, alcune fonti vegetali come quinoa, soia e ceci possono rappresentare un'ottima alternativa - suggerisce il docente - poiché ricche di proteine, vitamine e minerali in grado di avvicinarsi ai benefici offerti dalle uova. Sostituire le uova nelle ricette, invece, può risultare più complesso. Oltre ad apportare valore nutrizionale, infatti, questo ingrediente svolge anche un ruolo fondamentale nella struttura delle preparazioni, fungendo da legante e agente lievitante".
Secondo Minelli, "in alcuni casi, i formaggi possono sostituire le uova per il loro elevato tenore in proteine, simile a quello delle uova. In particolare, i sostituti dell'uovo possono essere i formaggi cremosi come la ricotta o il mascarpone, che spesso vengono usati come legante di altri ingredienti in impasti di torte salate, polpette o ripieni; oppure il formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, può dare struttura e compattezza a preparazioni come sformati e gnocchi". Sebbene non esista un unico alimento vegetale in grado di replicare la funzione di legante e di agente lievitante, "è possibile ottenere risultati simili utilizzando diverse alternative. Ad esempio, si possono impiegare ingredienti come purea di frutta, yogurt vegetale o farina di ceci per migliorare la consistenza e il legame tra gli elementi, mentre per la lievitazione si può ricorrere a lievito chimico o bicarbonato di sodio", conclude il medico.
Roma, 18 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Giovedì 20 marzo 2025, in occasione della Giornata nazionale delle università, promossa dalla Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e Anci, l’Università di Roma Tor Vergata aderisce all’iniziativa 'Università svelate', aprendo il suo orto botanico a studenti delle scuole medie inferiori e superiori, cittadini e comunità universitaria per un’esperienza immersiva nella ricerca sulla sostenibilità e sulla tutela della biodiversità. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per l’Università di Roma Tor Vergata di svelare un luogo non conosciuto da tutti del territorio, ma di grande valore scientifico e didattico, avvicinando le giovani generazioni e la cittadinanza alla consapevolezza ambientale.
In particolare, le scuole avranno l’occasione di far scoprire agli studenti come la ricerca botanica possa offrire soluzioni concrete per la tutela dell’ecosistema e comprendere il ruolo attivo che ogni cittadino deve avere nel rispetto dell’ambiente.
La giornata si aprirà alle ore 10.30 con una conferenza online su Microsoft Teams, con gli interventi di Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica, Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale, e Nicola Franco, presidente del VI Municipio.
“L’iniziativa Università svelate è un’opportunità per aprire le porte della conoscenza e mostrare il valore della ricerca scientifica per la società. In questa giornata vogliamo rendere accessibile a tutti un luogo chiave del nostro Ateneo: l’Orto Botanico. Un patrimonio di biodiversità e ricerca che mettiamo a disposizione delle scuole e dei cittadini, per sensibilizzare sull’importanza della tutela dell’ambiente e della sostenibilità”, ha dichiarato il rettore Nathan Levialdi Ghiron.
Il programma prevede due visite guidate gratuite, alle ore 11.00 e alle ore 16.00, durante le quali studenti, cittadini e comunità accademica potranno esplorare le collezioni botaniche, osservare da vicino le specie vegetali conservate e conoscere i progetti di ricerca attivi per la conservazione della biodiversità e la rigenerazione ambientale. Oltre alle visite guidate, saranno organizzate lezioni itineranti, in cui i partecipanti potranno approfondire temi legati alla sostenibilità, alla botanica applicata e all’impatto ambientale delle attività umane, grazie alla guida di esperti e ricercatori dell’Ateneo.
“L’orto botanico di Roma Tor Vergata è un centro di ricerca, conservazione e formazione, in cui lo studio delle piante diventa un elemento chiave per la sostenibilità ambientale e per le biotecnologie verdi. Con questa iniziativa vogliamo trasmettere ai più giovani l’importanza della biodiversità, mostrando come la scienza possa offrire strumenti concreti per la tutela dell’ecosistema. La conoscenza botanica non è solo studio, ma un’azione di responsabilità verso il nostro pianeta”, ha spiegato Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica.
Durante le attività, i partecipanti avranno l’opportunità di comprendere il ruolo delle piante nella vita quotidiana, dall’agricoltura sostenibile alla rigenerazione urbana attraverso le specie autoctone, e di scoprire come ciascuno possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente con piccoli gesti quotidiani. L’orto botanico non è solo un centro di ricerca, ma un ponte tra università e territorio, un luogo che custodisce un prezioso patrimonio di biodiversità e innovazione scientifica. L’iniziativa Università Svelate rappresenta un’occasione unica per scoprire questo spazio e per riflettere sulle sfide ecologiche del presente e del futuro.
“L’università deve essere parte attiva della società, promuovendo il dialogo e la consapevolezza sulle grandi sfide che ci troviamo ad affrontare. Con l’iniziativa Università Svelate vogliamo creare un’opportunità di crescita per i più giovani, affinché questa esperienza diventi il punto di partenza per un percorso di responsabilità e di attenzione verso il mondo che ci circonda. Vogliamo raccontare e mostrare concretamente come gli atenei siano un patrimonio collettivo, aperto a tutti e orientato al futuro”, ha sottolineato Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale.
Questa giornata non è solo un’occasione per visitare un luogo speciale, ma un’opportunità per guardare la natura con occhi diversi. Ogni passo tra le piante dell’orto botanico può diventare il primo verso una maggiore consapevolezza ambientale, da portare con sé ben oltre questa esperienza.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Reputiamo molto incoraggianti gli sviluppi politici in Libano, e l’Italia continuerà a fare la propria parte a favore della stabilità e della sovranità libanese. In questo quadro, il mantenimento del cessate il fuoco rimane un fattore decisivo, così come l’impegno per sostenere le fasce più deboli della popolazione, a partire da sfollati interni e rifugiati". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Torniamo ad esprimere la nostra preoccupazione per quello che sta accadendo in Siria, in particolare dopo gli ultimi brutali attacchi che hanno visto milizie legate al nuovo governo di transizione uccidere centinaia di civili, appartenenti in gran parte alla minoranza alawita, ma colpendo anche la minoranza cristiana. Insieme ai partner europei, siamo impegnati a richiamare il nuovo Governo a garantire una transizione democratica, fondata sul rispetto e sulla piena inclusione di tutte le minoranze etniche e religiose, a partire da quelle alawita, cristiana e curda". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato sul prossimo Consiglio europeo.
"La lotta al terrorismo è un altro aspetto determinante. Non ci devono essere spazi per un nuovo insorgere dell’Isis o ambiguità verso gruppi che intendano fare della Siria una base per organizzazioni terroristiche. Solo il rispetto di queste condizioni -ha concluso la premier- potrà consentire l’implementazione del ritiro delle sanzioni e delle misure restrittive iniziato settimane fa".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Stiamo seguendo con grande attenzione il ricorso pregiudiziale innanzi la Corte di Giustizia, relativo proprio ai trattenimenti in Albania, ma non solo, e devo dire di essere rimasta favorevolmente colpita dal fatto che la maggioranza degli Stati membri Ue, così come la stessa Commissione europea, siano intervenuti, tra la fase scritta e la fase orale della causa, per sostenere la posizione dell’Italia sul concetto di Paese sicuro di origine. L’auspicio, ovviamente, è che la Corte scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio, non solo dell’Italia ma di tutti gli Stati Membri e dell’Unione europea stessa, perché significherebbe minare alla base il sistema di Schengen e la stabilità stessa dell’Europa". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Ma in ogni caso -ha aggiunto la premier- stiamo proponendo alla Commissione di anticipare il più possibile l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo Patto migrazione e asilo sulla definizione di Paese di origine sicuro, anche per fare definitiva chiarezza su un tema molto controverso e oggetto, come sapete, di provvedimenti giudiziari dal sapore spesso ideologico".
Roma, 18 (Adnkronos) - "In questi giorni abbiamo accolto con favore la proposta della Commissione europea sulla riforma del quadro legislativo europeo sui rimpatri, attraverso il passaggio da una Direttiva a un Regolamento direttamente applicabile nei 27 Stati membri. Lo riteniamo uno sviluppo estremamente significativo, anche per armonizzare la prassi dei diversi Stati membri e rendere ancor più efficace l’azione di rimpatrio di chi non ha titolo ad essere accolto sul territorio europeo. È fondamentale che l’Unione europea diventi efficace in questo: se entri illegalmente in Europa non puoi rimanere sul nostro territorio, devi essere rimpatriato". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Ravenna, 18 mar. (Adnkronos) - Manca solo un mese all’avvio della nuova stagione di Mirabilandia! L’appuntamento è fissato per giovedì 17 aprile alle ore 10.30. Il Parco divertimenti più grande d’Italia si prepara a un 2025 imperdibile con delle incredibili novità. Grande attesa per Nickelodeon Land, la nuova area di ben 25.000 mq dedicata alle famiglie con bambini e giovani adulti, dove divertirsi in compagnia di SpongeBob, Patrick, le Tartarughe Ninja, Dora e la Paw Patrol. All’interno dell’area troveranno posto 10 attrazioni, 3 punti ristoro a tema, 2 aree meet&greet e uno shop tematizzato. I fan di Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo saliranno a bordo del nuovo coaster per famiglie Cowabunga Carts per un’avventura adrenalinica in compagnia delle Tartarughe Ninja. Gli appassionati di viaggi troveranno una foresta pluviale da scoprire insieme all’amata esploratrice Dora e il suo Dora’s Train Adventure, con una colonna sonora che farà cantare, battere le mani e sorridere tutti insieme. Un’esperienza indimenticabile sarà anche il Boots’ Balloons per salire in alto, molto in alto, in una mongolfiera.
Gli amici di SpongeBob e Patrick troveranno i loro personaggi preferiti a Splish Splat per un’esperienza rinfrescante, nelle stanze della casa di SpongeBob and Friends oppure a Jellyfish Jam per volare in alto e inseguire le meduse giganti. Per perdere la testa ad alta velocità, immancabile una corsa sul Bikini Bottom Express. I cuccioli Paw Patrol saranno i padroni di casa della famosa torre di controllo a Paw Patrol Adventure Bay con la versione in miniatura dei loro veicoli. Cinture allacciate e grande azione per il coaster Paw Patrol To The Rescue e Rubble’s Rapids per un’avventura acquatica. Uniche le atmosfere di Adventure Bay Carousel per un giro insieme agli amici a 4 zampe di Nickelodeon. Ma le novità non finiscono qui! La nuova stagione avrà anche un palinsesto degli show completamente rinnovato. Sul palco del Pepsi Theatre andrà in scena un’attualissima versione di Pinocchio: un musical con musica dal vivo che vede protagonista il burattino di legno trasformato in un robot umanoide da alcuni scienziati visionari. In Piazza della Fama si alterneranno i sogni di Usnavi, un giovane carismatico pieno di talento, in New York Dreams, e le favole ricche di personaggi di fantasia dello spettacolo C'era Una Volta. Ritmo, energia e avventure preistoriche si sentiranno a Dino DJ nell’area Dinoland del Parco. Nella Far West Valley sarà John e il suo solitario viaggio nelle aride frontiere al centro dello show Wild West Cowboy.
All’apertura dei cancelli, nella Baia dei Pirati, ad accogliere i visitatori ci saranno gli attori-ballerini di Action! – Welcome Show per un benvenuto davvero movimentato. La stunt arena ospiterà l’imperdibile Hot Wheels City-La nuova sfida, il più acclamato stunt show d'Europa, con il loop mobile più alto (15 metri di altezza) mai eseguito prima in un parco divertimenti. Un appuntamento che dopo oltre 20 anni continua ad attrarre il pubblico di tutte le età. Per le vie del Parco si incontrerà la Nickelodeon Parade con tutti i personaggi più amati dai bambini. Esibizioni, canti e balli andranno in scena al Teatro Nickelodeon con Let’s Party per delle vere e proprie feste in cui divertirsi tutti insieme. Tanti i momenti Meet&Greet per foto ricordo da portare a casa. Per i visitatori in cerca di adrenalina da Guinness dei primati, sempre a disposizione le amatissime attrazioni come iSpeed, Katun e Divertical. “Ormai ci siamo, la stagione 2025 sta per partire e noi siamo particolarmente entusiasti di presentare Nickelodeon Land, una novità assoluta per l’Italia, commenta Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia. L’accordo con Paramount non è solo un nuovo fiore all’occhiello per il nostro Parco, ma anche un grande valore aggiunto per il territorio e per l’industria del turismo italiana”. La stagione 2025 di Mirabilandia prenderà il via giovedì 17 aprile e si concluderà domenica 2 novembre.