Il Movimento 5 stelle è a favore delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. E voterà sì al disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e unioni civili” in discussione in Commissione giustizia al Senato. La linea del gruppo è stata decisa da un sondaggio online sul blog di Beppe Grillo: hanno partecipato alla votazione 25.268 attivisti certificati (fino al primo luglio 2014), di questi addirittura 21.360 hanno votato sì e solo 3.908 hanno votato no. Dopo gli annunci di Matteo Renzi e la presa di posizione a sorpresa di Silvio Berlusconi, è il turno di Grillo e i suoi. E’ un tema che in casa grillina ha già fatto molto discutere in passato. Fu il senatore espulso Luis Alberto Orellana a presentare per primo un disegno di legge sull’argomento a pochi giorni dall’elezione. In quel caso fu criticato da molti: idea mai espressa nel programma elettorale e soprattutto mai discussa tra gli iscritti. Oggi, a più di un anno e mezzo di distanza, si è chiesta l’opinione della rete. “Ci auguriamo che le divisioni interne alla maggioranza, e allo stesso Pd, non rallentino l’iter legislativo del ddl”, ha commentato il capogruppo M5s al Senato Alberto Airola. Un passo ben accolto dal Partito democratico: “E’ un fatto importante”, hanno commentato i senatori democratici Laura Cantini ed Andrea Marcucci. “Sul tema dei diritti si può registrare il primo accordo parlamentare con il movimento di Beppe Grillo. A questo punto ci auguriamo l’approvazione del testo base della collega Monica Cirinnà che è all’esame in commissione Giustizia. Il premier Renzi ha più volte ripetuto che le unioni civili sono nel programma del Governo: è quindi rilevante ampliare i voti della maggioranza con tutte le forze disponibili a votare un provvedimento di civiltà”.
Durante la votazione online dei 5 stelle non sono mancate le polemiche interne: “Curioso”, ha scritto su facebook il deputato Cristian Iannuzzi, “che la società esterna che certifica i voti abbia permesso di cambiare il quesito, a votazione in corso, eliminando la parte che parlava delle adozioni”. Un appunto polemico, considerato il fatto che la Casaleggio associati ha fatto sapere di non utilizzare per il momento società terze di certificazione del voto. Secondo alcuni screenshot che circolano in rete in un primo momento nella domanda del referendum era presente anche il riferimento alle adozioni: “Il testo di legge in questione”, ha specificato Airola, “non prevede adozioni per le coppie omosessuali, prevede solo la tutela di figli già presenti da precedenti unioni se minorenni; la parentesi “scomparsa” nel testo del post sulla votazione è semplicemente perché è stato aggiunto il mio testo a chiarimento della domanda; le unioni si riferiscono sia a coppie etero che omosessuali; molti credono che si toglieranno dei diritti a qualcuno concedendoli alle coppie omosessuali, una strumentalizzazione ideologica inaccettabile”.
Ad accompagnare il voto un lungo post su Facebook del neocapogruppo Airola. Il senatore piemontese si espresso a favore delle unioni civili: “Se credete che sia sacrosanto concedere dei diritti alle coppie di fatto votate ‘Sì'”, ha scritto online. “Se siete contrari a qualsiasi diritto per le coppie di fatto votate ‘No’ ma sappiate che in tutta Europa esistono istituti egualitari al matrimonio per coppie omosessuali o comunque il riconoscimento di diritti alle coppie di fatto”. L’opinione degli iscritti è stata chiesta in merito alla discussione in corso in Parlamento: “Il voto per adesso limitato alle questioni delle unioni che dobbiamo affrontare e non è una espressione sulle soluzioni ideali che dovremmo avere in merito”.
Politica
Nozze gay, blog Grillo fa sondaggio online: iscritti M5s dicono sì a unioni civili
I senatori hanno chiesto l'opinione in merito alla votazione sull'argomento che ci sarà prossimamente in commissione Giustizia. Il Pd: "Primo accordo possibile con i grillini"
Il Movimento 5 stelle è a favore delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. E voterà sì al disegno di legge “Disciplina delle coppie di fatto e unioni civili” in discussione in Commissione giustizia al Senato. La linea del gruppo è stata decisa da un sondaggio online sul blog di Beppe Grillo: hanno partecipato alla votazione 25.268 attivisti certificati (fino al primo luglio 2014), di questi addirittura 21.360 hanno votato sì e solo 3.908 hanno votato no. Dopo gli annunci di Matteo Renzi e la presa di posizione a sorpresa di Silvio Berlusconi, è il turno di Grillo e i suoi. E’ un tema che in casa grillina ha già fatto molto discutere in passato. Fu il senatore espulso Luis Alberto Orellana a presentare per primo un disegno di legge sull’argomento a pochi giorni dall’elezione. In quel caso fu criticato da molti: idea mai espressa nel programma elettorale e soprattutto mai discussa tra gli iscritti. Oggi, a più di un anno e mezzo di distanza, si è chiesta l’opinione della rete. “Ci auguriamo che le divisioni interne alla maggioranza, e allo stesso Pd, non rallentino l’iter legislativo del ddl”, ha commentato il capogruppo M5s al Senato Alberto Airola. Un passo ben accolto dal Partito democratico: “E’ un fatto importante”, hanno commentato i senatori democratici Laura Cantini ed Andrea Marcucci. “Sul tema dei diritti si può registrare il primo accordo parlamentare con il movimento di Beppe Grillo. A questo punto ci auguriamo l’approvazione del testo base della collega Monica Cirinnà che è all’esame in commissione Giustizia. Il premier Renzi ha più volte ripetuto che le unioni civili sono nel programma del Governo: è quindi rilevante ampliare i voti della maggioranza con tutte le forze disponibili a votare un provvedimento di civiltà”.
Durante la votazione online dei 5 stelle non sono mancate le polemiche interne: “Curioso”, ha scritto su facebook il deputato Cristian Iannuzzi, “che la società esterna che certifica i voti abbia permesso di cambiare il quesito, a votazione in corso, eliminando la parte che parlava delle adozioni”. Un appunto polemico, considerato il fatto che la Casaleggio associati ha fatto sapere di non utilizzare per il momento società terze di certificazione del voto. Secondo alcuni screenshot che circolano in rete in un primo momento nella domanda del referendum era presente anche il riferimento alle adozioni: “Il testo di legge in questione”, ha specificato Airola, “non prevede adozioni per le coppie omosessuali, prevede solo la tutela di figli già presenti da precedenti unioni se minorenni; la parentesi “scomparsa” nel testo del post sulla votazione è semplicemente perché è stato aggiunto il mio testo a chiarimento della domanda; le unioni si riferiscono sia a coppie etero che omosessuali; molti credono che si toglieranno dei diritti a qualcuno concedendoli alle coppie omosessuali, una strumentalizzazione ideologica inaccettabile”.
Ad accompagnare il voto un lungo post su Facebook del neocapogruppo Airola. Il senatore piemontese si espresso a favore delle unioni civili: “Se credete che sia sacrosanto concedere dei diritti alle coppie di fatto votate ‘Sì'”, ha scritto online. “Se siete contrari a qualsiasi diritto per le coppie di fatto votate ‘No’ ma sappiate che in tutta Europa esistono istituti egualitari al matrimonio per coppie omosessuali o comunque il riconoscimento di diritti alle coppie di fatto”. L’opinione degli iscritti è stata chiesta in merito alla discussione in corso in Parlamento: “Il voto per adesso limitato alle questioni delle unioni che dobbiamo affrontare e non è una espressione sulle soluzioni ideali che dovremmo avere in merito”.
Articolo Precedente
Leopolda 2014: sono tutti renziani (anche chi non lo sa)
Articolo Successivo
Forza Italia, l’ex senatore Pera: “Matteo Renzi mi ricorda noi agli inizi”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Ponte sullo stretto, aveva denunciato il degrado delle autostrade siciliane: il consorzio sospende il direttore generale dall’incarico
Politica
Caso Almasri, ora la maggioranza non si ferma più: “Bisogna eliminare obbligatorietà dell’azione penale”. M5s: “Così i pm sotto il governo e politici impuniti”
FQ Magazine
Caso Almasri, Vespa scatenato difende il governo: “Ogni Stato fa cose sporchissime”. Opposizioni: “Superato il limite”. E lui replica
Roma, 31 gen (Adnkronos) - "Bruno Vespa cita Matteo Renzi a proposito del generale Almasri. Spiace prendere atto che Vespa è ormai il portavoce di Fratelli d’Italia. Ma potrebbe essere utile ricordargli che la linea degli accordi con la Libia non è stata seguita dal Governo Renzi, ma - casomai - dai Governi successivi. Se Vespa vuole parlare di Renzi farebbe bene a informarsi prima. Attendiamo le scuse del conduttore". Lo scrive sui social Enrico Borghi, presidente dei senatori di Iv.
Roma, 31 gen (Adnkronos) - "Ma che c’azzecca la risposta piccata di Bruno Vespa? Gli ricordiamo che in televisione, di mestiere, dovrebbe fare il giornalista e non il portavoce di Palazzo Chigi”. Lo dice Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.
Roma, 31 gen (Adnkronos) - "Meloni commenta i sondaggi di Youtrend ma ignora i dati Istat sul PIL. Non è una premier: è una influencer". Lo scrive sui social Francesco Bonifazi, deputato di Italia viva.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "A cinque anni dalla Brexit, i disastri di quella scelta sono sotto gli occhi di tutti e gli inglesi si sono già pentiti di ciò. Eppure, nel 2016, Giorgia Meloni definiva quel referendum 'un esempio da seguire'. Come sempre, i nazionalisti dicono tutto e il suo contrario". Così Sandro Gozi sui social rilanciano il post del 2016 della premier Giorgia Meloni.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - Nasce una nuova scuola europea per formare una giovane generazione di amministratori locali che vogliono fare buona politica grazie all’opportunità fornite dall’Unione Europea. Akadémeia è politicamente trasversale ed è gratuita per gli studenti, grazie alle borse di studio. La conferenza di presentazione sarà lunedì 3 febbraio alle 15 a Esperienza Europa in Piazza Venezia 6 a Roma. Interverranno Dario Nardella (fondatore di Akademeia), i due membri del comitato scientifico Luciana Lamorgese e Gianni Letta, il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi.
Roma, 31 gen (Adnkronos) - Occhi puntati sulla capigruppo della Camera dei deputati, convocata per martedì 4 febbraio alle 13 dopo lo scontro tra maggioranza e opposizione scaturito dal caso Almasri e il conseguente stop ai lavori parlamentari. Per allora dovrebbero arrivare le indicazioni sui principali nodi da sciogliere, sicuramente quello dell'attesa informativa dei ministri Nordio e Piantedosi proprio sul rimpatrio di Alamsri.
Per la settimana dal 3 al 7 febbraio al Senato era già previsto che si trattasse di un periodo riservato ai lavori delle Commissioni. A Montecitorio all'Odg da lunedì 3 alle 15 è iscritta la discussione generale sul Dl Cultura (da inviare al Senato, in scadenza il 25 febbraio). Da martedì l'aula della Camera ha in programma, a seguire, l'esame della Pdl sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; le mozioni (politiche industriali e rapporto Draghi); la Pdl sulla riduzione dell'orario di lavoro; la Pdl sui Nuovi giochi della gioventù (approvata dal Senato) e il Ddl sull'Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma.
Genova, 31 gen. - (Adnkronos) - "Il cantiere è già partito, questa è una pietra miliare". Così il presidente dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova Edoardo Garrone, alla posa della prima del nuovo ospedale pediatrico.
"Questo investimento era necessario perché una struttura a venti padiglioni, pensata nel 1930, non è più adeguata alla medicina moderna. Il Padiglione Zero dovrà essere consegnato entro la fine dell'anno prossimo, per impegno del costruttore, poi ci saranno le altre due fasi della costruzione dei padiglioni 1 e 2, con bassa intensità di cura e laboratori, e l'opera complessivamente sarà completata nel 2029. Ma l'alta intensità di cura sarà funzionante dai primi mesi del 2027".
La posa della prima pietra è arrivata oggi, in ritardo di circa un anno dal cronoprogramma. "La cerimonia si programma in funzione della disponibilità degli ospiti, è un momento simbolico. I lavori di demolizione sono già iniziati, le aree del Padiglione Zero sono già utilizzabili. Qualche ritardo e normale che ci sia, l'opera sicuramente verrà consegnata entro fine 2026". Per quanto riguarda il personale sanitario che lavorerà nei nuovi padiglioni, prematuro parlare di assunzioni: "Prima arriviamo a realizzare l'opera, poi ovvio che, nel momento in cui le strutture sono diverse, dovrà essere adeguata l'organizzazione. Più che nuove assunzioni, bisognerà fare un adeguamento organizzativo".