Otto mesi per conquistare la politica spagnola. E’ questo il sorprendente risultato del partito degli indignados spagnoli, Podemos, secondo un sondaggio condotto da Metroscopia per El Pais. Se si andasse alle urne oggi, dicono i risultati, il movimento guidato da Pablo Iglesias conquisterebbe il 27% delle preferenze, ben 7 punti percentuali in più rispetto al Partido Popular dell’attuale premier Mariano Rajoy. Un tracollo del partito al governo che, rispetto ai risultati delle elezioni politiche del 2011, ha perso più della metà dei consensi, passando dal 44,6% al 20,7%.

L’insoddisfazione dei cittadini spagnoli nei confronti di Rajoy e dei suoi uomini di governo ha fatto sì che il Partido Popular rappresenti, al momento, la terza realtà politica del Paese, con i Socialisti che, nonostante abbiano subito una flessione di 2,5 punti percentuali rispetto al 2011, si troverebbero adesso al 26,2%. Ma il malcontento dell’elettorato non ha solo spostato i voti democratici verso altri partiti: il sondaggio registra un 20% di astensionisti e circa il 18% degli intervistati che hanno manifestato l’intenzione di votare scheda bianca.

In attesa dei calcoli di ottobre del Centro statale di ricerche sociologiche (Cis), che potrebbero confermare i dati forniti dal sondaggio, resta da capire se il successo di Podemos sia legato a un periodo di particolare malcontento del Paese, che vede nel partito degli indignados l’unica alternativa rispetto a una politica che lo ha deluso, o se davvero i consensi al nuovo movimento di Iglesias siano solidi e strutturati, trasformandolo in una alternativa concreta. Nel 2011, Podemos ha ottenuto 1,2 milioni di voti e 5 seggi in Parlamento, ma il trend, in vista delle regionali del 2014 e le generali del 2015, sembra in netto rialzo. A questo 27 % potrebbe aggiungersi, sempre secondo il sondaggio di Metroscopia, un ulteriore 8% di elettori del Partito Popolare, che si dicono disposti a dare il loro voto al movimento anti-casta di Iglesias.

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