“Un articolo a orologeria”. Antonio Agostini, candidato del governo Renzi all’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare nonostante nel suo passato pesi una circostanziata indagine dell’ispettorato della Ragioneria Generale dello Stato che il Fatto.it ha pubblicato oggi in esclusiva, risponde così ai parlamentari del Movimento 5 Stelle e di Sel durante l’audizione davanti ai componenti delle commissioni riunite Ambiente e Territorio e Attività produttive della Camera che contestano i suoi requisiti, il suo curriculum rispetto a un incarico così delicato e la conclusione del rapporto degli ispettori del Mef sul suo operato quando era al Miur: “Inadeguato a gestire programmi così complessi (…), con profili di illegittimità suscettibili di determinare una configurazione di danno erariale e circostanze penalmente rilevanti”. Due anni fa il Fatto aveva pubblicato un dossier relativo al dirottamento di fondi europei per centinaia di milioni bandi di gara scritti su misura per aziende amiche.
Agostini, dopo aver annunciato di valutare azioni contro il Fatto.it, ha spiegato di ritenere pienamente legittime le decisioni prese, che nessuno degli atti decisi sono stati revocati o annullati e di non essere sottoposto a indagini. “Ho accolto” la proposta per l’incarico con “spirito di servizio. So che si tratta di una responsabilità molto grande” ha risposto parlando di una “logica di continuità impegno che sto assicurando” al ministero dell’Ambiente.
I deputati 5Stelle Mirko Busto e Marco Da Villa hanno evidenziato “molte criticità”, hanno sottolineato che la legge prevede in quell’incarico una “una figura forte, forte di garanzia e competenza” e requisiti di “indiscussa moralità, professionalità e competenza” e chiesto quindi di rigettare la proposta di incarico in quanto “non conforme alla direttiva Euratom”. Anche il deputato di Sel Filiberto Zaratti ha parlato di “evidente discrepanza tra le caratteristiche richieste” e il curriculum “non è rispondente alla legge”. Il deputato Pd, Gianluca Beneamati, ha invece chiesto ad Agostini se ritiene se le sue competenze adeguate, ricevendo una naturale risposta affermativa.
“Avrei preferito una persona con qualifiche certe sul nucleare e – dice interpellato dal Fatto.it il presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci (Pd) – l’indagine del Mef solleva sicuramente dei problemi. Non so cosa farà il gruppo del Pd, c’è molta incertezza sull’esito voto (previsto per domani 15). Fosse toccato a me scegliere avrei scelto una persona diversa”. Alle 20 in Senato Agostini sarà ascoltato dalle commissioni competenti in Senato. Intanto Sel e Movimento 5 Stelle hanno presentato due interpellanze al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, su come mai sia possibile “che il ministro non fosse a conoscenza del suddetto rapporto redatto dagli ispettori del ministero dell’Economia e delle Finanze e trasmesso dall’ottobre scorso al precedente responsabile del dicastero e quali chiarimenti intenda fornire al Parlamento in ordine a tale vicende”.
Aggiornato il 10 agosto 2017 senza alcuna richiesta dell’interessato– I procedimenti penali e gli accertamenti contabili nei confronti di Antonio Agostini citati in questo articolo nel 2017 hanno dato esito ad archiviazioni e proscioglimenti: il Gup di Roma lo ha prosciolto, nell’ambito del procedimento N.56860/14 RGNR con sentenza 23/5/2017, mentre il Gip di Roma ha, altresì, archiviato, su richiesta della Procura, il procedimento penale RGNR5756/15. Si è concluso con l’archiviazione anche il procedimento contabile instaurato dinanzi alla Corte dei Conti del Lazio con decisione comunicata il 21/2/2017.