Nulla di fatto per L’Unità. Nessuna delle tre offerte arrivate ai liquidatori della casa editrice Nuova Iniziativa Editoriale per rilevare il quotidiano fondato da Antonio Gramsci è stata giudicata congrua. Lo annuncia una nota sul sito www.unita.it, comunicando che il termine per presentare eventuali nuove proposte di acquisto è prorogato fino al 30 novembre. Il 31 ottobre, ultimo giorno utile in base al precedente calendario fissato nel bando d’asta, sono state formalizzate le offerte di Guido Veneziani Editore e Andrea Palombo, ex editore del quotidiano Latina Oggi. Veneziani, che edita riviste come Stop, Vero e Miracoli, di intesa con il Pd (la cui fondazione Eyu puntava a una quota del 5% nella società editrice del giornale) ha messo sul piatto dieci milioni di euro e puntava a far ripartire entro fine anno le pubblicazioni del giornale, che non è più in edicola dall’inizio di agosto. Non sono invece noti i dettagli della proposta di Palombo, che aveva però promesso la salvaguardia “del bagaglio umano del corpo redazionale e poligrafico, mantenendo in equilibrio il bilancio della testata, tutelando la storia dell’Unità, la sua linea editoriale e il suo futuro”. La terza offerta, secondo quanto riportato da Italia Oggi, è arrivata a sorpresa dalla famiglia di immobiliaristi Tartaglia.
Il comitato di redazione (cdr) dell’Unità, cioè i rappresentanti sindacali dei giornalisti, in una nota “esprime grande preoccupazione per la valutazione dei liquidatori della Nuova Iniziativa Editoriale circa la non congruità delle tre offerte relative all’acquisto dell’Unità ricevute entro il 31 ottobre”. “La decisione di prorogare al 30 novembre i tempi per la messa a punto di quelle offerte o per la presentazione di altre evidenzia il permanere di una grave situazione d’incertezza e rende alquanto problematica la possibilità, pur ventilata in dichiarazioni pubbliche, del ritorno in edicola del nostro giornale entro l’anno in corso. Ci attendiamo una veloce soluzione della vicenda, soprattutto a tutela dei lavoratori del giornale che da agosto sono in Cassa integrazione a zero ore”.
Mercoledì la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il cui segretario generale Franco Siddi ha incontrato il cdr del giornale, ha scritto una lettera al tesoriere del Pd Francesco Bonifazi in cui chiede di “aumentare ogni sforzo perché siano delineate, in tempi ragionevoli, le concrete ipotesi di soluzione per la ripresa delle pubblicazioni”.
Media & Regime
L’Unità, liquidatori: “Nessuna offerta congrua”. Termine prorogato a fine mese
Una nota dei rappresentanti sindacali dei giornalisti esprime "preoccupazione" per la decisione di allungare fino al 30 novembre i tempi per la presentazione di eventuali nuove proposte. "Problematica la possibilità del ritorno in edicola entro l’anno"
Nulla di fatto per L’Unità. Nessuna delle tre offerte arrivate ai liquidatori della casa editrice Nuova Iniziativa Editoriale per rilevare il quotidiano fondato da Antonio Gramsci è stata giudicata congrua. Lo annuncia una nota sul sito www.unita.it, comunicando che il termine per presentare eventuali nuove proposte di acquisto è prorogato fino al 30 novembre. Il 31 ottobre, ultimo giorno utile in base al precedente calendario fissato nel bando d’asta, sono state formalizzate le offerte di Guido Veneziani Editore e Andrea Palombo, ex editore del quotidiano Latina Oggi. Veneziani, che edita riviste come Stop, Vero e Miracoli, di intesa con il Pd (la cui fondazione Eyu puntava a una quota del 5% nella società editrice del giornale) ha messo sul piatto dieci milioni di euro e puntava a far ripartire entro fine anno le pubblicazioni del giornale, che non è più in edicola dall’inizio di agosto. Non sono invece noti i dettagli della proposta di Palombo, che aveva però promesso la salvaguardia “del bagaglio umano del corpo redazionale e poligrafico, mantenendo in equilibrio il bilancio della testata, tutelando la storia dell’Unità, la sua linea editoriale e il suo futuro”. La terza offerta, secondo quanto riportato da Italia Oggi, è arrivata a sorpresa dalla famiglia di immobiliaristi Tartaglia.
Il comitato di redazione (cdr) dell’Unità, cioè i rappresentanti sindacali dei giornalisti, in una nota “esprime grande preoccupazione per la valutazione dei liquidatori della Nuova Iniziativa Editoriale circa la non congruità delle tre offerte relative all’acquisto dell’Unità ricevute entro il 31 ottobre”. “La decisione di prorogare al 30 novembre i tempi per la messa a punto di quelle offerte o per la presentazione di altre evidenzia il permanere di una grave situazione d’incertezza e rende alquanto problematica la possibilità, pur ventilata in dichiarazioni pubbliche, del ritorno in edicola del nostro giornale entro l’anno in corso. Ci attendiamo una veloce soluzione della vicenda, soprattutto a tutela dei lavoratori del giornale che da agosto sono in Cassa integrazione a zero ore”.
Mercoledì la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il cui segretario generale Franco Siddi ha incontrato il cdr del giornale, ha scritto una lettera al tesoriere del Pd Francesco Bonifazi in cui chiede di “aumentare ogni sforzo perché siano delineate, in tempi ragionevoli, le concrete ipotesi di soluzione per la ripresa delle pubblicazioni”.
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Giustizia & Impunità
Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Le opposizioni: “Si dimetta”. Ma Meloni lo blinda: “Sconcertata da sentenza”. Schlein: “Parole eversive”
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Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco in “lieve miglioramento”. Il cardinale Ravasi: ‘Dimissioni? Potrebbe farlo’
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.