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Europa, offerta del Partito Democratico per acquistare il quotidiano

A tre mesi dal mancato salvataggio dello storico giornale dei Democratici, L'Unità, il Pd presenta una proposta ufficiale per rilevare la testata Europa
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A tre mesi dalla fine delle pubblicazioni de L’Unità, lo storico quotidiano del Pci prima e del Pd poi, il partito democratico ha presentato una proposta d’acquisto per rilevare la testata Europa. A dare la notizia è, con una nota, lo stesso tesoriere del Partito Democratico, Francesco Bonifazi. L’offerta dei Democratici è valida per rilevare la testata da gennaio 2015 “per far sì – si legge – che possa continuare la sua attività editoriale all’interno della Fondazione Eyu“. Il tesoriere Pd esprime soddisfazione per la notizia perché il partito “si è impegnato a fondo negli ultimi mesi in questa operazione, così come è stato fatto per L’Unità, nella convinzione che ciò che fa parte della storia del nostro partito non debba essere disperso”.

Europa, quotidiano nato nel 2003 come giornale del partito Margherita,  aveva gradualmente visto diminuire i finanziamenti pubblici riservati agli organi di stampa di partito, dopo la nascita del Partito Democratico che, nel 2007, si formò proprio grazie alla fusione tra Ds e Margherita. Dal 2012, il quotidiano non riceveva più fondi ed era caduto in una crisi che aveva portato alla decisione, il primo novembre 2014, di fermare le pubblicazioni.

Sull’altro fronte, è di ieri la notizia, comunicata dai liquidatori della casa editrice Nuova Iniziativa Editoriale, che nessuna delle tre offerte ricevute per rilevare L‘Unità è stata giudicata congrua, anche se il termine ultimo per presentare proposte d’acquisto è stato prorogato e scadrà il 30 novembre 2014. Subito, il comitato di redazione dello storico quotidiano fondato nel 1924 da Antonio Gramsci ha manifestato la propria preoccupazione con una nota: “Grande preoccupazione per la valutazione dei liquidatori della Nuova Iniziativa Editoriale circa la non congruità delle tre offerte relative all’acquisto dell’Unità ricevute entro il 31 ottobre. Ci attendiamo – si legge ancora –  una veloce soluzione della vicenda, soprattutto a tutela dei lavoratori del giornale che da agosto sono in Cassa integrazione a zero ore”.

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