La Procura di Roma ha aperto un fascicolo in relazione alla denuncia presentata da deputati del Movimento 5 Stelle sul presunto utilizzo improprio, da parte del ministro della difesa Roberta Pinotti, di un volo di Stato. Nel procedimento, al momento contro ignoti, si ipotizza il reato di peculato d’uso. Il ministro della Difesa, sostengono i Cinque Stelle, avrebbe usato un Falcon 50 dell’Aeronautica militare italiana per farsi accompagnare a casa a Genova, il 5 settembre scorso, approfittando di un volo di addestramento programmato dal 31° stormo dell’Aeronautica. Il fascicolo, in base a quanto si apprende da fonti giudiziarie, una volta istruito potrebbe essere trasmesso al tribunale dei Ministri.

Il 24 settembre Alessandro Di Battista e Luca Frusone avevano presentato un’interrogazione parlamentare sul caso. E Il Fatto Quotidiano aveva dato conto di quanto accaduto. I deputati non avevano avuto risposta ai quesiti, così il 13 novembre hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti e alla magistratura ordinaria. Giovedì 14 l’Aeronautica, che dipende dal ministero della Difesa e quindi dalla Pinotti, ha risposto alle accuse facendo sapere “di aver già dato mandato di una denuncia-querela a carico di tutti i responsabili della diffusione di comunicazioni strumentalmente diffamatorie ed infondate, denigratorie delle Forze Armate e dei Vertici istituzionali delle stesse”. Il ministero della Difesa ha precisato che quello preso dal ministro “è stato un volo del tutto legittimo, come sarà puntualmente chiarito in ogni sede, compresa quella parlamentare”. Si tratta, per la Difesa, di “un volo addestrativo che non ha comportato alcun maggior onere ma, al contrario, ha determinato un risparmio per l’erario”.

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