Sterilizzazioni con farmaci che contengono un potente topicida. A rivelarlo sono le autorità sanitarie dell’India, dopo che 14 donne sono morte dall’inizio di novembre dopo interventi di sterilizzazione. Operazioni che non sono state effettuate in case o stanze di fortuna, ma da medici qualificati e all’interno di strutture ospedaliere statali. A confermare la notizia è stato un funzionario del dipartimento della Sanità dello stato del Chhattisgarh, dove sono avvenuti i decessi: “Da un primo esame – ha detto – sembra che la salute delle donne operate nel campo sanitario si sia aggravata dopo aver preso le medicine contaminate con fosfuro di zinco, una sostanza usata come veleno per topi“. Il governo locale ha così aperto un’inchiesta, affidandola a una commissione ad hoc che, in un tempo massimo di tre mesi, dovrà presentare un rapporto che faccia emergere le responsabilità e ricostruisca gli eventi. Le indagini si concentreranno sulla campagna sanitaria lanciata una settimana fa, quando a 80 donne è stato offerto di sottoporsi a intervento chirurgico per il controllo delle nascite. Ottanta interventi chirurgici in meno di 5 ore. Altre 122 donne sono ancora ricoverate in ospedali della zona, dopo essersi sottoposte, una settimana fa, all’intervento di tubectomia.
Proprio nell’ambito dell’inchiesta aperta sulle 14 morti, la polizia ha effettuato diversi blitz all’interno di industrie farmaceutiche e negozi all’ingrosso che forniscono medicinali usati delle equipe mediche governative, riuscendo così a stabilire la provenienza del farmaco che, somministrato alle vittime, ne ha causato la morte. Si tratta di un antibiotico che proviene dall’azienda Mahawar Pharma, che ha stabilimenti nella capitale dello Stato del Chhattisgarh. Svolgendo le analisi chimiche sul prodotto, gli investigatori hanno scoperto che, tra i suoi componenti, c’è anche del fosfuro di zinco, sostanza ritrovata anche durante un’ispezione all’interno degli stabilimenti dell’azienda farmaceutica. Il veleno, lasciato incustodito e utilizzato, probabilmente, proprio come topicida, potrebbe aver contaminato i medicinali durante il processo di produzione. Tutti gli stock sono stati sequestrati dalle autorità indiane e i direttori della fabbrica sono stati arrestati, ma si teme che molti di questi farmaci siano stati venduti al Governo e che, adesso, si trovino all’interno delle strutture ospedaliere indiane.