La norma che dà la possibilità ad arrivare subito ad un divorzio immediato senza passare per la fase della separazione ottiene il via libera della commissione Giustizia del Senato spaccando però la maggioranza. I senatori del Nuovo Centrodestra, per protesta, hanno abbandonato i lavori della commissione. La norma, contenuta nel disegno di legge ormai conosciuto come “divorzio breve” prevede che ci possa essere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio se richiesto da entrambi i coniugi, con ricorso congiunto, anche in assenza di separazione legale. Ma il divorzio immediato potrà avvenire solo nel caso in cui non vi siano figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti. La commissione giustizia di Palazzo Madama ha poi dato l’ok a tutto il disegno di legge.
Il via libera a questa norma ha, di fatto, spaccato la maggioranza e creato fratture all’interno dei singoli gruppi. Ncd ha votato contro e poi ha abbandonato i lavori della commissione, come sottolineano i senatori Bruno Mancuso e Marcello Gualdani. In Forza Italia ci sono stati tre voti differenti: Giacomo Caliendo non ha preso parte alla votazione, Lucio Malan ha detto no, come la Lega Nord, e Ciro Falanga si è detto favorevole alla norma. Anche il Pd, però, ha avuto i suoi distinguo. Giuseppe Cucca si è detto contrario al divorzio immediato. Si sono espressi invece a favore Enrico Buemi del Psi, i Cinque Stelle e il resto dei democratici.
Il governo rappresentato dal viceministro della Giustizia, Enrico Costa, si è rimesso alla commissione. “Io mi sono rimesso alla commissione – ha spiegato Costa, Ncd – ma a mio avviso questa era una norma sulla quale si sarebbe dovuto riflettere molto di più”. Chi non ci sta è invece il capogruppo del Nuovo Centro Destra al Senato, Maurizio Sacconi: “O c’è un chiarimento, o per quanto mi riguarda lascio. Nei giorni scorsi avevo minacciato dimissioni nel caso di maggioranze anomale”, ha affermato riferendosi all’intesa Pd-M5s che, dopo la bocciatura dell’emendamento di Forza Italia e Ncd sulla responsabilità civile dei magistrati, ha permesso di far passare la norma sul divorzio breve. Visibilmente contrario anche Carlo Giovanardi: “Su divorzio e separazione – spiega il senatore Ncd – ormai c’è un guazzabuglio di norme. E in questa confusione avevamo chiesto che ci fosse una maggiore ponderazione di questa norma sul divorzio immediato. Invece hanno preferito votare subito e noi abbiamo detto no, anche perché non è assolutamente giusto mettere sullo stesso piano coniugi con figli o senza”.