Mentre l’ultimo rapporto di Eures parla di un aumento di femminicidi al Sud (+ 27 per cento nel 2013) e di un raddoppiamento di quelli al centro, mentre il nord detiene il record di femminicidi in famiglia, tutta Italia si mobilita in vista del 25 novembre, data scelta nel 1999 dalle Nazioni Unite come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La capitale celebra la giornata tingendo di luce rossa Piazza del Popolo e proiettando sui palazzi parole legate al tema della violenza sulle donne. A Roma, metro e centri commerciali diventano per un giorno il palcoscenico di 15 pièce tratte dai monologhi di “Storie di donne”, il progetto teatrale di Betta Cianchini basato su oltre 200 casi di violenza. Alle ore 21 ai Musei Capitolini va in scena “Donne”: donne importanti della politica e della cultura italiane, tra cui Carla Fracci e Eleonora Abbagnato, leggono storie di donne vittime di violenza, intervallate dalle canzoni interpretate da Tosca. Anche Montecitorio rende omaggio alle vittime con una serie di letture ad opera di ministre e parlamentari, tratte dai monologhi teatrali di Serena Dandini raccolti in “Ferite a morte”.

A Milano il 22 novembre un camper fa tappa in un liceo, in sale da ballo e mercati per ricordare che la violenza sulle donne va combattuta. Il tour, intitolato ‘24 ore per parlarti d’amore‘, arriverà al parco Sempione nel pomeriggio, dove è in programma un reading dall’Otello, e proseguirà la sera lungo i Navigli.

Dal 20 novembre al 19 dicembre, in provincia di Trieste, laboratori, mostre e spettacoli teatrali, anche gratuiti. Segnaliamo gli incontri aperti con psicoterapeuti e polizia per riconoscere e difendersi dallo stalking (1° dicembre, sala del consiglio provinciale, ore 13,30) e dalla violenza domestica (4 dicembre, IV circoscrizione, ore 18,30). La scuola primaria “Grandik” di Monrupino (Ts) ha coinvolto bambini e maestri in una lezione sulla comunicazione empatica e non violenta nelle situazioni quotidiane.

Si punta sui futuri adulti anche a Macerata, dove il 24 novembre alle 16,30 la biblioteca comunale ospita “Dalla parte delle bambine: leggere storie senza stereotipi”, letture per bambini da 0 a 7 anni. Modena propone, alla Palazzina Pucci, una mostra fotografica, “Donne al centro” di Valeria Sacchetti, che documenta il percorso di uscita dalla violenza. Alle 17,30 parte la camminata che si conclude in Piazza Mazzini con il flash mob “Break the Chain” di One billion rising. Il comune di Modena è anche capofila del progetto europeo “Prevenire la violenza di genere. Esperienze europee a confronto”, di cui presenta i risultati in municipio il 5 dicembre.

Anche Padova ha in serbo un flashmob, il 25 novembre alle 15 in via Roma, per realizzare una catena umana di uomini e donne che dicono no alla violenza. Torino intitola un giardino alle vittime di femminicidio, rappresentate da una struttura di cristallo nero. Nel capoluogo piemontese, in programma anche una mostra, una ciclopedalata, uno spettacolo e un concorso di fotografia.

A Firenze un calendario fitto di appuntamenti. Ne segnaliamo tre. Il primo è “Per vivere libere e sicure”, il 24 novembre alle 9,30 a Palazzo Panciatichi. Ospiti Lorella Zanardo, coautrice del documentario “Il corpo delle donne” e blogger del fattoquotidiano.it, Riccardo Iacona, autore del libro “La strage delle donne” (Chiarelettere) e Luciano Palmerino, uno degli autori del format Amore criminale. Il secondo è la proiezione del documentario “Una su 3” di Claudio Bozzatello, il 25 novembre alle 10,30 nella Sala delle Vetrate in piazza Madonna della Neve, cui seguono gli interventi di Marina Pisklakova, fondatrice, nel 1993, della prima linea telefonica di sostegno alle donne russe vittime di violenza, e di Alessandra Pauncz, fondatrice del Centro di ascolto uomini maltrattanti di Firenze, il primo che in Italia aiuta gratuitamente gli uomini violenti decisi a cambiare. Infine la Fondazione Teatro della Pergola presenta, al Teatro Goldoni dal 18 al 20 novembre, “Cronaca di un amore rubato” di Dacia Maraini, con Federica Di Martino.

A Lari (Pisa) il 14 novembre è andato in scena lo spettacolo “Chiedetemi – La colpa è femmina” sulla violenza domestica, prodotto da ViviTeatro e basato sui dati toscani, quelli dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio sociale regionale e del centro Eunice di Pontedera.

In Campania ci pensa Rosaria Aprea, la miss ridotta in fin di vita dal ragazzo, a parlare di violenza contro le donne, in diversi incontri in tutta la regione.

Per la prima volta in Italia va in scena, il 25 novembre alle 9,30 al teatro Politeama di Catanzaro, la pièce del newyorchese Edward Allan BakerDolores. Due sorelle, due storie, una sola violenza”.

La Puglia dal 18 al 20 novembre propone, in diversi teatri della regione, lo spettacolo “1522″ scritto da Pina Debbi, vicedirettrice del Tg di La7, pièce che prende il nome dal numero di emergenza per la violenza sulle donne.

In Sicilia il Coordinamento donne siciliane contro la violenza ha indetto un flash mob. L’appuntamento è il 25 novembre alle 10 a Siracusa, davanti al palazzo di giustizia. Il corteo, un serpentone di ombrelli rossi, sfilerà fino all’ospedale Umberto I. Segue, alle 16 a Villa Reimann, la presentazione del libro “Parole tossiche” di Graziella Priulla, sociologa della comunicazione e professoressa all’università di Catania.

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