La Corte dei conti scrive un nuovo capitolo nella storia delle spese pazze al Pirellone. Tutti i membri dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale lombardo che si sono alternati negli ultimi anni, più alcuni dirigenti, dovranno infatti contribuire al risarcimento del danno erariale causato dai rimborsi incassati in modo indebito o illecito da diversi consiglieri nel periodo dal 2008 al 2012. I magistrati contabili li ritengono responsabili di avere partecipato all’approvazione dei rendiconti dei gruppi consiliari. La richiesta coinvolge alcuni dei 64 esponenti politici per i quali la procura di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio per peculato, come il leghista Davide Boni, Massimo Ponzoni e Franco Nicoli Cristiani del Pdl, Carlo Spreafico del Pd. Ma anche alcuni consiglieri ed ex consiglieri che non sono finiti al centro dell’inchiesta per le loro spese, come l’ex Pd Filippo Penati e la democratica Sara Valmaggi, tuttora membro dell’ufficio di presidenza.
“Al fine di un’adeguata tutela delle ragioni risarcitorie dell’amministrazione – si legge nell’atto recapitato in questi giorni in Regione – appare necessario che la stessa proceda a formulare, con la massima urgenza e comunque entro e non oltre entro dieci giorni dal ricevimento della presente, richiesta risarcitoria (da quantificarsi successivamente) nei confronti di coloro che nell’ambito dell’ufficio di presidenza hanno concorso all’approvazione dei rendiconti relativi alle spese indebite/illecite dei gruppi consiliari (…) e hanno omesso la denuncia del relativo danno erariale”. Il Pirellone dovrà rivolgere la medesima richiesta anche ai dirigenti di quegli uffici che hanno dato parere favorevole di regolarità contabile alle delibere di approvazione dei rimborsi.
Il nuovo atto della Corte dei conti interrompe la prescrizione, che per il risarcimento del danno erariale matura in cinque anni. Tale iniziativa si aggiunge al procedimento penale in corso, in cui si contestano in tutto spese per tre milioni di euro. E al processo già aperto davanti ai magistrati contabili per una sessantina di consiglieri, tra cui Renzo Bossi e Nicole Minetti , che quattro mesi fa ha portato alle prime sentenze di condanna per danno erariale nei confronti del leghista Fabrizio Cecchetti, attuale vicepresidente del consiglio, e dell’ex capogruppo del Carroccio Stefano Galli. Nel documento della corte vengono elencate tutte le persone nei confronti dei quali la regione dovrà “emettere, a tutela del credito risarcitorio pubblicistico, un atto di diffida, intimazione ad adempiere e costituzione in mora”. Oltre a Boni, Ponzoni, Nicoli Cristiani, Spreafico, Penati e Valmaggi, vengono indicati Giulio De Capitani (Lega), Enzo Lucchini (Pdl), Marco Luigi Cipriano (Pd), Carlo Maccari (FdI), Battista Bonfanti (Pd), Carlo Saffiotti (Pdl), Doriano Riparbelli (Pdl), membri dell’ufficio di presidenza nel periodo 2009-2012. E con loro i dirigenti o ex dirigenti Giovanni Buratti, Angelo Villa, Mario Bonifacio e Alvaro Scattolin.
Twitter: @gigi_gno
Giustizia & Impunità
Spese pazze Lombardia, corte Conti: “Anche l’Ufficio di presidenza risarcisca”
I magistrati contabili scrivono alla Regione e chiedono il risarcimento anche da chi "nell’ambito dell’ufficio di presidenza ha concorso all’approvazione dei rendiconti relativi alle spese indebite/illecite dei gruppi consiliari (…) e hanno omesso la denuncia del relativo danno erariale"
La Corte dei conti scrive un nuovo capitolo nella storia delle spese pazze al Pirellone. Tutti i membri dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale lombardo che si sono alternati negli ultimi anni, più alcuni dirigenti, dovranno infatti contribuire al risarcimento del danno erariale causato dai rimborsi incassati in modo indebito o illecito da diversi consiglieri nel periodo dal 2008 al 2012. I magistrati contabili li ritengono responsabili di avere partecipato all’approvazione dei rendiconti dei gruppi consiliari. La richiesta coinvolge alcuni dei 64 esponenti politici per i quali la procura di Milano ha richiesto il rinvio a giudizio per peculato, come il leghista Davide Boni, Massimo Ponzoni e Franco Nicoli Cristiani del Pdl, Carlo Spreafico del Pd. Ma anche alcuni consiglieri ed ex consiglieri che non sono finiti al centro dell’inchiesta per le loro spese, come l’ex Pd Filippo Penati e la democratica Sara Valmaggi, tuttora membro dell’ufficio di presidenza.
“Al fine di un’adeguata tutela delle ragioni risarcitorie dell’amministrazione – si legge nell’atto recapitato in questi giorni in Regione – appare necessario che la stessa proceda a formulare, con la massima urgenza e comunque entro e non oltre entro dieci giorni dal ricevimento della presente, richiesta risarcitoria (da quantificarsi successivamente) nei confronti di coloro che nell’ambito dell’ufficio di presidenza hanno concorso all’approvazione dei rendiconti relativi alle spese indebite/illecite dei gruppi consiliari (…) e hanno omesso la denuncia del relativo danno erariale”. Il Pirellone dovrà rivolgere la medesima richiesta anche ai dirigenti di quegli uffici che hanno dato parere favorevole di regolarità contabile alle delibere di approvazione dei rimborsi.
Il nuovo atto della Corte dei conti interrompe la prescrizione, che per il risarcimento del danno erariale matura in cinque anni. Tale iniziativa si aggiunge al procedimento penale in corso, in cui si contestano in tutto spese per tre milioni di euro. E al processo già aperto davanti ai magistrati contabili per una sessantina di consiglieri, tra cui Renzo Bossi e Nicole Minetti , che quattro mesi fa ha portato alle prime sentenze di condanna per danno erariale nei confronti del leghista Fabrizio Cecchetti, attuale vicepresidente del consiglio, e dell’ex capogruppo del Carroccio Stefano Galli. Nel documento della corte vengono elencate tutte le persone nei confronti dei quali la regione dovrà “emettere, a tutela del credito risarcitorio pubblicistico, un atto di diffida, intimazione ad adempiere e costituzione in mora”. Oltre a Boni, Ponzoni, Nicoli Cristiani, Spreafico, Penati e Valmaggi, vengono indicati Giulio De Capitani (Lega), Enzo Lucchini (Pdl), Marco Luigi Cipriano (Pd), Carlo Maccari (FdI), Battista Bonfanti (Pd), Carlo Saffiotti (Pdl), Doriano Riparbelli (Pdl), membri dell’ufficio di presidenza nel periodo 2009-2012. E con loro i dirigenti o ex dirigenti Giovanni Buratti, Angelo Villa, Mario Bonifacio e Alvaro Scattolin.
Twitter: @gigi_gno
Articolo Precedente
Francesco Storace: abrogare il reato di vilipendio è un atto di civiltà giuridica
Articolo Successivo
Spese pazze Sardegna, Corte dei conti su Ladu: “Non voleva lasciare traccia”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Il Papa in prognosi riservata: “Condizioni critiche”. Fedeli in ansia, la Casa Bianca: “Preghiamo per lui”. L’omelia ai diaconi: “L’odio porta il mondo in guerra”
Mondo
Medio Oriente, la diretta – Raid israeliani in Libano e tank in Cisgiordania. Hamas: “Con rinvio rilascio detenuti tregua a rischio”
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Fdi e la svolta Usa sull’Ucraina: “Zelensky è un ostacolo alla pace, ora che c’è Trump basta armi”
Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Resterà per sempre il cantante di "Bandiera gialla", canzone simbolo della musica leggera degli anni '60: Gianni Pettenati è morto nella sua casa di Albenga (Savona) all'età di 79 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato con un post sui social dalla figlia Maria Laura: "Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l'amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l'adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata".
Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Gianni Pettenati debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966, accompagnato dallo stesso gruppo, incide il suo primo 45 giri, una cover di "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan intitolata "Come una pietra che rotola", seguita da quello che rimane il suo maggiore successo "Bandiera gialla", versione italiana di "The pied piper" incisa lo stesso anno da Patty Pravo (in lingua originale, come lato B del singolo "Ragazzo Triste" per la promozione del locale Piper Club di Roma, diventando il brano simbolo della famosa discoteca), diventata un evergreen, immancabile quando si gioca al karaoke o nelle serate revival nelle discoteche e nelle feste. Il 45 giri successivo, nuovamente con gli Juniors, è "Il superuomo" (cover di "Sunshine superman" di Donovan), mentre sul lato B del disco compare "Puoi farmi piangere" (cover di "I put a spell on you" di Screamin' Jay Hawkins, incisa con l'arrangiamento della versione di Alan Price), con il testo italiano di Mogol. Sempre nel 1967 Pettenati partecipa al Festival di Sanremo con "La rivoluzione", a Un disco per l'estate con "Io credo in te", al Cantagiro con "Un cavallo e una testa" (scritta da Paolo Conte) e a Scala Reale sul Canale Nazionale della Rai in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.
Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con "La tramontana", brano molto fortunato che il cantante piacentino ha sempre riproposto nei suoi concerti. Seguono altri successi come "Caldo caldo", "Cin cin", "I tuoi capricci" e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana. Critico musicale, Pettenati è autore di diversi libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui "Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane" (Ricordi, con Red Ronnie); "Gli anni '60 in America" (Edizioni Virgilio); "Mina come sono" (Edizioni Virgilio); "Io Renato Zero" (Edizioni Virgilio); "Alice se ne va" (Edizioni Asefi). Nel 2018 era stata concessa a Pettenati la legge Bacchelli che prevede un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità. (di Paolo Martini)
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti della polizia municipale.
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così posso dire. Una missione tanto difficile quanto onorevole - difendere la Russia - è stata posta sulle nostre e vostre spalle unite". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai soldati che hanno combattuto in Ucraina, durante una cerimonia organizzata al Cremlino in occasione della Giornata dei Difensori della Patria.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato l'unità degli Stati Uniti e dell'Europa per giungere a una "pace duratura", alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa e sulla scia della svolta favorevole a Mosca presa da Donald Trump.
"Dobbiamo fare del nostro meglio per una pace duratura e giusta per l'Ucraina. Ciò è possibile con l'unità di tutti i partner: ci vuole la forza di tutta l'Europa, la forza dell'America, la forza di tutti coloro che vogliono una pace duratura", ha scritto Zelensky su Telegram.
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti di polizia municipale.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Decine di migliaia di persone si sono radunate per partecipare ai funerali di Hassan Nasrallah, in uno stadio alla periferia di Beirut. Molte le bandiere di Hezbollah e i ritratti del leader assassinato che ha guidato il movimento libanese, sostenuto dall'Iran, per oltre tre decenni. Uomini, donne e bambini provenienti dal Libano e da altri luoghi hanno camminato a piedi nel freddo pungente per raggiungere il luogo della cerimonia, ritardata per motivi di sicurezza dopo la morte di Nasrallah avvenuta in un massiccio attacco israeliano al bastione di Hezbollah a Beirut sud a settembre.
Mentre la folla si radunava, i media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in alcune zone del Libano meridionale, tra cui una località a circa 20 chilometri dal confine. L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito nel Libano meridionale "diversi lanciarazzi che rappresentavano una minaccia imminente per i civili israeliani". Ritratti giganti di Nasrallah e di Hashem Safieddine (il successore designato di Nasrallah, ucciso in un altro attacco aereo israeliano prima che potesse assumere l'incarico) sono stati affissi sui muri e sui ponti nella parte sud di Beirut. Uno è stata appeso anche sopra un palco eretto sul campo del gremito Camille Chamoun Sports City Stadium, alla periferia della capitale, dove si svolgeranno i funerali dei due leader.
Lo stadio ha una capienza di circa 50mila persone, ma gli organizzatori di Hezbollah hanno installato decine di migliaia di posti a sedere extra sul campo e all'esterno, dove i partecipanti potranno seguire la cerimonia su uno schermo gigante. Hezbollah ha invitato alla cerimonia alti funzionari libanesi, alla presenza del presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf, e del ministro degli Esteri Abbas Araghchi. Quest'ultimo, in un discorso da Beirut, ha descritto i leader assassinati come "due eroi della resistenza" e ha giurato che "il cammino della resistenza continuerà".
Beirut, 23 feb. (Adnkronos) - La rete libanese affiliata a Hezbollah Al-Mayadeen ha riferito che Israele ha effettuato un attacco aereo nell'area di Al-Hermel, nella regione della Bekaa, nel Libano orientale.