Il caso Meridiana sbarca a Parigi. Lunedì i dipendenti della compagnia aerea hanno esportato la loro protesta ad Aiglemont, vicino Parigi, di fronte all’abitazione del principe Karim Aga Khan, proprietario del fondo Akfed che controlla la società sarda. I lavoratori, una cinquantina in tutto provenienti soprattutto da Olbia, Cagliari, Milano e Firenze si sono presentati in divisa d’ordinanza e hanno portato con loro le firme dei 1.634 lavoratori per i quali si profila il licenziamento. “Non è una protesta – ha spiegato uno dei dipendenti – ma un modo per dire all’Aga Khan di non dimenticarsi di noi”. Quella parigina è una tappa di un viaggio che si concluderà a Bruxelles, dove una delegazione sarà ricevuta dal Parlamento europeo. A Olbia, intanto, in mattinata ci sono stati episodi di tensione, all’interno della sede della compagnia, durante la riunione fra azienda e sindacati, tanto che sono intervenute le forze dell’ordine.
“Sfoggiando l’ennesimo atto di arroganza e protervia insopportabile, il direttore del personale Paolo Carcone non si è presentato all’incontro previsto con le rappresentanze dei lavoratori”, hanno spiegato congiuntamente le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uglt, Usb, Apm. Lunedì mattina, i rappresentanti dei lavoratori erano stati convocati dalla compagnia per discutere delle nuove procedure per l’erogazione dei “Cfs“, quei biglietti (disponibili solo se vi sono posti liberi, non venduti) che sino a poche settimane fa il personale navigante ha potuto utilizzare illimitatamente, mentre ora “l’azienda ne concede solo quattro al mese”, ha spiegato Gianluca Langiu, della Cisl Gallura. L’assenza dalla riunione di Carcone ha scatenato delle accese polemiche, terminate solo con l’arrivo degli agenti del Commissariato di Olbia. Ma mentre i poliziotti parlano di semplici battibecchi, c’è chi assicura che all’interno della sala riunioni il confronto sia stato infuocato. I sindacati e i vertici aziendali si sono chiusi a oltranza nella palazzina, in attesa dell’arrivo del direttore del personale. Langiu ha spiegato che “il funzionario che ha sostituito Carcone non ha titolo ad addentrarsi nelle problematiche. Discutere ora delle procedure di erogazione dei Csf – ha aggiunto – non è che una provocazione, un tentativo per limitare il diritto dei lavoratori di manifestare e che influisce negativamente anche sulla rappresentanza sindacale alle riunioni”.
Quella di fronte casa del principe Karim non è stata però una protesta contro di lui: “Non abbiamo nessuna acredine nei confronti dell’Aga Khan – ha spiegato uno dei protagonisti del sit-in parigino – Ma dato che eravamo in viaggio per Bruxelles, dove domani siamo attesi al parlamento europeo, abbiamo ritenuto che una fermata alla residenza dell’Aga Khan fosse doverosa, come gesto simbolico”.
Meridiana sta poi attraversando anche problemi giudiziari. Venerdì 28 novembre la Guardia di Finanza di Cagliari ha notificato degli avvisi di garanzia all’ex amministratore delegato Roberto Scaramella, al suo predecessore Massimo Chieli e a Giuseppe Gentile, ex numero uno di Meridiana Fly e Air Italy tutti accusati di aver chiesto e ottenuto in modo indebito erogazioni pubbliche relative agli ammortizzatori sociali concessi ai dipendenti. Gli uomini del Gruppo d’investigazione sulla criminalità hanno effettuato perquisizioni a Olbia, Roma e Somma Lombardo (Varese), dove si trovano le basi di Meridiana spa, Meridiana fly spa e Air Italy spa. I decreti di perquisizione sono stati firmati dal capo della Procura, Domenico Fiordalisi, nell’ambito dell’inchiesta che mira a far luce sui rapporti tra Meridiana e Air Italy e sulla situazione di crisi dichiarata dalla compagnia.