Il Parlamento francese ha approvato una mozione in cui chiede al Governo di riconoscere lo Stato di Palestina. Con 339 voti a favore, 151 contrari e 16 astenuti l’Assemblea di Parigi rimette nelle mani degli uomini di Manuel Valls, in maniera non vincolante, la decisione del riconoscimento. Una scelta dal forte valore simbolico e che rappresenta anche un gesto di forza nei confronti del Governo israeliano che, il 23 novembre, aveva definito “un grave errore” un eventuale “si” del Parlamento francese e la definitiva approvazione da parte del Governo. La decisione ha trovato subito la dura condanna del ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman.
A favore del provvedimento si è espressa la maggior parte dei parlamentari socialisti, i verdi e l’estrema sinistra. Contrari, invece, i centristi dell’Udi e il gruppo di centrodestra. Nel testo approvato dall’Assemblea parigina si legge che il riconoscimento dello Stato di Palestina è volto al “raggiungimento di una soluzione definitiva del conflitto“. Fino a oggi, il Governo transalpino ha sempre sostenuto la prospettiva di un futuro riconoscimento, ma ritiene che, al momento, si tratti di una decisione prematura. L’approvazione del Parlamento con una maggioranza così larga mette, però, gli uomini di Valls di fronte a una scelta importante.
Se Tel Aviv fa sapere che la decisione rende la “posizione palestinese più estrema” e l’ambasciatore di Israele in Francia la definisce addirittura distruttiva per gli sforzi di pace, i vertici dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, invitano Valls a rendere esecutiva la mozione: “Esprimiamo gratitudine al popolo francese – scrive in una nota Hanan Ashrawi, una dirigente dell’Olp – Il Governo francese traduca in atto il voto del Parlamento”.
Aumentano, quindi, i Paesi che hanno deciso o hanno “iniziato le procedure” per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il 30 ottobre, la Svezia è diventato il primo governo dell’Europa occidentale a riconoscere l’autorità di Ramallah e da quel momento anche i Parlamenti di Spagna, Regno Unito, Irlanda e, martedì, Francia hanno approvato mozioni non vincolanti che chiedono ai loro governi il riconoscimento dello Stato palestinese. Una tendenza che ha portato i membri del Parlamento europeo a iniziare una discussione su una possibile linea comune da tenere per i 28 Paesi membri dell’Unione.