No del Senato all’utilizzo delle intercettazioni che riguardano il senatore del Nuovo centrodestra Antonio Azzollini, presidente della commissione Bilancio, indagato nell’inchiesta sugli appalti per il porto di Molfetta (Bari). La richiesta era stata avanzata a palazzo Madama dalla procura di Trani. La votazione si è conclusa con 160 sì e 36, poche ore prima che prenda il via al Senato la sessione di bilancio.
Il senatore alfaniano è coinvolto nell’indagine su una presunta frode da 150 milioni di euro legata agli appalti dei lavori per la realizzazione della diga foranea e del nuovo porto commerciale di Molfetta. Un ingente “fiume di danaro pubblico“ veicolato – sostengono i pm – in favore del Comune barese, all’epoca dei fatti guidato da Azzollini. Oltre 147 milioni di euro, 82 milioni dei quali sino ad ora ottenuti dall’ente comunale, a fronte di un’opera il cui costo iniziale era previsto in 72 milioni di euro. Nell’ambito dell’inchiesta sono indagate oltre 60 persone.