Sarà lunga tutta la notte la corsa per mettere in salvo passeggeri e membri dell’equipaggio che si trovano a bordo del Norman Atlantic, andato a fuoco durante il viaggio tra il porto greco di Igoumenitsa e quello di Ancona, dove sarebbe dovuto attraccare alle 17 di domenica 28 dicembre. All’alba, invece, nella zona di Corfù, un incendio scoppiato nell’area garage ha trasformato la nave in un inferno di fiamme e fumo. Dopo poche ore la nave è diventata ingovernabile, è tuttora alla deriva verso l’Albania e ora anche inclinata di 7-8 gradi a causa dell’acqua utilizzata per spegnere il rogo (domato intorno alle 21). Le operazioni di soccorso – a circa 13 miglia dall’Albania e a 45 dalla Puglia – si sono trasformate quindi in una corsa contro il tempo per mettere in salvo le 478 persone a bordo. A mezzanotte 190 sono state recuperate, altre 288 sono ancora sulla nave. Di sicuro c’è almeno una vittima: è un passeggero greco, Georghios Doulis, che ha perso la vita mentre stava cercando di salire su una scialuppa di salvataggio. Difficile capire invece quanti sono i feriti. Drammatici, infine, gli appelli delle persone ancora a bordo: “C’è freddo e fumo, moriremo come topi” dicono ai media greci.
La missione di Marina militare, Guardia costiera e Aeronautica, ma anche dei 7-8 mercantili che si sono avvicinati per dare assistenza è stata per ore ai limiti del possibile: il vento ha sempre continuato a soffiare a oltre 100 all’ora, il mare ha spinto a forza 7-8, cioè con onde alte anche 6 metri. Condizioni meteo-marine che hanno reso difficile anche il recupero del relitto alla deriva da parte dei rimorchiatori partiti da Brindisi. Uno di questi ha tentato una prima operazione di aggancio con un cavo lanciato dalla nave, ma questo – di nylon – si è spezzato un po’ per il calore delle lamiere rese e un po’ per la tensione. E’ andato a buon fine il secondo tentativo. L’aggancio serve – secondo diverse fonti – a posizionare almeno la nave con la prua al vento, in modo da stabilizzarla e quindi agevolare l’evacuazione che avviene dal cielo, grazie a tre elicotteri che fanno la spola con la Puglia con gruppetti di 6-8 persone. In zona il coordinamento è affidato alla nave San Giorgio, mentre a bordo la “guida” continua a essere il capitano, lo spezzino Argilio Giacomazzi, uno dei 44 italiani a bordo del Norman Atlantic.
L’ipotesi formulata a notte fonda, alla luce dello spegnimento dell’incendio, è quella di cominciare a trainare la nave verso Brindisi e non attendere – come è stato deciso finora – di evacuare prima definitivamente la nave. La Norman Atlantic è una cosiddetta “ro-pax”, cioè di quelle che fanno sia trasporto merci che trasporto passeggeri. Batte bandiera italiana, l’armatore è la Visemar, ha cambiato 3 nomi e 6 compagnie da quando è stata costruita (nel 2009). Avrebbe compiuto il suo ultimo viaggio tra Grecia e Italia il 17 gennaio. Poi dal 19 la rotta di linea sarebbe stata nuovamente coperta dall’Ellenic Spirit, la nave che normalmente assicura i collegamenti.
Saranno le inchieste, infine, a far luce sulle cause. Due gli elementi da approfondire. Il primo riguarda la manutenzione della nave: l’ultima ispezione, solo alcune settimane fa, aveva messo in luce alcuni problemi alle porte “taglia fuoco”. Carlo Visentini, armatore del traghetto, si è affrettato a smentire spiegando che i controlli avevano “confermato lo stato di piena funzionalità” del Norman Atlantic e che “era stato riscontrato un lieve malfunzionamento”, che però era stato “immediatamente eliminato”. Il “lieve malfunzionamento di una delle porte tagliafuoco” era stato riscontrato alla “numero 112, situata al ponte numero 5, cioè sopra al punto dal quale, secondo quanto se ne sa finora, si è sviluppato l’incendio”. L’altro aspetto riguarda invece lo stato del carico della nave al momento della partenza. Saranno centrali le testimonianze. Ci sono, per esempio, quelle di alcuni camionisti tratti in salvo: “La parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine, ballavano per le onde alte”, hanno detto al telefono al quotidiano greco To Vima: “Facile che una scintilla sia partita da lì”.
CRONACA ORA PER ORA
21.55 – Sostituito il cavo rimorchiatore spezzato
E’ stato sostituito con un cavo in acciaio-nylon l’altro cavo, di solo nylon, che si era spezzato dopo l’aggancio del traghetto Norman Atlantic da parte del rimorchiatore Marietta Barretta. Lo si è appreso da fonti della Capitaneria. Il traghetto è attualmente fermo per consentire le operazioni di soccorso dei naufraghi, ma non si esclude che durante la notte si possa decidere di iniziare le operazioni di traino del traghetto con i passeggeri a bordo.
21.50 – Nuovo tentativo rimorchiatori per agganciare nave
Si è spezzato il cavo con cui il rimorchiatore Marietta Barretta era riuscito ad agganciare la prua della Norman Atlantic dopo ore di tentativi. Un nuovo tentativo di agganciare la nave da parte dei quattro rimorchiatori ormai presenti in zona è già in atto. Una volta assicurata ai mezzi di traino, la nave sarà probabilmente portata a Brindisi.
21.28 – Camionisti naufraghi: “Nave sovraccarica di tir con olio”
Puntano il dito sul sovraccarico i camionisti naufraghi sul traghetto. “La parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine, ballavano per le onde alte”, hanno detto al telefono al quotidiano greco To Vima: “Facile che una scintilla sia partita da lì”.
21.26 – Incendio domato a bordo, resta fumo denso
I soccorritori presenti sul posto comunicano che le fiamme scoppiate stamane a bordo della nave italiana Norman Atlantic sono state domate, almeno quelle a vista dall’esterno. Lo rende noto la guardia costiera. Il traghetto continua ad essere ancora avvolto da fumo denso, riconducibile ad altri eventuali focolai presenti all’interno dello scafo. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera italiana, proseguono con l’impiego di mezzi aeronavali della guardia costiera, della marina militare e della aeronautica e con l’ausilio di 8 mercantili.
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21.11 – Nave greca verso Brindi con 49 superstiti
La motonave greca ‘Spirit of Piraeus’ è diretta a Brindisi con 49 superstiti del traghetto Norman Atlantic, incendiatosi a largo di Corfù. Tutti i naufraghi a bordo sono in discrete condizioni di salute. Lo rende noto la marina militare.
21.05 – Alla nave San Giorno il coordinamento dei soccorsi
La nave San Giorgio della marina militare ha assunto il coordinamento delle azioni di soccorso in mare per il traghetto Norman Atlantic, in fiamme a largo di Corfù.
21.02 – 169 in salvo, 308 ancora a bordo
Sono 169 le persone al momento messe in salvo che si trovavano a bordo del Norman Atlantic. Sul traghetto ci sono dunque ancora 308 persone: le operazioni di soccorso andranno avanti per tutta la notte, grazie agli elicotteri con la capacità di visione notturna. Il coordinamento dei soccorsi in mare è stato assunto da nave San Giorgio.
20.39 – A bordo anche una soprano greca per il Nabucco a Rimini
Ci sarebbe anche la soprano greca Dimitra Theodossiou tra i passeggeri del Norman Atlantic. A riferirlo Augusto Lombardini, segretario e amico dell’artista che l’attendeva in Italia per le prove del Nabucco, in vista delle recite del 1 e 3 gennaio a Rimini. “La signora – racconta al telefono Lombardini – stava venendo in Italia per le prove del Nabucco, poi il 5 gennaio sarebbe stata impegnata a Cerreto Guidi per un recital di beneficenza. Aveva deciso di prendere la nave per portare l’auto e per avere più facilità con i bagagli”. Lombardini dice di aver avuto le notizie da un amico flautista italiano in contatto con la sorella della Theodossiou che ha riferito di aver sentito per l’ultima volta sua sorella stamani verso le 11. Theodossiou avrebbe detto di essere sul ponte e di stare in attesa dei soccorsi, poi i telefoni non sono stati più raggiungibili.
19.41 – Il ministro della Difesa greco: “Non ci sono dispersi”
“Non ci sono dispersi”. Lo ha detto in diretta Tv con Mega Channel il Ministro della Difesa greco Nikos Dendias. Aggiungendo che gli elicotteri proseguiranno anche di notte le operazioni di soccorso. Dieci i traghetti arrivati nella zona in aiuto.
19.30 – Nuovo bilancio: 165 in salvo
Sono attualmente 165 le persone messe in salvo che erano a bordo della Norman Atlantic mentre 4 sono i feriti, di cui un aerosoccorritore della Marina e un militare della Guardia Costiera. A bordo ci sono invece ancora 313 persone. Il nuovo bilancio è stato reso noto dalla Marina Militare che ribadisce le difficoltà nelle operazioni di soccorso a causa dell’elevata quantità di fumo presente e per il sopraggiungere del buio. Nella zona delle operazioni è però arrivata nave San Giorgio.
19.09 – Tv greca: “La vittima è un passeggero greco”
La vittima del traghetto in fiamme è un passeggero greco. L’uomo sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave. La moglie è stata soccorsa e portata a Brindisi. Lo afferma la tv greca Mega Channel.
18.10 – Allestito a Galatina un reparto di emergenza
All’ospedale di Galatina (Lecce) è stato allestito un reparto di emergenza per far fronte ad eventuali arrivi massicci di superstiti dell’incendio sul traghetto Norman Atlantic. Lo rende noto l’assessorato regionale della Puglia alle Politiche della Salute. L’assessorato aggiunge nella nota che “sono in arrivo a Otranto con la Guardia costiera cinque feriti, tra cui tre traumatizzati che saranno valutati dal 118 e smistati tra Lecce, Casarano e Tricase”.
18.26 – Passeggero: “Stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo”
“Siamo fuori sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo, l’incendio si estende sempre di più”. E’ il racconto in diretta dal traghetto in fiamme di uno dei naufraghi greci. Yorgos Stiliaras, parlando alla Tv Megachannel, ha aggiunto “I pavimenti sono bollenti, le persone tremano e tossiscono. Non si sa se ce la faremo”.
17.58 – Ragazzina salvata: “Siamo stati svegliati dalle sirene”
“Stavo dormendo, siamo stati svegliati dalla sirena dell’allarme ed è stato un fuggi fuggi generale”. Ha ancora la paura negli occhi una ragazzina di 12 anni di Molfetta (Bari) salvata dall’incendio sul traghetto Norman Atlantic. Ora è ricoverata all’ospedale di Copertino. Con lei c’è una quasi coetanea – ha 13 anni – di nazionalità greca, anche lei sfuggita all’incendio. La dodicenne mostra tranquillità ma in realtà è preoccupata perché non riesce a contattare i genitori. La madre e il fratello sono stati tratti in salvo e sono a bordo di un mercantile, il padre è rimasto a bordo della nave perché lì ci lavora. Moglie e figli erano andati in Grecia a trovarlo per le feste di Natale e stavano tornando a casa quando è scoppiato l’incendio. “Ho sentito che il fuoco si è sprigionato da un camion – ha raccontato ancora la dodicenne – e poi si è propagato alla nave”.
17.31 – Nave agganciata dal rimorchiatore
Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Potrebbero quindi iniziare a breve le operazioni di stabilizzazione e rimorchio della nave che è ancora alla deriva ed in fiamme. La cima con la quale è stata agganciato il traghetto alla deriva è stata passata dal rimorchiatore alla nave con il supporto di un elicottero dell’aeronautica militare.
Ore 16.31 – “Un morto e due feriti”
Secondo l’agenzia AdnKronos ci sono un morto e due feriti sul traghetto Norman Atlantic. La vittima sarebbe caduta in mare mentre era su una scaletta. Uno dei due feriti è un militare che avrebbe accusato un malore durante le operazioni di soccorso.
Ore 16.21 – Pinotti: “Operazioni di trasporto dei passeggeri anche di notte”
“Le operazioni di trasporto dei passeggeri che si trovano ancora a bordo della Norman Atlantic in fiamme “si estenderanno durante la notte”. Lo scrive il ministro della Difesa Roberta Pinotti su Twitter.
Ore 16.10 – 44 italiani a bordo, 146 i naufraghi salvati
Sono 44 gli italiani che si trovavano a bordo del Norman Atlantic, il traghetto alla deriva tra Italia e Albania dopo l’incendio scoppiato a bordo, nell’area del garage, mentre la nave navigava in acque greche. Al momento sono 146 i naufraghi portati in salvo dai soccorritori.
Ore 16.02 – La Marina greca: “22 italiani sulla nave”
Il ministero della Marina Mercantile greca, ha comunicato la lista dei passeggeri della nave Norman Atlantic. Al bordo della nave si trovavano 422 passeggeri. Gli italiani risultano 22. Gli altri sono: 234 greci, 1 romeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato, 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi, 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi, 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini macedoni, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni. Sono invece 56 i membri dell’equipaggio, di varie nazionalità.
Ore 15.44 – Otto superstiti in ospedale a Lecce
Otto dei 9 superstiti del traghetto in fiamme, giunti all’aeroporto militare di Galatina sono stati tutti spostati negli ospedali della zona tra Galatina e Lecce, per accertamenti e a scopo precauzionale. Solo uno di loro, il primo ad essere salvato, un italiano di 58 anni, residente a Forlì, si trova ancora in infermeria, ma ha già preso contatto con i suoi parenti che probabilmente lo raggiungeranno nelle prossime ore. Al momento, riferiscono fonti dell’aeronautica militare, non sono previsti altri arrivi al Cesari.
Ore 15.23 – Anche 44 italiani sul traghetto
Ci sarebbero anche 44 italiani sul traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo dell’Albania, tra le 478 persone a bordo (422 passeggeri e 56 membri dell’equipaggio). Tra le altre nazionalità dei passeggeri anche 268 greci, 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi, dieci svizzeri, 9 francesi e alcuni russi, austriaci, britannici e olandesi.
Ore 15.19 – Tre marittimi a bordo originari di Procida (Napoli)
Ci sono anche tre marittimi di Procida (Napoli) imbarcati sulla Norman Atlantic, il traghetto in fiamme nell’Adriatico tra l’Italia e la Grecia. I tre marittimi sono: Luigi Iovine (primo ufficiale di bordo), Gianluca Assante e Cristian Manfredi. Gianluca Assante è stato tratto in salvo dopo essere caduto in mare.
Ore 15.09 – Sono 131 i passeggeri salvati
Sono saliti a 131 i passeggeri del Norman Atlantic portati in salvo, dopo l’incendio che è divampato sul traghetto nelle acque tra la Grecia e l’Italia. In particolare, 49 naufraghi sono a bordo del mercantile Spirit of Pireus, 36 sul mercantile Aby Jeanett, 36 sono stati recuperati dall’elicottero della Marina militare e trasferiti sul mercantile Cruise Europa, 8 sono stati tratti in salvo dall’elicottero della Capitaneria di porto, uno dall’elicottero dell’Aeronautica militare, mentre un membro dell’equipaggio è stato recuperato dal mercantile Genmar Argus. Nel recupero dei naufraghi sono impegnati cinque elicotteri della Marina militare che fanno la spola tra il traghetto e i mercantili.
Ore 14.14 – Ancora 350 persone a bordo
A bordo del traghetto Norman Atlantic ci sarebbero ancora circa 350 persone che si trovano nei ponti scoperti della nave. Secondo fonti greche, infatti, a bordo tra passeggeri ed equipaggio c’erano 478 persone. Di queste, 111 sono state tratte in salvo, secondo quanto reso noto dalla Marina italiana. Nove sono state trasferite con gli elicotteri in Puglia e il resto si trova sulle motonavi dirottate in zone.
Ore 14.06 – Sono 111 i passeggeri in salvo
Sono al momento 111 i passeggeri a bordo della Norman Atlantic in salvo. Lo rende noto la Marina. 49 sono sulla motonave Spirit of Pireus, 36 sono stati presi dalla motonave Aby Jeanette e 17 da un elicottero della Marina e trasferiti sulla motonave Cruise Europa. Altri 9 sono stati recuperati dagli elicotteri di Capitaneria e Aeronautica.
Ore 14.05 – Bimbi con mamme soccorsi e portati in ospedale
Tre bambini soccorsi sulla Norman Atlantic e portati in elicottero a Galatina nella base del 61esimo stormo sono stati trasferiti in ambulanza con le loro mamme negli ospedali di Galatina e di Lecce. A Galatina si trovano ora due dei bambini soccorsi con la loro mamma che è incinta. L’altro piccolo e la sua mamma sono nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. I piccoli hanno tra i 2 e i 5 anni. Sono tutti in buone condizioni e il trasferimento è stato deciso per accertamenti
Ore 13.59 – Capitaneria: “La nave non è inclinata”
Il traghetto Norman Atlantic non è inclinato, come aveva invece riferito un soccorritore al porto di Otranto. Lo sottolinea la centrale operativa delle Capitanerie di Porto secondo la quale nella zona dell’incidente sono arrivati i due rimorchiatori partiti dall’Italia che hanno avviato le operazioni di spegnimento dell’incendio.
Ore 13.23 – Portavoce Marina: “Soltanto 42 passeggeri in salvo”
Il portavoce della marina militare greca, Nikos Lagadianos, ha detto che soltanto 42 passeggeri dei 150 a bordo di una scialuppa sono stati portati in salvo in una nave da carico vicina al traghetto. Inoltre ha riferito che 234 passeggeri e 34 membri dell’equipaggio sono greci, i rimanenti sono di altre nazionalità.
Ore 13.21 – Vigili del fuoco al lavoro per raffreddare lamiera
Iniziato dai vigili del fuoco l’intervento per il raffreddamento della lamiera esterna del traghetto Norman Atlantic, dopo l’incendio scoppiato nella notte nell’area del garage. L’operazione, spiegano fonti dei vigili del fuoco, viene effettuata da sottobordo per l’impossibilità di accostarsi alla nave a causa del mare grosso.
Ore 13.21 – Allo stato nessun ferito sul traghetto
Al momento non risultano feriti tra i passeggeri ancora presenti sulla Norman Altlantic. Lo riferiscono fonti di governo aggiungendo che circa 40 passeggeri hanno lasciato la nave utilizzando la zattera di salvataggio. Sette sono stati recuperati dagli elicotteri.
Ore 13.16 – Salpa da Brindisi il terzo rimorchiatore
Sta salpando da Brindisi il terzo rimorchiatore diretto nella zona dove si trova alla deriva il traghetto Norma Atlantic. Sono già partiti da Brindisi il Marietta Barretta, e il Tenax, ora si è deciso di inviare anche l’Asmara con la terza squadra di vigili del fuoco a bordo per fornire supporto ai soccorsi già in atto attorno alla nave e che si stanno svolgendo in condizioni meteomarine avverse. I primi due rimorchiatori sono già in zona e sono i mezzi più idonei per operare in condizioni meteo anche molto difficoltose.
Ore 13.12 – Marina Militare invia la nave San Giorgio
La Marina Militare invia la nave San Giorgio per i soccorsi al Norman Atlantic. A quanto si legge sul profilo twitter della Marina nell’area sono presenti i seguenti assetti: un elicottero EH101 e “in uscita in mare di Nave San Giorgio”. I soccorsi sono coordinati dall’Italian Maritime Rescue Coordination Center (MRCC) di Roma. La nave si trova 33 miglia marine da Otranto e 12 da Valona.
Ore 13.09 – Attivato un ponte aereo con il Salento
È stato attivato un ponte aereo con il Salento per il soccorso e le cure ai naufraghi del traghetto Norman Atlantic. Velivoli di recupero del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 61° Stormo di Galatina hanno trasportato alcuni naufraghi alla base militare di Galatina. Hanno sintomi di ipotermia, in condizioni comunque non preoccupanti. Tra i passeggeri del traghetto il primo ad arrivare è stato un 60enne di Forlì, prelevato da un battello tramite un verricello calato da un elicottero.
Ore 13.06 – “Fiamme non estinguibili, nave inclinata”
Le fiamme a bordo della Norman Atlantic non sarebbero estinguibili “perché molto estese” e “la situazione si sta aggravando perché la nave è inclinata”. È quanto riferito da uno dei soccorritori della Capitaneria di porto che ha appena fatto rientro nel porto di Otranto. Secondo il militare le fiamme sono diffuse in gran parte del traghetto.
Ore 13.02 – Quarantasette hanno lasciato la nave con zattera
“Quarantasette persone hanno lasciato la nave con zattera e elicottero. Rimanente personale è all’esterno. Al momento nessun ferito”. Lo scrive su Twitter il portavoce del ministro della Difesa Andrea Armaro. “Marina Militare coordina soccorsi. Elicottero preleva 7 passeggeri” twitta il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Ore 12.50 – Evacuati quattro donne e tre bambini
Altri 8 naufraghi, tra cui 3 bambini e 4 donne, sono state evacuate dal traghetto Norman Atlantic con un elicottero della Guardia Costiera e sono stati trasferiti nella base del 61esimo stormo a Galatina (Lecce). Gli otto sono stati assistiti dai medici e dal personale dell’Aeronautica militare: stanno tutti bene e manifestano solo sintomi di ipotermia. La prima persona soccorsa e portata alla base di Galatina è un italiano di 58 anni di origini albanesi, è residente a Forlì.
Ore 12.35 – “Incendio sotto controllo, fiamme isolate”
L’incendio sviluppatosi nel traghetto della Norman Atlantic sarebbe sotto controllo e le fiamme sarebbero state isolate all’altezza del ponte 5. È quanto avrebbe comunicato il comandante alle Capitanerie di porto. Una motovedetta ha raggiunto il traghetto ma le persone non sono ancora state evacuate a causa delle condizioni del mare.
Ore 12.18 – Renzi su Twitter: “Elicottero preleva primi passeggeri”
“Gli aggiornamenti ufficiali proseguono ogni ora su siti istituzionali. Elicottero è riuscito a prelevare primi passeggeri. #NormanAtlantic”. È quanto scrive il premier Matteo Renzi su Twitter
Ore 12.12 – Papa Francesco prega per passeggeri aereo e nave
“Cari fratelli e sorelle, il mio pensiero va, in questo momento, ai passeggeri dell’aereo malese scomparso mentre era in viaggio tra Indonesia e Singapore, come pure ai passeggeri delle navi in transito nelle ultime ore nelle acque del mare Adriatico coinvolte in alcuni incidenti”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.
Ore 11.56 – Condizioni meteo pessime: vento oltre 50 nodi e mare forza 7-8
Le operazioni di soccorso, coordinate dalle autorità greche e italiane (Maritime Rescue Sub Center di Bari), sono rese particolarmente complesse dalle condizioni meteorologiche: al momento si rilevano oltre 50 nodi di vento (oltre 90 chilometri all’ora) e mare forza 7-8. Il portavoce della guardia costiera italiana, Marco Di Milla, ha riferito che potranno durare ore le operazioni di soccorso.
Ore 11.42 – Onde alte sei metri, soccorsi difficili
Le condizioni proibitive del mare stanno rendendo difficoltosi i soccorsi al traghetto italiano colpito da un incendio nel mare Adriatico mentre si spostava da Corfù ad Ancona. “Ci sono onde alte sei metri”, spiega all’Adnkronos l’ammiraglio Giovanni Pettorino. “Per ora non abbiamo notizie di feriti a bordo. Intorno al traghetto abbiamo mandato otto mercantili, ma ci sono difficoltà per il trasbordo dei passeggeri. I due elicotteri mandati sul posto sono stati costretti a tornare indietro. Sul posto comunque sta arrivando un rimorchiatore che dovrebbe prenderlo e metterlo con la prua al vento per evitare oscillazioni pericolose del traghetto”
Ore 11.46 – Coordinamento delle operazioni passa all’Italia
È ingovernabile il Norman Atlantic, che sta ancora bruciando a circa 20 miglia marine da Otranto dopo che un incendio è scoppiato nell’area del garage, dove erano stipate circa 150 auto. Con il black out che ha mandato in tilt le macchine, il traghetto è dunque alla deriva e si dirige ora verso le coste dell’Albania, dopo che in un primo momento sembrava dirigersi verso la Grecia: proprio per questo il controllo dell’operazione è tornato sotto il coordinamento italiano, a Roma. La Marina Militare ha impegnato per i soccorsi due elicotteri e alcune motovedette della Guardia Costiera, mentre tre mercantili che si trovavano in zona sono stati fatti avvicinare.
Ore 11.38 – “Stiamo bruciando e nessuno po’ salvarci”
“Stiamo bruciando e affondando e nessuno è in grado di salvarci. Aiutateci non ci lasciate soli”. È la richiesta disperata di aiuto che Nikos Papatheodosiou, uno dei passeggeri del traghetto in fiamme a largo di Corfù, ha fatto in diretta al telefono con la Tv greca. Intanto sale a 478 il totale delle persone presenti sull’imbarcazione, secondo quanto riportato da Miltiadis Varvitsiotis, ministro per la Marina mercantile della Grecia. Si calcola che 268 siano passeggeri greci.
Ore 11.16 – Nella zona è in corso una tempesta
Un rimorchiatore con a bordo personale dei vigili del fuoco è partito questa mattina da Brindisi per concorrere ai soccorsi del traghetto Norman Atlantic che sta bruciando a circa 20 miglia marine da Otranto dopo che un incendio è scoppiato nel garage. Nella zona del disastro è intanto in corso una tempesta, che rende difficili i soccorsi. Nella zona del disastro sono stati inviati cinque elicotteri e un aereo C-130.
Ore 11.15 – Comandante: “Incendio in atto, nave ingovernabile”
L’incendio a bordo del traghetto della Norman Atlantic è ancora in atto e la nave è ingovernabile: secondo il comandante, che ha parlato alla centrale operativa delle Capitanerie di porto, ci sono fiamme vive ma contenute. Al momento i soccorritori non sono riusciti a salire sulla nave per le avverse condizioni meteo. La nave sta “scarrocciando” verso le coste albanesi. I soccorritori stanno studiando come riuscire a far scendere passeggeri ed equipaggio dal traghetto, in attesa che le condizioni del mare e soprattutto della visibilità migliorino.
Ore 10.50 – Renzi: “Dalle 11 ogni ora aggiornamenti ufficiali”
“Ogni ora dalle 11 aggiornamenti ufficiali sulla situazione del #NormanAtlantic e sull’incidente ulteriore a largo di Ravenna (nave turca)”. Così il premier Renzi scrive su Twitter. Due navi mercantili sono entrate in collisione al largo di Ravenna.
Ore 10.33 – In salvo 170 persone sulle scialuppe
Delle 466 persone a bordo almeno 170 sono riuscite a mettersi in salvo sulle scialuppe. Gli altri passeggeri sono rimasti bloccati, a quanto si apprende, a causa di un black out che sta impedendo di calare in mare le altre barche di salvataggio. Il comandante del traghetto ha dato l’ordine di abbandonare la nave, ma le condizioni del mare stanno ostacolando le operazioni di soccorso.
Ore 10.06 – Anche famiglie e bambini a bordo del traghetto
Ci sarebbero anche famiglie con bambini, secondo le frammentarie informazioni che arrivano in Puglia via radio, a bordo del traghetto Norman Atlatic. Dalla Puglia sono partiti due rimorchiatori con a bordo mezzi dei vigili del fuoco dal porto di Brindisi con due motovedette della Capitaneria di porto. Motovedette sono partite anche da Santa Maria di Leuca e da Otranto, che è la località italiana più vicina alla zona dell’emergenza. Impegnati nelle operazioni anche alcuni elicotteri, due della Guardia costiera e uno della Marina militare partiti da Catania e da Grottaglie
Ore 10.00 – Passeggero trasportato in ipotermia in Puglia
Un passeggero del traghetto, a quanto apprende il fattoquotidiano.it, è stato trasportato in ipotermia all’aeroporto militare di Galatina (Lecce). Scattato piano emergenza 118. Mentre nelle operazioni di soccorso si è lievemente ferito un militare della guardia costiera. Inoltre si è rotto un vericello di un elicottero che è dovuto rientrare
Ore 9.47 – Renzi: “Con Samaras seguiamo la vicenda”
“Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con il massimo coinvolgimento della nostra Marina”. Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi.
Ore 9.42 – “Le nostre scarpe iniziavano a fondersi”
“Le nostre scarpe avevano iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona della reception”: lo ha raccontato alla tv greca Mega uno dei passeggeri della Norman Atlantic tratti in salvo. L’incendio nel garage, dove c’erano circa 195 vetture, secondo la tv, ha provocato un fortissimo calore su tutta la nave.
Ore 9.20 – Equipaggio ha invano tentato di spegnere le fiamme
I membri dell’equipaggio hanno inizialmente tentato di spegnere le fiamme, ma senza successo. Quindi le autorità hanno deciso di mettere in salvo le persone a bordo, trasferendole su navi che si trovavano nelle vicinanze. Un rappresentante della compagnia della nave, Anek Lines, ha spiegato che tutti i passeggeri sono stati radunati sul ponte della nave, con indosso i giubbotti salvagente.
Ore 9.20 – Evacuati 30 passeggeri tra donne e bambini
Sono circa 30 i passeggeri evacuati sinora dal traghetto italiano su cui si è sviluppato un incendio al largo dell’isola greca di Corfù. Il primo gruppo di passeggeri portati in salvo è composto di donne e bambini. Secondo le ultime informazioni diffuse dalla Guardia costiera greca è stato trasferito su un’altra nave che viaggiava nell’area, la Spirit of Piraeus.
Ore 9.05 – Diverse navi ed elicotteri sul posto
Proseguono le operazioni di soccorso dei passeggeri della nave Norman Atlantic: sul posto sono già arrivate, secondo la televisione greca Skai, sette navi passeggeri, quattro navi della guardia costiera, tre elicotteri e due aerei. Intanto fanno rotta verso la Norman Atlantic un nave rimorchiatore italiano e una nave dei pompieri greci partita da Igoumenitsa.
Ore 9.02 – Almeno quattro navi mercatili sul posto
Almeno quattro navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state dirottate nella zona dove si trova il traghetto in fiamme partito dalla Grecia e diretto ad Ancona. Uno di questi avrebbe già raggiunto la zona e preso a bordo le circa 150 persone che si erano calate con le scialuppe. Dell’Italia sono partite anche due motovedette della Guardia Costiera e elicotteri della Marina e dell’Aeronautica.
Ore 8.29 – Pessime delle condizioni del mare
Circa 150 persone sono salite sulle scialuppe di salvataggio della Norman Atlantic, dove un incendio è scoppiato nel garage, ma a causa delle pessime condizioni del mare trasferirli sulle navi di soccorso greche è molto difficoltoso. Secondo i media greci, alcune scialuppe sarebbero state distrutte dalle fiamme, mentre alcuni elicotteri della marina ellenica sarebbero in attesa di avvicinarsi al traghetto per portare in salvo altri passeggeri.
Ore 8.25 – Arrivo traghetto era previsto alle 17 ad Ancona
Sarebbe dovuto arrivare nel porto di Ancona alle 17.00 di oggi il traghetto Norman Atlantic su cui è scoppiato un incendio dopo la partenza da Corfù. E’ quanto si è appreso presso la Capitaneria di Porto anconetana. Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla Guardia Costiera di Bari. Il traghetto è gestito dall’operatore marchigiano Agenzia Archibugi.(
Ore 8.24 – Lanciato abbandono nave
Il comandante del traghetto della Norman Atlantic ha lanciato l’abbandono nave dopo l’incendio scoppiato nei garage. Circa 150 delle 400 persone che si trovano a bordo tra passeggeri ed equipaggio, sono già riusciti ad abbandonare la nave e si trovano a bordo delle scialuppe di salvataggio. Il resto si è invece rifugiato ai piani alti del traghetto in quanto un blackout elettrico starebbe impedendo la possibilità di calare le altre scialuppe.
Ore 8.22 – “Condizioni del mare difficili”
“Le condizioni del mare non sono buone, si lavora con difficoltà, speriamo che tutto vada bene”, ha detto alla stazione televisiva privata il ministro greco della Difesa, Nikos Dendias, che segue i soccorsi. Il ministro della Marina Mercantile, Miltiadis Varvitsiotis, ha detto che “le autorità greche sono in contatto con quelle italiane in quanto la nave si trova a 22 miglia nautiche dalle coste italiane”.
Ore 8.02 – Soccorsi greci e italiani in azione
L’incidente, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe avvenuto in acque greche e dunque spetterebbe a quel paese il coordinamento dei soccorsi. A bordo del traghetto ci sarebbero circa 400 persone. Vigili del fuoco, a bordo dei mezzi delle capitanerie sono partiti da Brindisi e Barletta.
Ore 8.01 – Calate le scialuppe, persone in mare
Secondo le prime informazione dei vigili del fuoco che stanno raggiungendo il traghetto con diverse squadre, sarebbero state calate le scialuppe e centinaia di persone sarebbero in mare.
Ore 7.54 – Incendio scoppiato nel garage
L’incendio nel garage della nave è scoppiato, secondo i media locali, intorno alle 5.30 di questa mattina (le 4.30 in Italia), per cause ancora ignote. Attualmente sono stati portati in salvo su altre navi 150 presone mentre il forte vento e il mare agitato rendono difficile l’opera di soccorso. Sul posto sono già arrivate due navi che a causa delle condizioni del mare non riescono ad avvicinare il traghetto per prendere a bordo i passeggeri, mentre un’altra nave ed un elicottero dell’esercito greco stanno per arrivare sul posto.
Hanno collaborato Tiziana Colluto e Andrea Tundo
Cronaca
Norman Atlantic, traghetto in fiamme: “E’ alla deriva e inclinato”. Un morto
CRONACA ORA PER ORA - La nave passeggeri battente bandiera italiana era partita da un porto greco ed era diretta ad Ancona: 190 passeggeri sono in salvo, 287 sono ancora a bordo. Una vittima accertata: è caduta in mare mentre saliva su una scialuppa. Ipotesi traino con naufraghi a bordo fino al porto di Brindisi. Soccorsi quasi impossibili per il mare grosso e il vento forte. Le testimonianze dei camionisti: "Sovraccarico di tir con olio"
Sarà lunga tutta la notte la corsa per mettere in salvo passeggeri e membri dell’equipaggio che si trovano a bordo del Norman Atlantic, andato a fuoco durante il viaggio tra il porto greco di Igoumenitsa e quello di Ancona, dove sarebbe dovuto attraccare alle 17 di domenica 28 dicembre. All’alba, invece, nella zona di Corfù, un incendio scoppiato nell’area garage ha trasformato la nave in un inferno di fiamme e fumo. Dopo poche ore la nave è diventata ingovernabile, è tuttora alla deriva verso l’Albania e ora anche inclinata di 7-8 gradi a causa dell’acqua utilizzata per spegnere il rogo (domato intorno alle 21). Le operazioni di soccorso – a circa 13 miglia dall’Albania e a 45 dalla Puglia – si sono trasformate quindi in una corsa contro il tempo per mettere in salvo le 478 persone a bordo. A mezzanotte 190 sono state recuperate, altre 288 sono ancora sulla nave. Di sicuro c’è almeno una vittima: è un passeggero greco, Georghios Doulis, che ha perso la vita mentre stava cercando di salire su una scialuppa di salvataggio. Difficile capire invece quanti sono i feriti. Drammatici, infine, gli appelli delle persone ancora a bordo: “C’è freddo e fumo, moriremo come topi” dicono ai media greci.
La missione di Marina militare, Guardia costiera e Aeronautica, ma anche dei 7-8 mercantili che si sono avvicinati per dare assistenza è stata per ore ai limiti del possibile: il vento ha sempre continuato a soffiare a oltre 100 all’ora, il mare ha spinto a forza 7-8, cioè con onde alte anche 6 metri. Condizioni meteo-marine che hanno reso difficile anche il recupero del relitto alla deriva da parte dei rimorchiatori partiti da Brindisi. Uno di questi ha tentato una prima operazione di aggancio con un cavo lanciato dalla nave, ma questo – di nylon – si è spezzato un po’ per il calore delle lamiere rese e un po’ per la tensione. E’ andato a buon fine il secondo tentativo. L’aggancio serve – secondo diverse fonti – a posizionare almeno la nave con la prua al vento, in modo da stabilizzarla e quindi agevolare l’evacuazione che avviene dal cielo, grazie a tre elicotteri che fanno la spola con la Puglia con gruppetti di 6-8 persone. In zona il coordinamento è affidato alla nave San Giorgio, mentre a bordo la “guida” continua a essere il capitano, lo spezzino Argilio Giacomazzi, uno dei 44 italiani a bordo del Norman Atlantic.
L’ipotesi formulata a notte fonda, alla luce dello spegnimento dell’incendio, è quella di cominciare a trainare la nave verso Brindisi e non attendere – come è stato deciso finora – di evacuare prima definitivamente la nave. La Norman Atlantic è una cosiddetta “ro-pax”, cioè di quelle che fanno sia trasporto merci che trasporto passeggeri. Batte bandiera italiana, l’armatore è la Visemar, ha cambiato 3 nomi e 6 compagnie da quando è stata costruita (nel 2009). Avrebbe compiuto il suo ultimo viaggio tra Grecia e Italia il 17 gennaio. Poi dal 19 la rotta di linea sarebbe stata nuovamente coperta dall’Ellenic Spirit, la nave che normalmente assicura i collegamenti.
Saranno le inchieste, infine, a far luce sulle cause. Due gli elementi da approfondire. Il primo riguarda la manutenzione della nave: l’ultima ispezione, solo alcune settimane fa, aveva messo in luce alcuni problemi alle porte “taglia fuoco”. Carlo Visentini, armatore del traghetto, si è affrettato a smentire spiegando che i controlli avevano “confermato lo stato di piena funzionalità” del Norman Atlantic e che “era stato riscontrato un lieve malfunzionamento”, che però era stato “immediatamente eliminato”. Il “lieve malfunzionamento di una delle porte tagliafuoco” era stato riscontrato alla “numero 112, situata al ponte numero 5, cioè sopra al punto dal quale, secondo quanto se ne sa finora, si è sviluppato l’incendio”. L’altro aspetto riguarda invece lo stato del carico della nave al momento della partenza. Saranno centrali le testimonianze. Ci sono, per esempio, quelle di alcuni camionisti tratti in salvo: “La parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine, ballavano per le onde alte”, hanno detto al telefono al quotidiano greco To Vima: “Facile che una scintilla sia partita da lì”.
CRONACA ORA PER ORA
21.55 – Sostituito il cavo rimorchiatore spezzato
E’ stato sostituito con un cavo in acciaio-nylon l’altro cavo, di solo nylon, che si era spezzato dopo l’aggancio del traghetto Norman Atlantic da parte del rimorchiatore Marietta Barretta. Lo si è appreso da fonti della Capitaneria. Il traghetto è attualmente fermo per consentire le operazioni di soccorso dei naufraghi, ma non si esclude che durante la notte si possa decidere di iniziare le operazioni di traino del traghetto con i passeggeri a bordo.
21.50 – Nuovo tentativo rimorchiatori per agganciare nave
Si è spezzato il cavo con cui il rimorchiatore Marietta Barretta era riuscito ad agganciare la prua della Norman Atlantic dopo ore di tentativi. Un nuovo tentativo di agganciare la nave da parte dei quattro rimorchiatori ormai presenti in zona è già in atto. Una volta assicurata ai mezzi di traino, la nave sarà probabilmente portata a Brindisi.
21.28 – Camionisti naufraghi: “Nave sovraccarica di tir con olio”
Puntano il dito sul sovraccarico i camionisti naufraghi sul traghetto. “La parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine, ballavano per le onde alte”, hanno detto al telefono al quotidiano greco To Vima: “Facile che una scintilla sia partita da lì”.
21.26 – Incendio domato a bordo, resta fumo denso
I soccorritori presenti sul posto comunicano che le fiamme scoppiate stamane a bordo della nave italiana Norman Atlantic sono state domate, almeno quelle a vista dall’esterno. Lo rende noto la guardia costiera. Il traghetto continua ad essere ancora avvolto da fumo denso, riconducibile ad altri eventuali focolai presenti all’interno dello scafo. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera italiana, proseguono con l’impiego di mezzi aeronavali della guardia costiera, della marina militare e della aeronautica e con l’ausilio di 8 mercantili.
21.11 – Nave greca verso Brindi con 49 superstiti
La motonave greca ‘Spirit of Piraeus’ è diretta a Brindisi con 49 superstiti del traghetto Norman Atlantic, incendiatosi a largo di Corfù. Tutti i naufraghi a bordo sono in discrete condizioni di salute. Lo rende noto la marina militare.
21.05 – Alla nave San Giorno il coordinamento dei soccorsi
La nave San Giorgio della marina militare ha assunto il coordinamento delle azioni di soccorso in mare per il traghetto Norman Atlantic, in fiamme a largo di Corfù.
21.02 – 169 in salvo, 308 ancora a bordo
Sono 169 le persone al momento messe in salvo che si trovavano a bordo del Norman Atlantic. Sul traghetto ci sono dunque ancora 308 persone: le operazioni di soccorso andranno avanti per tutta la notte, grazie agli elicotteri con la capacità di visione notturna. Il coordinamento dei soccorsi in mare è stato assunto da nave San Giorgio.
20.39 – A bordo anche una soprano greca per il Nabucco a Rimini
Ci sarebbe anche la soprano greca Dimitra Theodossiou tra i passeggeri del Norman Atlantic. A riferirlo Augusto Lombardini, segretario e amico dell’artista che l’attendeva in Italia per le prove del Nabucco, in vista delle recite del 1 e 3 gennaio a Rimini. “La signora – racconta al telefono Lombardini – stava venendo in Italia per le prove del Nabucco, poi il 5 gennaio sarebbe stata impegnata a Cerreto Guidi per un recital di beneficenza. Aveva deciso di prendere la nave per portare l’auto e per avere più facilità con i bagagli”. Lombardini dice di aver avuto le notizie da un amico flautista italiano in contatto con la sorella della Theodossiou che ha riferito di aver sentito per l’ultima volta sua sorella stamani verso le 11. Theodossiou avrebbe detto di essere sul ponte e di stare in attesa dei soccorsi, poi i telefoni non sono stati più raggiungibili.
19.41 – Il ministro della Difesa greco: “Non ci sono dispersi”
“Non ci sono dispersi”. Lo ha detto in diretta Tv con Mega Channel il Ministro della Difesa greco Nikos Dendias. Aggiungendo che gli elicotteri proseguiranno anche di notte le operazioni di soccorso. Dieci i traghetti arrivati nella zona in aiuto.
19.30 – Nuovo bilancio: 165 in salvo
Sono attualmente 165 le persone messe in salvo che erano a bordo della Norman Atlantic mentre 4 sono i feriti, di cui un aerosoccorritore della Marina e un militare della Guardia Costiera. A bordo ci sono invece ancora 313 persone. Il nuovo bilancio è stato reso noto dalla Marina Militare che ribadisce le difficoltà nelle operazioni di soccorso a causa dell’elevata quantità di fumo presente e per il sopraggiungere del buio. Nella zona delle operazioni è però arrivata nave San Giorgio.
19.09 – Tv greca: “La vittima è un passeggero greco”
La vittima del traghetto in fiamme è un passeggero greco. L’uomo sarebbe morto nel tentativo di abbandonare la nave. La moglie è stata soccorsa e portata a Brindisi. Lo afferma la tv greca Mega Channel.
18.10 – Allestito a Galatina un reparto di emergenza
All’ospedale di Galatina (Lecce) è stato allestito un reparto di emergenza per far fronte ad eventuali arrivi massicci di superstiti dell’incendio sul traghetto Norman Atlantic. Lo rende noto l’assessorato regionale della Puglia alle Politiche della Salute. L’assessorato aggiunge nella nota che “sono in arrivo a Otranto con la Guardia costiera cinque feriti, tra cui tre traumatizzati che saranno valutati dal 118 e smistati tra Lecce, Casarano e Tricase”.
18.26 – Passeggero: “Stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo”
“Siamo fuori sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo, l’incendio si estende sempre di più”. E’ il racconto in diretta dal traghetto in fiamme di uno dei naufraghi greci. Yorgos Stiliaras, parlando alla Tv Megachannel, ha aggiunto “I pavimenti sono bollenti, le persone tremano e tossiscono. Non si sa se ce la faremo”.
17.58 – Ragazzina salvata: “Siamo stati svegliati dalle sirene”
“Stavo dormendo, siamo stati svegliati dalla sirena dell’allarme ed è stato un fuggi fuggi generale”. Ha ancora la paura negli occhi una ragazzina di 12 anni di Molfetta (Bari) salvata dall’incendio sul traghetto Norman Atlantic. Ora è ricoverata all’ospedale di Copertino. Con lei c’è una quasi coetanea – ha 13 anni – di nazionalità greca, anche lei sfuggita all’incendio. La dodicenne mostra tranquillità ma in realtà è preoccupata perché non riesce a contattare i genitori. La madre e il fratello sono stati tratti in salvo e sono a bordo di un mercantile, il padre è rimasto a bordo della nave perché lì ci lavora. Moglie e figli erano andati in Grecia a trovarlo per le feste di Natale e stavano tornando a casa quando è scoppiato l’incendio. “Ho sentito che il fuoco si è sprigionato da un camion – ha raccontato ancora la dodicenne – e poi si è propagato alla nave”.
17.31 – Nave agganciata dal rimorchiatore
Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Potrebbero quindi iniziare a breve le operazioni di stabilizzazione e rimorchio della nave che è ancora alla deriva ed in fiamme. La cima con la quale è stata agganciato il traghetto alla deriva è stata passata dal rimorchiatore alla nave con il supporto di un elicottero dell’aeronautica militare.
Ore 16.31 – “Un morto e due feriti”
Secondo l’agenzia AdnKronos ci sono un morto e due feriti sul traghetto Norman Atlantic. La vittima sarebbe caduta in mare mentre era su una scaletta. Uno dei due feriti è un militare che avrebbe accusato un malore durante le operazioni di soccorso.
Ore 16.21 – Pinotti: “Operazioni di trasporto dei passeggeri anche di notte”
“Le operazioni di trasporto dei passeggeri che si trovano ancora a bordo della Norman Atlantic in fiamme “si estenderanno durante la notte”. Lo scrive il ministro della Difesa Roberta Pinotti su Twitter.
Ore 16.10 – 44 italiani a bordo, 146 i naufraghi salvati
Sono 44 gli italiani che si trovavano a bordo del Norman Atlantic, il traghetto alla deriva tra Italia e Albania dopo l’incendio scoppiato a bordo, nell’area del garage, mentre la nave navigava in acque greche. Al momento sono 146 i naufraghi portati in salvo dai soccorritori.
Ore 16.02 – La Marina greca: “22 italiani sulla nave”
Il ministero della Marina Mercantile greca, ha comunicato la lista dei passeggeri della nave Norman Atlantic. Al bordo della nave si trovavano 422 passeggeri. Gli italiani risultano 22. Gli altri sono: 234 greci, 1 romeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato, 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi, 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi, 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini macedoni, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni. Sono invece 56 i membri dell’equipaggio, di varie nazionalità.
Ore 15.44 – Otto superstiti in ospedale a Lecce
Otto dei 9 superstiti del traghetto in fiamme, giunti all’aeroporto militare di Galatina sono stati tutti spostati negli ospedali della zona tra Galatina e Lecce, per accertamenti e a scopo precauzionale. Solo uno di loro, il primo ad essere salvato, un italiano di 58 anni, residente a Forlì, si trova ancora in infermeria, ma ha già preso contatto con i suoi parenti che probabilmente lo raggiungeranno nelle prossime ore. Al momento, riferiscono fonti dell’aeronautica militare, non sono previsti altri arrivi al Cesari.
Ore 15.23 – Anche 44 italiani sul traghetto
Ci sarebbero anche 44 italiani sul traghetto Norman Atlantic in fiamme al largo dell’Albania, tra le 478 persone a bordo (422 passeggeri e 56 membri dell’equipaggio). Tra le altre nazionalità dei passeggeri anche 268 greci, 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi, dieci svizzeri, 9 francesi e alcuni russi, austriaci, britannici e olandesi.
Ore 15.19 – Tre marittimi a bordo originari di Procida (Napoli)
Ci sono anche tre marittimi di Procida (Napoli) imbarcati sulla Norman Atlantic, il traghetto in fiamme nell’Adriatico tra l’Italia e la Grecia. I tre marittimi sono: Luigi Iovine (primo ufficiale di bordo), Gianluca Assante e Cristian Manfredi. Gianluca Assante è stato tratto in salvo dopo essere caduto in mare.
Ore 15.09 – Sono 131 i passeggeri salvati
Sono saliti a 131 i passeggeri del Norman Atlantic portati in salvo, dopo l’incendio che è divampato sul traghetto nelle acque tra la Grecia e l’Italia. In particolare, 49 naufraghi sono a bordo del mercantile Spirit of Pireus, 36 sul mercantile Aby Jeanett, 36 sono stati recuperati dall’elicottero della Marina militare e trasferiti sul mercantile Cruise Europa, 8 sono stati tratti in salvo dall’elicottero della Capitaneria di porto, uno dall’elicottero dell’Aeronautica militare, mentre un membro dell’equipaggio è stato recuperato dal mercantile Genmar Argus. Nel recupero dei naufraghi sono impegnati cinque elicotteri della Marina militare che fanno la spola tra il traghetto e i mercantili.
Ore 14.14 – Ancora 350 persone a bordo
A bordo del traghetto Norman Atlantic ci sarebbero ancora circa 350 persone che si trovano nei ponti scoperti della nave. Secondo fonti greche, infatti, a bordo tra passeggeri ed equipaggio c’erano 478 persone. Di queste, 111 sono state tratte in salvo, secondo quanto reso noto dalla Marina italiana. Nove sono state trasferite con gli elicotteri in Puglia e il resto si trova sulle motonavi dirottate in zone.
Ore 14.06 – Sono 111 i passeggeri in salvo
Sono al momento 111 i passeggeri a bordo della Norman Atlantic in salvo. Lo rende noto la Marina. 49 sono sulla motonave Spirit of Pireus, 36 sono stati presi dalla motonave Aby Jeanette e 17 da un elicottero della Marina e trasferiti sulla motonave Cruise Europa. Altri 9 sono stati recuperati dagli elicotteri di Capitaneria e Aeronautica.
Ore 14.05 – Bimbi con mamme soccorsi e portati in ospedale
Tre bambini soccorsi sulla Norman Atlantic e portati in elicottero a Galatina nella base del 61esimo stormo sono stati trasferiti in ambulanza con le loro mamme negli ospedali di Galatina e di Lecce. A Galatina si trovano ora due dei bambini soccorsi con la loro mamma che è incinta. L’altro piccolo e la sua mamma sono nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. I piccoli hanno tra i 2 e i 5 anni. Sono tutti in buone condizioni e il trasferimento è stato deciso per accertamenti
Ore 13.59 – Capitaneria: “La nave non è inclinata”
Il traghetto Norman Atlantic non è inclinato, come aveva invece riferito un soccorritore al porto di Otranto. Lo sottolinea la centrale operativa delle Capitanerie di Porto secondo la quale nella zona dell’incidente sono arrivati i due rimorchiatori partiti dall’Italia che hanno avviato le operazioni di spegnimento dell’incendio.
Ore 13.23 – Portavoce Marina: “Soltanto 42 passeggeri in salvo”
Il portavoce della marina militare greca, Nikos Lagadianos, ha detto che soltanto 42 passeggeri dei 150 a bordo di una scialuppa sono stati portati in salvo in una nave da carico vicina al traghetto. Inoltre ha riferito che 234 passeggeri e 34 membri dell’equipaggio sono greci, i rimanenti sono di altre nazionalità.
Ore 13.21 – Vigili del fuoco al lavoro per raffreddare lamiera
Iniziato dai vigili del fuoco l’intervento per il raffreddamento della lamiera esterna del traghetto Norman Atlantic, dopo l’incendio scoppiato nella notte nell’area del garage. L’operazione, spiegano fonti dei vigili del fuoco, viene effettuata da sottobordo per l’impossibilità di accostarsi alla nave a causa del mare grosso.
Ore 13.21 – Allo stato nessun ferito sul traghetto
Al momento non risultano feriti tra i passeggeri ancora presenti sulla Norman Altlantic. Lo riferiscono fonti di governo aggiungendo che circa 40 passeggeri hanno lasciato la nave utilizzando la zattera di salvataggio. Sette sono stati recuperati dagli elicotteri.
Ore 13.16 – Salpa da Brindisi il terzo rimorchiatore
Sta salpando da Brindisi il terzo rimorchiatore diretto nella zona dove si trova alla deriva il traghetto Norma Atlantic. Sono già partiti da Brindisi il Marietta Barretta, e il Tenax, ora si è deciso di inviare anche l’Asmara con la terza squadra di vigili del fuoco a bordo per fornire supporto ai soccorsi già in atto attorno alla nave e che si stanno svolgendo in condizioni meteomarine avverse. I primi due rimorchiatori sono già in zona e sono i mezzi più idonei per operare in condizioni meteo anche molto difficoltose.
Ore 13.12 – Marina Militare invia la nave San Giorgio
La Marina Militare invia la nave San Giorgio per i soccorsi al Norman Atlantic. A quanto si legge sul profilo twitter della Marina nell’area sono presenti i seguenti assetti: un elicottero EH101 e “in uscita in mare di Nave San Giorgio”. I soccorsi sono coordinati dall’Italian Maritime Rescue Coordination Center (MRCC) di Roma. La nave si trova 33 miglia marine da Otranto e 12 da Valona.
Ore 13.09 – Attivato un ponte aereo con il Salento
È stato attivato un ponte aereo con il Salento per il soccorso e le cure ai naufraghi del traghetto Norman Atlantic. Velivoli di recupero del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 61° Stormo di Galatina hanno trasportato alcuni naufraghi alla base militare di Galatina. Hanno sintomi di ipotermia, in condizioni comunque non preoccupanti. Tra i passeggeri del traghetto il primo ad arrivare è stato un 60enne di Forlì, prelevato da un battello tramite un verricello calato da un elicottero.
Ore 13.06 – “Fiamme non estinguibili, nave inclinata”
Le fiamme a bordo della Norman Atlantic non sarebbero estinguibili “perché molto estese” e “la situazione si sta aggravando perché la nave è inclinata”. È quanto riferito da uno dei soccorritori della Capitaneria di porto che ha appena fatto rientro nel porto di Otranto. Secondo il militare le fiamme sono diffuse in gran parte del traghetto.
Ore 13.02 – Quarantasette hanno lasciato la nave con zattera
“Quarantasette persone hanno lasciato la nave con zattera e elicottero. Rimanente personale è all’esterno. Al momento nessun ferito”. Lo scrive su Twitter il portavoce del ministro della Difesa Andrea Armaro. “Marina Militare coordina soccorsi. Elicottero preleva 7 passeggeri” twitta il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Ore 12.50 – Evacuati quattro donne e tre bambini
Altri 8 naufraghi, tra cui 3 bambini e 4 donne, sono state evacuate dal traghetto Norman Atlantic con un elicottero della Guardia Costiera e sono stati trasferiti nella base del 61esimo stormo a Galatina (Lecce). Gli otto sono stati assistiti dai medici e dal personale dell’Aeronautica militare: stanno tutti bene e manifestano solo sintomi di ipotermia. La prima persona soccorsa e portata alla base di Galatina è un italiano di 58 anni di origini albanesi, è residente a Forlì.
Ore 12.35 – “Incendio sotto controllo, fiamme isolate”
L’incendio sviluppatosi nel traghetto della Norman Atlantic sarebbe sotto controllo e le fiamme sarebbero state isolate all’altezza del ponte 5. È quanto avrebbe comunicato il comandante alle Capitanerie di porto. Una motovedetta ha raggiunto il traghetto ma le persone non sono ancora state evacuate a causa delle condizioni del mare.
Ore 12.18 – Renzi su Twitter: “Elicottero preleva primi passeggeri”
“Gli aggiornamenti ufficiali proseguono ogni ora su siti istituzionali. Elicottero è riuscito a prelevare primi passeggeri. #NormanAtlantic”. È quanto scrive il premier Matteo Renzi su Twitter
Ore 12.12 – Papa Francesco prega per passeggeri aereo e nave
“Cari fratelli e sorelle, il mio pensiero va, in questo momento, ai passeggeri dell’aereo malese scomparso mentre era in viaggio tra Indonesia e Singapore, come pure ai passeggeri delle navi in transito nelle ultime ore nelle acque del mare Adriatico coinvolte in alcuni incidenti”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.
Ore 11.56 – Condizioni meteo pessime: vento oltre 50 nodi e mare forza 7-8
Le operazioni di soccorso, coordinate dalle autorità greche e italiane (Maritime Rescue Sub Center di Bari), sono rese particolarmente complesse dalle condizioni meteorologiche: al momento si rilevano oltre 50 nodi di vento (oltre 90 chilometri all’ora) e mare forza 7-8. Il portavoce della guardia costiera italiana, Marco Di Milla, ha riferito che potranno durare ore le operazioni di soccorso.
Ore 11.42 – Onde alte sei metri, soccorsi difficili
Le condizioni proibitive del mare stanno rendendo difficoltosi i soccorsi al traghetto italiano colpito da un incendio nel mare Adriatico mentre si spostava da Corfù ad Ancona. “Ci sono onde alte sei metri”, spiega all’Adnkronos l’ammiraglio Giovanni Pettorino. “Per ora non abbiamo notizie di feriti a bordo. Intorno al traghetto abbiamo mandato otto mercantili, ma ci sono difficoltà per il trasbordo dei passeggeri. I due elicotteri mandati sul posto sono stati costretti a tornare indietro. Sul posto comunque sta arrivando un rimorchiatore che dovrebbe prenderlo e metterlo con la prua al vento per evitare oscillazioni pericolose del traghetto”
Ore 11.46 – Coordinamento delle operazioni passa all’Italia
È ingovernabile il Norman Atlantic, che sta ancora bruciando a circa 20 miglia marine da Otranto dopo che un incendio è scoppiato nell’area del garage, dove erano stipate circa 150 auto. Con il black out che ha mandato in tilt le macchine, il traghetto è dunque alla deriva e si dirige ora verso le coste dell’Albania, dopo che in un primo momento sembrava dirigersi verso la Grecia: proprio per questo il controllo dell’operazione è tornato sotto il coordinamento italiano, a Roma. La Marina Militare ha impegnato per i soccorsi due elicotteri e alcune motovedette della Guardia Costiera, mentre tre mercantili che si trovavano in zona sono stati fatti avvicinare.
Ore 11.38 – “Stiamo bruciando e nessuno po’ salvarci”
“Stiamo bruciando e affondando e nessuno è in grado di salvarci. Aiutateci non ci lasciate soli”. È la richiesta disperata di aiuto che Nikos Papatheodosiou, uno dei passeggeri del traghetto in fiamme a largo di Corfù, ha fatto in diretta al telefono con la Tv greca. Intanto sale a 478 il totale delle persone presenti sull’imbarcazione, secondo quanto riportato da Miltiadis Varvitsiotis, ministro per la Marina mercantile della Grecia. Si calcola che 268 siano passeggeri greci.
Ore 11.16 – Nella zona è in corso una tempesta
Un rimorchiatore con a bordo personale dei vigili del fuoco è partito questa mattina da Brindisi per concorrere ai soccorsi del traghetto Norman Atlantic che sta bruciando a circa 20 miglia marine da Otranto dopo che un incendio è scoppiato nel garage. Nella zona del disastro è intanto in corso una tempesta, che rende difficili i soccorsi. Nella zona del disastro sono stati inviati cinque elicotteri e un aereo C-130.
Ore 11.15 – Comandante: “Incendio in atto, nave ingovernabile”
L’incendio a bordo del traghetto della Norman Atlantic è ancora in atto e la nave è ingovernabile: secondo il comandante, che ha parlato alla centrale operativa delle Capitanerie di porto, ci sono fiamme vive ma contenute. Al momento i soccorritori non sono riusciti a salire sulla nave per le avverse condizioni meteo. La nave sta “scarrocciando” verso le coste albanesi. I soccorritori stanno studiando come riuscire a far scendere passeggeri ed equipaggio dal traghetto, in attesa che le condizioni del mare e soprattutto della visibilità migliorino.
Ore 10.50 – Renzi: “Dalle 11 ogni ora aggiornamenti ufficiali”
“Ogni ora dalle 11 aggiornamenti ufficiali sulla situazione del #NormanAtlantic e sull’incidente ulteriore a largo di Ravenna (nave turca)”. Così il premier Renzi scrive su Twitter. Due navi mercantili sono entrate in collisione al largo di Ravenna.
Ore 10.33 – In salvo 170 persone sulle scialuppe
Delle 466 persone a bordo almeno 170 sono riuscite a mettersi in salvo sulle scialuppe. Gli altri passeggeri sono rimasti bloccati, a quanto si apprende, a causa di un black out che sta impedendo di calare in mare le altre barche di salvataggio. Il comandante del traghetto ha dato l’ordine di abbandonare la nave, ma le condizioni del mare stanno ostacolando le operazioni di soccorso.
Ore 10.06 – Anche famiglie e bambini a bordo del traghetto
Ci sarebbero anche famiglie con bambini, secondo le frammentarie informazioni che arrivano in Puglia via radio, a bordo del traghetto Norman Atlatic. Dalla Puglia sono partiti due rimorchiatori con a bordo mezzi dei vigili del fuoco dal porto di Brindisi con due motovedette della Capitaneria di porto. Motovedette sono partite anche da Santa Maria di Leuca e da Otranto, che è la località italiana più vicina alla zona dell’emergenza. Impegnati nelle operazioni anche alcuni elicotteri, due della Guardia costiera e uno della Marina militare partiti da Catania e da Grottaglie
Ore 10.00 – Passeggero trasportato in ipotermia in Puglia
Un passeggero del traghetto, a quanto apprende il fattoquotidiano.it, è stato trasportato in ipotermia all’aeroporto militare di Galatina (Lecce). Scattato piano emergenza 118. Mentre nelle operazioni di soccorso si è lievemente ferito un militare della guardia costiera. Inoltre si è rotto un vericello di un elicottero che è dovuto rientrare
Ore 9.47 – Renzi: “Con Samaras seguiamo la vicenda”
“Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con il massimo coinvolgimento della nostra Marina”. Lo scrive su twitter il premier Matteo Renzi.
Ore 9.42 – “Le nostre scarpe iniziavano a fondersi”
“Le nostre scarpe avevano iniziato a fondersi mentre eravamo nella zona della reception”: lo ha raccontato alla tv greca Mega uno dei passeggeri della Norman Atlantic tratti in salvo. L’incendio nel garage, dove c’erano circa 195 vetture, secondo la tv, ha provocato un fortissimo calore su tutta la nave.
Ore 9.20 – Equipaggio ha invano tentato di spegnere le fiamme
I membri dell’equipaggio hanno inizialmente tentato di spegnere le fiamme, ma senza successo. Quindi le autorità hanno deciso di mettere in salvo le persone a bordo, trasferendole su navi che si trovavano nelle vicinanze. Un rappresentante della compagnia della nave, Anek Lines, ha spiegato che tutti i passeggeri sono stati radunati sul ponte della nave, con indosso i giubbotti salvagente.
Ore 9.20 – Evacuati 30 passeggeri tra donne e bambini
Sono circa 30 i passeggeri evacuati sinora dal traghetto italiano su cui si è sviluppato un incendio al largo dell’isola greca di Corfù. Il primo gruppo di passeggeri portati in salvo è composto di donne e bambini. Secondo le ultime informazioni diffuse dalla Guardia costiera greca è stato trasferito su un’altra nave che viaggiava nell’area, la Spirit of Piraeus.
Ore 9.05 – Diverse navi ed elicotteri sul posto
Proseguono le operazioni di soccorso dei passeggeri della nave Norman Atlantic: sul posto sono già arrivate, secondo la televisione greca Skai, sette navi passeggeri, quattro navi della guardia costiera, tre elicotteri e due aerei. Intanto fanno rotta verso la Norman Atlantic un nave rimorchiatore italiano e una nave dei pompieri greci partita da Igoumenitsa.
Ore 9.02 – Almeno quattro navi mercatili sul posto
Almeno quattro navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state dirottate nella zona dove si trova il traghetto in fiamme partito dalla Grecia e diretto ad Ancona. Uno di questi avrebbe già raggiunto la zona e preso a bordo le circa 150 persone che si erano calate con le scialuppe. Dell’Italia sono partite anche due motovedette della Guardia Costiera e elicotteri della Marina e dell’Aeronautica.
Ore 8.29 – Pessime delle condizioni del mare
Circa 150 persone sono salite sulle scialuppe di salvataggio della Norman Atlantic, dove un incendio è scoppiato nel garage, ma a causa delle pessime condizioni del mare trasferirli sulle navi di soccorso greche è molto difficoltoso. Secondo i media greci, alcune scialuppe sarebbero state distrutte dalle fiamme, mentre alcuni elicotteri della marina ellenica sarebbero in attesa di avvicinarsi al traghetto per portare in salvo altri passeggeri.
Ore 8.25 – Arrivo traghetto era previsto alle 17 ad Ancona
Sarebbe dovuto arrivare nel porto di Ancona alle 17.00 di oggi il traghetto Norman Atlantic su cui è scoppiato un incendio dopo la partenza da Corfù. E’ quanto si è appreso presso la Capitaneria di Porto anconetana. Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla Guardia Costiera di Bari. Il traghetto è gestito dall’operatore marchigiano Agenzia Archibugi.(
Ore 8.24 – Lanciato abbandono nave
Il comandante del traghetto della Norman Atlantic ha lanciato l’abbandono nave dopo l’incendio scoppiato nei garage. Circa 150 delle 400 persone che si trovano a bordo tra passeggeri ed equipaggio, sono già riusciti ad abbandonare la nave e si trovano a bordo delle scialuppe di salvataggio. Il resto si è invece rifugiato ai piani alti del traghetto in quanto un blackout elettrico starebbe impedendo la possibilità di calare le altre scialuppe.
Ore 8.22 – “Condizioni del mare difficili”
“Le condizioni del mare non sono buone, si lavora con difficoltà, speriamo che tutto vada bene”, ha detto alla stazione televisiva privata il ministro greco della Difesa, Nikos Dendias, che segue i soccorsi. Il ministro della Marina Mercantile, Miltiadis Varvitsiotis, ha detto che “le autorità greche sono in contatto con quelle italiane in quanto la nave si trova a 22 miglia nautiche dalle coste italiane”.
Ore 8.02 – Soccorsi greci e italiani in azione
L’incidente, sempre secondo quanto si apprende, sarebbe avvenuto in acque greche e dunque spetterebbe a quel paese il coordinamento dei soccorsi. A bordo del traghetto ci sarebbero circa 400 persone. Vigili del fuoco, a bordo dei mezzi delle capitanerie sono partiti da Brindisi e Barletta.
Ore 8.01 – Calate le scialuppe, persone in mare
Secondo le prime informazione dei vigili del fuoco che stanno raggiungendo il traghetto con diverse squadre, sarebbero state calate le scialuppe e centinaia di persone sarebbero in mare.
Ore 7.54 – Incendio scoppiato nel garage
L’incendio nel garage della nave è scoppiato, secondo i media locali, intorno alle 5.30 di questa mattina (le 4.30 in Italia), per cause ancora ignote. Attualmente sono stati portati in salvo su altre navi 150 presone mentre il forte vento e il mare agitato rendono difficile l’opera di soccorso. Sul posto sono già arrivate due navi che a causa delle condizioni del mare non riescono ad avvicinare il traghetto per prendere a bordo i passeggeri, mentre un’altra nave ed un elicottero dell’esercito greco stanno per arrivare sul posto.
Hanno collaborato Tiziana Colluto e Andrea Tundo
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Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso". Lo ha affermato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono fiducioso -ha aggiunto- che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I nostri Paesi condividono, accanto a una analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel Suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto -ha aggiunto il Capo dello Stato- e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani. Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile".
"Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese -ha ricordato il Presidente della Repubblica- per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili".
"Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. Penso allo sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale. Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale".
"Abu Dhabi e Roma -ha concluso Mattarella- avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas –che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi- e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito -che hanno afflitto gravemente i civili- avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Il ritorno alle ostilità -ha proseguito il Capo dello Stato- non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno -quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti- che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Alla vigilia della gara di campionato con il Monza e dopo il passaggio agli ottavi in Europa League, la Roma ha annunciato che "Niccolò Pisilli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2029".
"Classe 2004, il centrocampista -fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso- è diventato rapidamente un punto di forza della Prima Squadra collezionando 34 presenze complessive (e 4 gol segnati) tra Serie A, Europa League e Coppa Italia", spiega la Roma.
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le Associazioni dei pazienti "hanno collaborato alla stesura del policy paper di Ovarian Cancer Commitment (Occ) che si articola in sei punti: come Associazione nazionale che sostiene i portatori di mutazione dei geni Brca e le loro famiglie, due di questi ci stanno particolarmente a cuore e sono il riconoscimento dei Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per le donne ad alto rischio cancro all’ovaio in tutte le Regioni e l’estensione dell’esenzione D99 per le persone portatrici di tumore ovarico in tutte le Regioni. Allo stato attuale soltanto 8 regioni su 20 hanno approvato il Pdta, e soltanto 10 hanno approvato l’esenzione, quindi vuol dire che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ancora oggi nel 2025". Così Ornella Campanella presidente aBRCAdabra in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è chiuso oggi a Roma.
Per Campanella è importante anche "il riconoscimento della chirurgia di riduzione del rischio all’interno di Lea che ad oggi non c’è – spiega - nonostante si sia ampiamente dimostrata come l’unica strategia in grado di prevenire il cancro all’ovaio nelle donne a rischio in quanto portatrici di mutazione dei geni Brca".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Igino Rugiero, ex Commissario Straordinario dell’Unione Italiana Tiro a Segno (Uits) nel 2019, è uno dei tre candidati alla presidenza dell’ente pubblico e Federazione Sportiva, insieme all’ex presidente Costantino Vespasiano e all’ex atleta Valentina Turisini. Con una lunga carriera militare alle spalle svolta per molto tempo presso le più alte Istituzioni dello Stato, e con profonda passione e conoscenza delle dinamiche interne della Uits, Rugiero si presenta con un programma ambizioso e una visione chiara per il futuro dell’organizzazione che, nel caso fosse eletto, siano al servizio delle Sezioni Tsn e dello Sport e non il contrario.
Rugiero ha intrapreso un tour in tutte le regioni italiane per incontrare gli elettori, non solo per presentare il suo programma, ma anche per farsi conoscere personalmente. “Sto girando praticamente in tutte le regioni e dove non mi è possibile andare cerco di contattare personalmente i presidenti delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale per mettere in condizione, democraticamente, gli elettori di conoscermi non soltanto dal punto di vista programmatico che espongo ovunque io vada, ma anche perchè ritengo che il contatto reale e il guardarsi negli occhi mentre ci si confronta sia un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza, nel bene e nel male, nelle scelte dei singoli elettori”, ha dichiarato Rugiero all’Adnkronos.
"Questo approccio mira a rispondere alle molte domande e curiosità dei Presidenti e a spiegare loro le ragioni delle spiacevoli situazioni createsi negli ultimi mesi che avevano messo in dubbio non solo la possibilità di andare ad elezioni, ma in particolare avevano destabilizzato le Sezioni di Tsn che si erano viste cadere addosso all’improvviso, senza essere mai state informate dalla Presidenza, la possibilità della approvazione di un emendamento, fortunatamente ora svanita, che avrebbe praticamente distrutto e messo in discussione la sopravvivenza di moltissime delle stesse Sezioni su tutto il territorio nazionale".
Il candidato alla presidenza sottolinea poi l’importanza di un cambiamento politico per migliorare la gestione dell’ente. “L’obiettivo di oggi, indipendentemente dalle tante cose che dovremmo iniziare a fare tutti insieme domani, è ricucire i necessari rapporti con gli Enti Vigilanti e le Istituzioni dello Stato che si sono persi nel tempo a causa di una gestione superficiale ed approssimativa molto fumosa e poco concreta”, ha affermato, riferendosi alla ultima Governance dell’Ente Pubblico e Federazione Sportiva. Rugiero ritiene che “mai come oggi la Uits ha la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e visione pragmatica di risoluzione dei tanti temi da affrontare che da troppi anni ormai si porta avanti, il prossimo 15 e 16 marzo ad Ostia, gli elettori chiamati per scegliere il prossimo Presidente Nazionale ed il nuovo Consiglio della Uits avranno la grande opportunità di “cambiare” e di iniziare un nuovo percorso di rinascita che possa ridare alla Uits la dignità ed il riconoscimento istituzionale e sportivo che merita. Le Istituzioni tutte e lo Sport ce lo hanno praticamente chiesto facendocelo capire con i fatti, a noi tutti noti”.
Una delle sfide principali che Rugiero intenderebbe affrontare è quella di finalmente riaprire realmente, e non solo a parole, la collaborazione con il Genio Infrastrutture dell’Esercito per riportare armonia tra le parti e tracciare un percorso di confronto per risolvere le problematiche che purtroppo negli ultimi anni hanno messo in difficoltà molte Sezioni Tsn provocandone addirittura in alcuni casi la chiusura. Il suo programma prevede un percorso di risanamento e rinnovamento anche dell’aspetto sportivo a lui molto caro che riparta dalla promozione dello Sport del Tiro a Segno verso le scuole, verso i giovani e quindi verso le loro famiglie per far capire che questo è uno sport inclusivo, efficace e socialmente importante.
“Bisogna contrastare le percezioni negative legate a episodi di cronaca, bisogna far capire alle famiglie che il nostro è uno sport che può offrire ai giovani, e quindi ai loro figli, un contesto formativo e sicuro ed allo stesso tempo lontano dall’eccesso di distrazioni tecnologiche”. Con una visione chiara e un programma dettagliato, Igino Rugiero si propone come un candidato determinato a guidare l’Unione Italiana Tiro a Segno verso un futuro di rinnovamento e crescita, “Da soli si fallisce, uniti si vince”, il suo motto.
Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "La ricerca sta andando avanti spedita soprattutto dal punto di vista genetico e quindi tutta la tematica dei test molecolari è fondamentale. Oggi parliamo e sollecitiamo la rimborsabilità del test Hrd ma c’è già chi sta facendo delle proposte per la rimborsabilità non più riferita al singolo gene, come avvenuto per il Brca, ma a pannelli multigenici, che permettono di analizzare da 30 fino a 500 pannelli di geni. È una nuova prospettiva con cui guardare alle mutazioni e alla complementarietà tra test genomici e genetici e alla loro indispensabilità. L’accesso equo a test molecolari che permettono di definire la terapia su misura di ogni paziente e la possibilità di essere curate nei centri di riferimento di alta specialità, che eseguono un elevato numero di interventi chirurgici all’ovaio, non sono ancora una realtà in Italia". Lo ha detto Nicoletta Cerana presidente Acto Italia Alleanza Contro il Tumore Ovarico ETS in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è concluso oggi a Roma.