Per capire che questa Europa non può andare da nessuna parte, basta soffermarsi sulla figura di Juncker, recentemente confermato sua massima carica da uno schieramento composito che è il pendant preciso di quello che malgoverna l’Italia, da Renzi a Berlusconi. Con una mano, per così dire, Juncker ha sottratto agli erari dei Paesi europei miliardi di euro, agevolando l’evasione fiscale di moltissime imprese multinazionali e non, mentre con l’altra mano si atteggiava a grande predicatore dell’austerità, con la scusa che non ci sono soldi e che quei pochi che ci sono vanno dati alla finanza.

Vittima iniziale di questa politica perversa, ipocrita e criminale è stata la Grecia, un Paese ingiustamente colpevolizzato, dominato da una casta di politici bipartisan (Pasok e Nuova Democrazia) quanto mai corrotti e servili nei confronti dei poteri forti interni e internazionali. Col risultato di demolire completamente i servizi pubblici, di svendere i beni pubblici al migliore offerente, di diffondere disoccupazione, miseria e disperazione fra tutta la popolazione.
La Grecia è stata la cavia sulla quale i governanti europei, Merkel e Juncker in testa, hanno voluto sperimentare le loro politiche. Nel caso della Grecia oggetto dell’esperimento freddamente portato avanti è stato verificare i limiti di sopportazione di un Paese ridotto ai minimi termini, smembrato e venduto sul mercato.

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Nei prossimi mesi tuttavia i Mengele dell’Unione europea potrebbero assistere terrorizzati alla fine per loro infelice del loro macabro esperimento. Non a caso, Juncker in testa, si affannano a sostenere e foraggiare i loro manutengoli locali, dichiarando di sperare che “i Greci facciano la scelta giusta”. La scelta giusta ovviamente i Greci la faranno, votando in maggioranza per Syriza, che presenta il seguente programma (grazie a Gad Lerner che lo ha tradotto e pubblicato):

1. Realizzare un audit del debito pubblico. Rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino la crescita e l’occupazione.
2. Esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico.
3. Alzare l’imposta sul reddito al 75% per tutti i redditi al di sopra di mezzo milione di euro l’anno.
4. Cambiare la legge elettorale perché la rappresentanza parlamentare sia veramente proporzionale.
5. Aumento delle imposte sulle società per le grandi imprese, almeno fino alla media europea.
6. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso.
7. Proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds.
8. Abolire i privilegi fiscali di cui beneficiano la Chiesa e gli armatori navali.
9. Combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero.
10. Tagliare drasticamente la spesa militare.
11. Alzare il salario minimo al livello che aveva prima dei tagli (751 euro lordi al mese).
12. Utilizzare edifici del governo, delle banche e della chiesa per ospitare i senzatetto.
13. Aprire mense nelle scuole pubbliche per offrire gratuitamente la colazione e il pranzo ai bambini.
14. Fornire gratuitamente la sanità pubblica a disoccupati, senza tetto o a chi è senza reddito adeguato.
15. Sovvenzioni fino al 30% del loro reddito per le famiglie che non possono sostenere i mutui.
16. Aumentare i sussidi per i disoccupati. Aumentare la protezione sociale per le famiglie monoparentali, anziani, disabili e famiglie senza reddito.
17. Sgravi fiscali per i beni di prima necessità.
18. Nazionalizzazione delle banche.
19. Nazionalizzare le imprese ex-pubbliche in settori strategici per la crescita del paese (ferrovie, aeroporti, poste, acqua…).
20. Scommettere sulle energie rinnovabili e la tutela ambientale.
21. Parità salariale tra uomini e donne.
22. Limitare il susseguirsi di contratti precari e spingere per contratti a tempo indeterminato.
23. Estendere la protezione del lavoro e dei salari per i lavoratori a tempo parziale.
24. Recuperare i contratti collettivi.
25. Aumentare le ispezioni del lavoro e i requisiti per le imprese che accedano a gare pubbliche.
26. Riformare la costituzione per garantire la separazione tra Chiesa e Stato e la protezione del diritto alla istruzione, alla sanità e all’ambiente.
27. Sottoporre a referendum vincolanti i trattati e altri accordi rilevanti europei.
28. Abolizione di tutti i privilegi dei deputati. Rimuovere la speciale protezione giuridica dei ministri e permettere ai tribunali di perseguire i membri del governo.
29. Smilitarizzare la guardia costiera e sciogliere le forze speciali anti-sommossa. Proibire la presenza di poliziotti con il volto coperti o con armi da fuoco nelle manifestazioni. Cambiare i corsi per poliziotti in modo da mettere in primo piano i temi sociali come l’immigrazione, le droghe o l’inclusione sociale.
30. Garantire i diritti umani nei centri di detenzione per migranti.
31. Facilitare la ricomposizione familiare dei migranti. Permettere che essi, inclusi gli irregolari, abbiano pieno accesso alla sanità e all’educazione.
32. Depenalizzare il consumo di droghe, combattendo solo il traffico. Aumentare i fondi per i centri di disintossicazione.
33. Regolare il diritto all’obiezione di coscienza nel servizio di leva.
34. Aumentare i fondi della sanità pubblica fino ai livelli del resto della Ue (la media europea è del 6% del Pil e la Grecia spende solo il 3).
35. Eliminare i ticket a carico dei cittadini nel servizio sanitario.
36. Nazionalizzare gli ospedali privati. Eliminare ogni partecipazione privata nel sistema pubblico sanitario.
37. Ritiro delle truppe greche dall’Afghanistan e dai Balcani: nessun soldato fuori dalle frontiere della Grecia.
38. Abolire gli accordi di cooperazione militare con Israele. Appoggiare la creazione di uno Stato palestinese nelle frontiere del 1967.
39. Negoziare un accordo stabile con la Turchia.
40. Chiudere tutte le basi straniere in Grecia e uscire dalla Nato”.

Colpiscono le analogie con quello di Podemos, la cui parte economica ho pubblicato nello scorso post. Cresce insomma, l’alternativa a questa Europa di furfanti ed evasori fiscali, alternativa imporre la quale è l’unico modo per salvare l’Europa. Ed è un’alternativa di sinistra e mediterranea. Che faremo in Italia per non restare troppo indietro?

 

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