Per Gigi D’Alessio la Terra dei Fuochi non esiste. Forse leggendo sul gobbo un testo scritto da altri, durante il concerto di Capodanno in piazza del Plebiscito, D’Alessio si è preso la responsabilità di affermare in diretta televisiva su Canale 5 e davanti a milioni di telespettatori che solo l’uno per cento del territorio campano è inquinato. E che persino la regina Elisabetta si nutre delle verdure di Caivano (popolosa città dell’hinterland diventata famosa per l’elevato numero di ritrovamenti di rifiuti tossici intombati nei campi agricoli, ndr). E’ così iniziata la campagna di comunicazione promossa dalla Regione dell’azzurro Stefano Caldoro per risollevare l’immagine della Campania. Il concertone di D’Alessio ha beneficiato di un contributo regionale di 600.000 euro. Per trasmettere un messaggio superficiale, ambiguo e populista, che ha offeso i comitati civici e ambientalisti e la memoria delle vittime di cancro nei comuni altamente inquinati.
D’Alessio parlava di bonifiche. E dove sono state fatte? Non a Giugliano, dove le attendono da più di un decennio. E nemmeno a Terzigno, violentata dalla collocazione di discariche autorizzate in un parco protetto (da cosa?) e poi chiuse al colmo della saturazione. D’Alessio parlava di monitoraggi sanitari. E chi li ha visti? Il cantante si riferiva ai dati diffusi nei giorni scorsi tramite Il Mattino da una task force ministeriale che ha passato al setaccio 662mila metri quadrati, pari a 88 campi da calcio. Questi dati non convincono e non rassicurano. Sono relativi a soltanto 57 Comuni sugli 88 interessati dal monitoraggio. Altri studi indipendenti e non finanziati dalla politica illustrano situazioni molto più allarmanti.
Il concerto di D’Alessio si è così trasformato in mega spot elettorale. Il principale beneficiario appare Caldoro, in corsa per la rielezione a governatore alle elezioni che dovrebbero tenersi a maggio. Ma forse passerà all’incasso anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha prestato piazza del Plebiscito e in conferenza stampa di presentazione appariva assai contento dell’evento.
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Ha appena annunciato di aver fondato un’associazione politica, “Dema”, e di voler partecipare alle regionali con una propria lista. Anche lui ha interesse a mostrare la fotografia di una Napoli pulita e ripulita, “fuori dal perimetro della Terra dei Fuochi”, come ha ricordato nei mesi scorsi.
La Napoli che però ancora attende la bonifica dei siti di Pianura, la discarica dove negli anni ‘90 furono criminalmente sversati i rifiuti tossici industriali del Nord, e dell’ex area industriale di Bagnoli, come peraltro lo stesso sindaco sottolinea in polemica con Renzi che nel decreto Sblocca Italia lo ha espropriato del controllo di questo pezzo di territorio.
_________________________________________________________
Riceviamo e pubblichiamo la replica di Gigi D’Alessio:
“Gentile redazione del fattoquotidiano.it, reputandovi una testata seria e importante, vi chiedo di pubblicare integralmente questa mia lettera apparsa una prima volta sulla mia pagina Facebook. Ho ritenuto doveroso scriverla dopo l’articolo totalmente infondato a firma Vincenzo Iurillo, apparso nel suo blog sul vostro sito. Ribadisco una volta di più che tutti i dati che ho letto dal palco mi sono stati forniti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione, oltre a diversi Magistrati campani. Ribadisco poi, nella maniera più categorica, di non avere preso mezzo euro dalla Regione Campania, che ha semplicemente intuito il successo della serata e ha quindi investito 600mila euro in marketing e billboard: quei soldi sono andati a Mediaset, non certo a me. Ho organizzato la serata per amore della mia terra e senza fini di lucro, come attesta anche la mia decisione di non avere voluto sponsor sul palco. Ho la coscienza a posto e anche per questo, giovedì prossimo, sarò ad Anno Zero da Michele Santoro. Avrei gradito che il vostro giornale, che leggo e stimo, avesse apprezzato il mio impegno invece di ospitare attacchi immotivati e pieni di inesattezze. Gigi D’Alessio“.
Ciao a tutti.
Ho letto dei commenti riguardo all’argomento “terra dei fuochi” che, seppur pochi, mi hanno fatto male.Io ho perso a causa del tumore mia mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio fianco.
Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità!
Per questo, ho accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere.Prima di parlare di Terra dei Fuochi, nel rispetto delle vittime, dei malati, dei parenti e di chi vive nella paura di abitare in queste zone, mi sono documentato, ho approfondito personalmente con le fonti più autorevoli. Ora, la polemica su questo tema per me è incomprensibile. Io mi sono attenuto ai dati ufficiali che mi sono stati riferiti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione e poi mi sono confrontato con diversi Magistrati campani che danno lustro alla nostra Regione.
Non sono un giornalista né un inquirente né tantomeno un amministratore o uno scienziato, faccio il cantante e ho organizzato una festa per la mia città per la mia regione e l’ho fatto per AMORE e riconoscenza verso la mia terra e verso la sua gente, a cui appartengo.
Ho agito da cittadino, da campano, da napoletano e sono orgoglioso di quello che ho fatto e dell’affetto con cui Napoli e i napoletani mi hanno ripagato.
A chi invece attacca e lo fa a testa bassa rispondo con il cuore in mano perchè io non ho paura di scoprire altre verità e se le cose non fossero come ci dicono, io sarò il primo a denunciarle come ho fatto già nel 2013 durante un mio spettacolo televisivo andato in onda su Canale 5 insieme a Roberto Vecchioni. Ho accettato questo incarico per cercare di aiutare attraverso i palcoscenici del mondo, che ho la fortuna di calcare, tutto il settore agroalimentare, per aiutare quelle aziende della mia terra che stanno sull’orlo del baratro. Nel corso del mio concerto di capodanno ho ribadito che la terra dei fuochi ESISTE!!!!! E non smetterò mai di urlarlo e denunciarlo!
Allo stesso modo, non mi stancherò mai di dire che NON DOBBIAMO ARRENDERCI!
Tutti insieme abbiamo il dovere di difendere la parte sana senza girare la faccia dall’altra parte!!!! Se ho usato il palco del Concerto di Capodanno per accendere un faro sulla questione “terra dei fuochi”, l’ho fatto prendendo tutte le precauzioni e informazioni di autorevolissima provenienza. Quindi, invece di dare spazio a fraintendimenti e ad attacchi gratuiti, datemi una mano affinché anch’io, come tante persone che hanno perso la parte più cara della loro vita, possa riuscire a scoprire la verità. Buon anno a tutti!
Gigi D’Alessio
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Di seguito la mia controreplica:
Non ho scritto che Gigi D’Alessio ha intascato personalmente 600.000 euro. Ho scritto che il concerto da lui organizzato è stato finanziato anche dai 600.000 euro della Regione Campania. Il cantante conferma la circostanza. E ci spiega di essersi documentato tramite i dati dell’Istituto di Profilassi Nazionale. Lui si fida, e ne prendiamo atto. Molti di noi un po’ meno, perché nutriamo il sano principio del dubbio e ci ricordiamo che l’anno scorso il ministro Martina da Castelvolturno parlò del 2% di territorio inquinato in Campania. Il doppio. In pochi mesi l’allarme si è ridotto alla metà? Come è stato possibile, visto che di bonifiche non se ne è vista nemmeno l’ombra? D’Alessio poi ci annuncia che giovedì sarà a Servizio Pubblico “perché ha la coscienza a posto”. Come ce l’abbiamo noi che da anni – attraverso il nostro lavoro di giornalisti, di magistrati, di inquirenti, attraverso le mobilitazioni dei comitati civici e ambientalisti – stiamo documentando e denunciando lo scempio ambientale in atto, mentre «in questi anni non ricordo di aver mai sentito D’Alessio esprimere un suo pensiero sulla “Terra dei Fuochi”» scrive don Maurizio Patriciello sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno del 3 gennaio. In ogni caso, che D’Alessio si unisca a chi combatte questa sacrosanta battaglia di salute pubblica e di legalità può fare solo piacere. Di fronte a un giusto traguardo, sui modi per raggiungerlo possiamo confrontarci e correggerci a vicenda. Io per primo. D’Alessio a “Servizio Pubblico” potrà ad esempio confrontarsi con Sandro Ruotolo, che sostiene che la “Terra dei Fuochi si sta allargando”. Vedremo chi dei due è meglio documentato. (Vincenzo Iurillo)
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Vincenzo Iurillo
Giornalista
Cronaca - 2 Gennaio 2015
Terra dei fuochi: il negazionista Gigi D’Alessio, finanziato dalla Regione in campagna elettorale – Replica
Per Gigi D’Alessio la Terra dei Fuochi non esiste. Forse leggendo sul gobbo un testo scritto da altri, durante il concerto di Capodanno in piazza del Plebiscito, D’Alessio si è preso la responsabilità di affermare in diretta televisiva su Canale 5 e davanti a milioni di telespettatori che solo l’uno per cento del territorio campano è inquinato. E che persino la regina Elisabetta si nutre delle verdure di Caivano (popolosa città dell’hinterland diventata famosa per l’elevato numero di ritrovamenti di rifiuti tossici intombati nei campi agricoli, ndr). E’ così iniziata la campagna di comunicazione promossa dalla Regione dell’azzurro Stefano Caldoro per risollevare l’immagine della Campania. Il concertone di D’Alessio ha beneficiato di un contributo regionale di 600.000 euro. Per trasmettere un messaggio superficiale, ambiguo e populista, che ha offeso i comitati civici e ambientalisti e la memoria delle vittime di cancro nei comuni altamente inquinati.
D’Alessio parlava di bonifiche. E dove sono state fatte? Non a Giugliano, dove le attendono da più di un decennio. E nemmeno a Terzigno, violentata dalla collocazione di discariche autorizzate in un parco protetto (da cosa?) e poi chiuse al colmo della saturazione. D’Alessio parlava di monitoraggi sanitari. E chi li ha visti? Il cantante si riferiva ai dati diffusi nei giorni scorsi tramite Il Mattino da una task force ministeriale che ha passato al setaccio 662mila metri quadrati, pari a 88 campi da calcio. Questi dati non convincono e non rassicurano. Sono relativi a soltanto 57 Comuni sugli 88 interessati dal monitoraggio. Altri studi indipendenti e non finanziati dalla politica illustrano situazioni molto più allarmanti.
Il concerto di D’Alessio si è così trasformato in mega spot elettorale. Il principale beneficiario appare Caldoro, in corsa per la rielezione a governatore alle elezioni che dovrebbero tenersi a maggio. Ma forse passerà all’incasso anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha prestato piazza del Plebiscito e in conferenza stampa di presentazione appariva assai contento dell’evento.
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Ha appena annunciato di aver fondato un’associazione politica, “Dema”, e di voler partecipare alle regionali con una propria lista. Anche lui ha interesse a mostrare la fotografia di una Napoli pulita e ripulita, “fuori dal perimetro della Terra dei Fuochi”, come ha ricordato nei mesi scorsi.
La Napoli che però ancora attende la bonifica dei siti di Pianura, la discarica dove negli anni ‘90 furono criminalmente sversati i rifiuti tossici industriali del Nord, e dell’ex area industriale di Bagnoli, come peraltro lo stesso sindaco sottolinea in polemica con Renzi che nel decreto Sblocca Italia lo ha espropriato del controllo di questo pezzo di territorio.
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Riceviamo e pubblichiamo la replica di Gigi D’Alessio:
“Gentile redazione del fattoquotidiano.it, reputandovi una testata seria e importante, vi chiedo di pubblicare integralmente questa mia lettera apparsa una prima volta sulla mia pagina Facebook. Ho ritenuto doveroso scriverla dopo l’articolo totalmente infondato a firma Vincenzo Iurillo, apparso nel suo blog sul vostro sito. Ribadisco una volta di più che tutti i dati che ho letto dal palco mi sono stati forniti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione, oltre a diversi Magistrati campani. Ribadisco poi, nella maniera più categorica, di non avere preso mezzo euro dalla Regione Campania, che ha semplicemente intuito il successo della serata e ha quindi investito 600mila euro in marketing e billboard: quei soldi sono andati a Mediaset, non certo a me. Ho organizzato la serata per amore della mia terra e senza fini di lucro, come attesta anche la mia decisione di non avere voluto sponsor sul palco. Ho la coscienza a posto e anche per questo, giovedì prossimo, sarò ad Anno Zero da Michele Santoro. Avrei gradito che il vostro giornale, che leggo e stimo, avesse apprezzato il mio impegno invece di ospitare attacchi immotivati e pieni di inesattezze. Gigi D’Alessio“.
Ciao a tutti.
Ho letto dei commenti riguardo all’argomento “terra dei fuochi” che, seppur pochi, mi hanno fatto male.Io ho perso a causa del tumore mia mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio fianco.
Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità!
Per questo, ho accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere.Prima di parlare di Terra dei Fuochi, nel rispetto delle vittime, dei malati, dei parenti e di chi vive nella paura di abitare in queste zone, mi sono documentato, ho approfondito personalmente con le fonti più autorevoli. Ora, la polemica su questo tema per me è incomprensibile. Io mi sono attenuto ai dati ufficiali che mi sono stati riferiti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione e poi mi sono confrontato con diversi Magistrati campani che danno lustro alla nostra Regione.
Non sono un giornalista né un inquirente né tantomeno un amministratore o uno scienziato, faccio il cantante e ho organizzato una festa per la mia città per la mia regione e l’ho fatto per AMORE e riconoscenza verso la mia terra e verso la sua gente, a cui appartengo.
Ho agito da cittadino, da campano, da napoletano e sono orgoglioso di quello che ho fatto e dell’affetto con cui Napoli e i napoletani mi hanno ripagato.
A chi invece attacca e lo fa a testa bassa rispondo con il cuore in mano perchè io non ho paura di scoprire altre verità e se le cose non fossero come ci dicono, io sarò il primo a denunciarle come ho fatto già nel 2013 durante un mio spettacolo televisivo andato in onda su Canale 5 insieme a Roberto Vecchioni. Ho accettato questo incarico per cercare di aiutare attraverso i palcoscenici del mondo, che ho la fortuna di calcare, tutto il settore agroalimentare, per aiutare quelle aziende della mia terra che stanno sull’orlo del baratro. Nel corso del mio concerto di capodanno ho ribadito che la terra dei fuochi ESISTE!!!!! E non smetterò mai di urlarlo e denunciarlo!
Allo stesso modo, non mi stancherò mai di dire che NON DOBBIAMO ARRENDERCI!
Tutti insieme abbiamo il dovere di difendere la parte sana senza girare la faccia dall’altra parte!!!! Se ho usato il palco del Concerto di Capodanno per accendere un faro sulla questione “terra dei fuochi”, l’ho fatto prendendo tutte le precauzioni e informazioni di autorevolissima provenienza. Quindi, invece di dare spazio a fraintendimenti e ad attacchi gratuiti, datemi una mano affinché anch’io, come tante persone che hanno perso la parte più cara della loro vita, possa riuscire a scoprire la verità. Buon anno a tutti!
Gigi D’Alessio
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Di seguito la mia controreplica:
Non ho scritto che Gigi D’Alessio ha intascato personalmente 600.000 euro. Ho scritto che il concerto da lui organizzato è stato finanziato anche dai 600.000 euro della Regione Campania. Il cantante conferma la circostanza. E ci spiega di essersi documentato tramite i dati dell’Istituto di Profilassi Nazionale. Lui si fida, e ne prendiamo atto. Molti di noi un po’ meno, perché nutriamo il sano principio del dubbio e ci ricordiamo che l’anno scorso il ministro Martina da Castelvolturno parlò del 2% di territorio inquinato in Campania. Il doppio. In pochi mesi l’allarme si è ridotto alla metà? Come è stato possibile, visto che di bonifiche non se ne è vista nemmeno l’ombra? D’Alessio poi ci annuncia che giovedì sarà a Servizio Pubblico “perché ha la coscienza a posto”. Come ce l’abbiamo noi che da anni – attraverso il nostro lavoro di giornalisti, di magistrati, di inquirenti, attraverso le mobilitazioni dei comitati civici e ambientalisti – stiamo documentando e denunciando lo scempio ambientale in atto, mentre «in questi anni non ricordo di aver mai sentito D’Alessio esprimere un suo pensiero sulla “Terra dei Fuochi”» scrive don Maurizio Patriciello sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno del 3 gennaio. In ogni caso, che D’Alessio si unisca a chi combatte questa sacrosanta battaglia di salute pubblica e di legalità può fare solo piacere. Di fronte a un giusto traguardo, sui modi per raggiungerlo possiamo confrontarci e correggerci a vicenda. Io per primo. D’Alessio a “Servizio Pubblico” potrà ad esempio confrontarsi con Sandro Ruotolo, che sostiene che la “Terra dei Fuochi si sta allargando”. Vedremo chi dei due è meglio documentato. (Vincenzo Iurillo)
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Amsterdam, 3 feb. –(Adnkronos) - E' nell'ottica di una semplificazione "in linea con i cambiamenti comunicati" a dicembre al momento dell'uscita di Carlos Tavares, la riorganizzazione annunciata questa mattina da Stellantis. Un 'aggiornamento' che rafforza il ruolo delle singole regioni, accorpa ingegneria e software, rilancia su qualità e marketing e vede l'uscita di scena di alcuni top manager. Decisioni - si spiega in una nota - che "consentono il giusto equilibrio tra responsabilità regionali e globali, facilitando la rapidità delle scelte e la loro esecuzione" e "rafforzano ulteriormente l’impegno di Stellantis nell’ascoltare i propri clienti" ponendo "le basi per una rinnovata crescita".
A livello di management, Linda Jackson lascia il gruppo e al vertice del brand Peugeot è sostituita da Alain Favey. Abbandona anche Yves Bonnefont, Chief Software Office, visto che "le attività software sono ora integrate in un’organizzazione di sviluppo e tecnologia del prodotto guidata da Ned Curic allo scopo di semplificare il processo di immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi per tutti i brand in tutti i mercati in cui l’azienda è presente". Nuovo responsabile anche per Jeep, con la nomina di Bob Broderdorf, dal momento che Antonio Filosa - che mantiene il suo attuale ruolo di COO delle Regioni d’America - assume la leadership globale dell’ente Quality, definito "fulcro della promessa dell’azienda ai clienti".
Nuovo capo anche per DS, dal momento che Olivier François - che mantiene la responsabilità di Fiat e Abarth - guiderà un nuovo Marketing Office, per seguire meglio le attività di promozione dei singoli brand e "supportarli al meglio, in particolare attraverso la pubblicità, gli eventi globali e le sponsorizzazioni". Gli enti Corporate Affairs e Communications sono stati uniti sotto la guida di Clara Ingen-Housz e Anne Abboud è stata nominata alla guida dell’unità veicoli commerciali di Stellantis Pro One.
Come sottolinea il Chairman di Stellantis John Elkann "gli annunci di oggi semplificheranno ulteriormente la nostra organizzazione e aumenteranno la nostra agilità e il rigore dell’esecuzione a livello locale. Non vediamo l’ora di guidare la crescita fornendo ai nostri clienti una scelta ancora più ampia di straordinari veicoli a combustione, ibridi ed elettrici”. Confermata la linea sul processo di nomina del nuovo Chief Executive Officer che "è in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio d’Amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025".
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Siamo vicini ad Antonio Tajani, alla sua famiglia e soprattutto a suo figlio Filippo, vittima di un malore durante una partita di calcio. Gli auguriamo una pronta guarigione, e che possa tornare presto in campo”. Lo dichiarano i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Esprimo il mio più profondo riconoscimento alla Brigata Sassari per il coraggio, la dedizione e l’alto senso del dovere dimostrato durante tutta la missione Unifil. Ringrazio il generale Messina, con il quale sono sempre rimasta in contatto per essere costantemente informata sullo stato del contingente. I nostri soldati hanno affrontato sfide complesse e delicate, portando avanti il nome dell’Italia con grande professionalità. Il loro impegno ha garantito la stabilità in una regione così fragile, e sono fiera di come abbiano rappresentato la nostra Nazione". Lo ha affermato la deputata di Fratelli d'Italia Barbara Polo, componente della commissione Difesa, al rientro del contingente della Brigata Sassari.
"Da sarda, -ha aggiunto- non posso che essere estremamente orgogliosa nel vedere i miei concittadini impegnati con tanto valore nelle operazioni internazionali. La Brigata Sassari è il fiore all’occhiello del nostro esercito, una realtà che continua a distinguersi per preparazione e coraggio”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Ci mancavano i sedicenti comitati civici che spalleggiano gli occupanti abusivi di immobili a rendere sempre più invivibile il quartiere Esquilino, uno dei più belli di Roma da tempo in mano ad immigrati clandestini e bande criminali. Ne ha fatto le spese un bravo giornalista come Luca Telese aggredito per aver difeso i presidi di legalità che dopo le denunce della Lega le istituzioni stanno predisponendo. Telese chiamato ad un’assemblea pubblica da un sedicente Polo Civico ha avuto l'ardire di affermare che cancellate di protezione dei luoghi di socialità non sono poi da demonizzare. Per difendere la possibilità di vivere in pace e nella legalità all'Esquilino di Roma, come in tutte le periferie d'Italia, è necessario che venga subito definitivamente approvato il ddl sicurezza”. Lo afferma il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Nella loro foga alla ricerca del complotto, di qualcuno su cui scaricare le proprie responsabilità, di uno spauracchio a cui assegnare colpe per nascondere le inadeguatezze del governo Meloni, i colleghi di Fratelli d’Italia hanno nuovamente toccato inesplorate vette di contraddizione. L’ultimo attacco frontale è stato riservato a Gimbe e al suo presidente Cartabellotta, colpevole di aver detto con dati inequivocabili che il decreto dell’Esecutivo sulle liste d’attesa è fermo al palo e che solo uno dei sei decreti attuativi è stato già approvato". Lo afferma Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali della Camera e coordinatore del Comitato politico salute e inclusione sociale del M5S.
"Oltre a usare parole estremamente gravi nei confronti di chi porta avanti con serietà e professionalità un preziosissimo lavoro scientifico a tutela della sanità, il senatore Zaffini -aggiunge l'esponente pentastellato- ha però di fatto confermato i ritardi denunciati da Cartabellotta, sebbene secondo lui siano in realtà tempi record. Una contraddizione decisamente bizzarra. E nel frattempo, i medici di medicina generale operano come meglio credono e la proposta di Forza Italia in merito è ancora ben lontana dal concretizzarsi".
"Al presidente Cartabellotta -conclude Quartini- va tutta la mia solidarietà, visto che ultimamente è stato identificato come avversario politico, alla stregua di una forza di opposizione, come persino Bruno Vespa aveva avuto l’indecenza di dire. Questo attacco scomposto, in ogni caso, non fa che confermare la linea di questa maggioranza: è sempre colpa degli altri. Dai magistrati, a coloro che distribuiscono la benzina, fino a Gimbe”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Il nemico del giorno del governo è la Fondazione Gimbe e in particolare il suo presidente Nino Cartabellotta, accusato da esponenti di maggioranza di essere un bugiardo che falsifica i dati perché ‘cavalier servente’ e comunista. Affermazioni di una gravità inaudita contro un organismo indipendente e autorevole come Gimbe, che fa un grande lavoro di raccolta e verifica dei dati sanitari. La colpa di Cartabellotta? Aver fatto notare che a sei mesi dall’approvazione del decreto liste d’attesa mancano ancora cinque dei sei decreti attuativi, cosa tra l’altro confermata dalla stessa maggioranza". Lo afferma Mariolina Castellone, senatrice M5S e vicepresidente del Senato.
"Ancora una volta, questa destra cerca di trasferire su altri le colpe della propria incapacità e si produce in un costante bullismo contro professionisti che fanno il proprio lavoro, cercando di intimorirli. Per fortuna -conclude l'esponente pentastellata- ci sono i numeri a parlare e a smentire la propaganda di governo. E ci siamo noi a tutelare le voci libere e indipendenti”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Quello delle liste di attesa è un tema che riguarda non solo la salute ma anche la dignità della persona. Un tema che richiede senso di responsabilità e che non riscontro nelle dichiarazioni sparate a raffica da esponenti di Pd, 5 stelle e sinistra. Gli stessi che ci hanno consegnato un Servizio sanitario nazionale allo sfascio e per il quale ci stiamo adoperando per rimetterlo in sesto. Il collega Cartabellotta e la Fondazione Gimbe meritano rispetto, in quanto sono giustificati per la mancata conoscenza del lavoro che il Governo ha messo in campo sui decreti attuativi. Non posso al contrario giustificare i colleghi senatori che siedono nella commissione Sanità del Senato presieduta dal presidente Zaffini o i presidenti di Regione che prendono parte alla Conferenza Stato-Regioni". Lo afferma il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Sanità in Senato.
"Se non sanno -aggiunge- devo purtroppo arguire che dormono mentre se, come penso, sanno e attaccano il presidente Zaffini, che ha solo voluto puntualizzare il lavoro del Governo in risposta alle valutazioni della Fondazione Gimbe, è grave perché si tratta di un comportamento in grave mala fede. Si può anche non conoscere quanto si stia facendo sul tema, ma il senso di responsabilità vuole che prima di sparare a salve ci si informi e ci si documenti . In questo modo si prenderebbe facilmente atto che quanto annunciato dalla Fondazione Gimbe non è proprio puntuale perché -e lo ha spiegato bene il presidente Zaffini- la situazione riguardo ai decreti attuativi è la seguente: Criteri di funzionamento della piattaforma nazionale e regionali delle liste d’attesa: Il decreto è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni. In attesa del parere della Conferenza Stato Regioni alla quale è stato inviato il 13 settembre 2024".
"Funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio in coerenza con il modello di classificazione e stratificazione della popolazione, risulta ‘fatto’. Poteri sostitutivi del ministero della Salute in caso di inottemperanza delle Regioni e il rispetto agli obiettivi della legge: decreto trasmesso in Conferenza Stato-Regioni il 6 novembre 2024. Linee di indirizzo per l’attivazione dei sistemi di disdetta da parte dei Cup: il decreto è in fase di definizione da attuare con il Piano nazionale delle liste d’attesa in lavorazione predisposto dalla Direzione generale della Programmazione sanitaria già condiviso con Regioni e Mef. Metodologia per la definizione del fabbisogno di personale del Ssn (superamento tetti di spesa): il decreto è in via di ultimazione. Il Piano di azione per rafforzare i servizi sanitari e sociosanitari (nelle Regioni del Sud destinatarie dei fondi del Piano nazionale Equità e salute): decreto trasmesso alla conferenza Stato-Regioni il giorno 8 gennaio 2025".
"In questo confronto tra Zaffini e i nostri avversari politici -conclude Zullo- si può cogliere la differenza tra noi e loro: noi lavoriamo per mettere riparo agli sfasci che ci hanno lasciato in eredità, loro non sanno andare oltre l’irresponsabile e deleteria polemica sterile, dannosa dell’immagine del nostro Servizio sanitario nazionale”.