Il governo tedesco ha smentito di avere cambiato posizione circa una possibile uscita della Grecia dall’euro, come ha scritto sabato il settimanale Der Spiegel. “Non c’è nessun cambio di rotta”, ha detto all’agenzia Dpa il vice portavoce della cancelliera Angela Merkel, Georg Streiter. Atene “ha assolto in passato ai suoi obblighi” nei confronti dei creditori, ha spiegato Streiter. “E il governo parte dal principio che in futuro la Grecia continuerà ad assolvere a questi obblighi”. Anche nel caso, dunque, di una vittoria di Syriza alle elezioni anticipate di fine mese. L’articolo di Der Spiegel sosteneva che Merkel sarebbe ora pronta ad accettare l’abbandono della moneta unica da parte di Atene, dal momento che non teme più il rischio di un contagio ad altri Paesi dell’eurozona.

Il giornale citava fonti del governo di Berlino, secondo cui la cancelliera e il ministro delle Finanze Wolfgang Schauble considererebbero non solo accettabile ma addirittura “quasi inevitabile” la ‘Grexit’ in caso di una – sempre probabile – vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni anticipate del 25 gennaio. A tre settimane esatte dalle elezioni anticipate, il suo partito Syriza resta in vantaggio nelle intenzioni di voto degli elettori greci. Secondo un sondaggio condotto dall’istituto Rass per conto del quotidiano Eleftheros Typos, la formazione di sinistra radicale ha il 30,4% dei voti, contro il 27,3% dei conservatori di Nuova democrazia del premier Antonis Samaras. Syriza conterebbe dunque su un vantaggio del 3,1%, in calo rispetto al 3,4% registrato a metà dicembre. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 ed il 30 dicembre scorsi, dopo il fallimento del voto in Parlamento per l’elezione del presidente della Repubblica, a seguito del quale sono state annunciate le consultazioni anticipate.

Dalla Commissione europea non è arrivato alcun commento sulle indiscrezioni dello Spiegel. Il portavoce di turno dell’esecutivo di Bruxelles, Enrico Brivio, rispondendo all’AdnKronos ha rimandato alla dichiarazione del commissario agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici del 29 dicembre scorso. L’ex ministro francese
aveva detto solo che “un forte impegno per l’Europa ed un ampio sostegno degli elettori greci e dei leader politici per il necessario processo di riforme favorevoli alla crescita sarà essenziale perché la Grecia torni a prosperare nell’area euro”.

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