Dopo i certificati e le polemiche, potrebbero arrivare i primi provvedimenti disciplinari per i vigili urbani di Roma assenti dal lavoro la notte di Capodanno (oltre l’83%). Il Corpo della polizia locale ha inviato 30 lettere alla Commissione disciplinare del Campidoglio per altrettanti vigili. Lo rende noto il Comune. Le sanzioni previste in casi del genere vanno dalla sospensione per 11 giorni fino al licenziamento.
Sarà la commissione, spiega in una nota il Campidoglio, a proseguire nell’azione a carico dei dipendenti già informati dal Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. “Si tratta dei casi che ai primi accertamenti sono apparsi più chiari e più gravi – precisa il Comune – Per casi come questi è previsto un periodo di cinque giorni al temine dei quali deve partire la lettera disciplinare per consentire tutte le misure previste dalla legge. Ai 30 dipendenti è stato contestato l’articolo 55 bis del decreto legislativo 150 del 2009 che sottolinea la particolare gravità della mancanza disciplinare rispetto ai contratti di categoria del 2002-2005, 2006-2009 che prevede sanzioni che vanno da una sospensione di undici giorni fino al licenziamento”.
“Le indagini invece procedono per i restanti casi messi sotto la lente d’ingrandimento dalla task force dei vigili – si legge ancora nel comunicato del Comune – guidata dal vicecomandante Modafferi, che si sono accresciuti rispetto ai 44 emersi all’inizio. L’inchiesta disciplinare continuerà mentre la commissione disciplinare di Roma Capitale nei prossimi giorni dopo aver informato gli interessati passeranno alla contestazioni dei comportamenti. Al di là dei casi di immediata evidenza disciplinare, restano i numeri delle assenze dal lavoro nella notte del 31″.
Il Campidoglio fa poi un raffronto con i dati degli anni passati. “Nel 2012, infatti, gli assenti per malattia nella giornata del 31 dicembre (su tutti i turni di lavoro) sono stati 132, nel 2013 sono stati 135, lo scorso fine anno invece si sono dichiarati ammalati 571 vigili solo nei turni legati al concerto e alle feste di Capodanno. Complessivamente gli assenti sono stati 767 perché ai 571 in malattia ci sono stati 81 per la legge 104, 63 perché hanno donato sangue proprio quel giorno e 52 per altri motivi (congedi parentali ecc)”.
Intanto, sempre oggi, gli ispettori del Ministero della Pubblica Amministrazione sono andati nella sede centrale della polizia locale capitolina per far luce sul caso. I dirigenti ministeriali hanno incontrato il comandante del corpo Raffaele Clemente per un confronto e uno scambio di informazioni e pareri e visionato alcuni documenti. Prosegue anche la guerra di cifre tra sindacati e Comune. La Uil denuncia infatti “dati sballati a causa di un virus nel sistema informatico” del comando dei caschi bianchi.
Ma il caso continua a tenere banco anche sul fronte politico. Beppe Grillo si è schierato dalla parte dei vigili: “L’accanimento mediatico contro i vigili serve per distogliere l’opinione pubblica dalla vicenda di mafia capitale e varare misure restrittive nei confronti del pubblico impiego – ha detto il leader M5S – piuttosto Marino e Poletti quando vi dimettete?”. “Dopo essere arrivato a giustificare addirittura la mafia, dicendo che aveva una sua morale, ora Beppe Grillo difende i vigili assenteisti di Roma: ormai non ne azzecca più una” ha commentato la deputata del Pd Lorenza Bonaccorsi.