Tesi del complotto e sospetti che dietro agli attentatori che a Parigi hanno colpito la redazione di Charlie Hebdo possa esserci “qualche manina non islamica”. Ad aprire all’ipotesi sul blog di Beppe Grillo è l’esperto di servizi segreti Aldo Giannuli, vicino al Movimento 5 Stelle. Una pista già avanzata poco prima sul portale del leader M5S da un’attivista che in un post ha scritto: “Sicuramente saranno stati i fanatici islamici a cui le lobbies hanno permesso di spadroneggiare nei paesi occidentali, ma sarebbe molto bello sapere chi ha mosso i fili”.
Giannuli, però, ci tiene a precisare di non avere “nessun elemento per escludere che quello che è accaduto sia realmente quello che sembra: una azione di terrorismo di gruppi islamisti radicali, punto e basta. Ma – aggiunge – siccome a trarre giovamento da questa strage saranno in diversi (ad esempio il Front National che si appresta a fare vendemmia di voti, di conseguenza anche Putin che proprio sul Fn sta puntando per condizionare l’Europa sulla questione delle sanzioni, in una certa misura anche Israele che rinsalda i vincoli con l’Europa ogni volta che c’è un episodio di questo genere, chiunque voglia destabilizzare la Francia in particolare e l’Europa in generale) vale la pena di dare un’occhiata anche ad altre piste”.
“Vale la pena di dare un’occhiata ad altre piste” perché “a trarre giovamento da questa strage saranno in diversi”
“In fondo – ricorda lo studioso – quando accadde l’eccidio di Tolosa, poi venne fuori che il cecchino, Mohammed Merah, era stato a lungo collaboratore dei servizi segreti francesi in operazioni di infiltrazione del mondo jihadista e che, ad un certo momento, era inspiegabilmente sfuggito di controllo e, sempre inspiegabilmente, aveva fatto quella strage. Peccato che non abbia potuto spiegare cosa gli fosse passato per la testa, perché crivellato di colpi al momento della cattura. E così non se ne è saputo più nulla”. Per questo si augura che gli attentatori di Parigi vengano catturati “vivi, non tanto – specifica – perché non meritino una raffica di mitra, che anzi ne meriterebbero due a testa, quanto perché vorremmo sapere se hanno qualcosa da dire. Per il resto è guerra e nulla può far peggio delle ondate di isterismo anti islamico o di quelle opposte di pacifismo cretino”, conclude.
“I giornali europei escano con un’ intera pagina con le vignette su Maometto tratte da ‘Charlie Hebdo'”
Giannuli, inoltre, propone che “un giorno della prossima settimana da concordare, tutti i giornali europei” escano “con un’ intera pagina con le vignette su Maometto tratte da ‘Charlie Hebdo'”. Perché “i fondamentalisti devono capire che è l’intera società europea, di destra o di sinistra, laica o religiosa, del Nord o del Sud a fare sue quelle vignette e battersi in difesa della libertà di espressione. Chi volesse sfidare questa manifestazione di volontà politica, deve sapere che troverà contro l’intera Europa sul piano culturale, politico, di polizia e, se necessario, militare”. E aggiunge: “A proposito… cosa stiamo aspettando a proposito del Califfato? Vogliamo sbrigarci?”.
L’esperto di servizi segreti, poi, ritiene che il problema del fondamentalismo possa essere affrontato anche facendo “prevenzione” sugli ingressi da altri Paesi. Come? Sottoponendo “a chi vuol entrare in un paese europeo, una dichiarazione giurata (insisto: giurata) di osservanza della Costituzione del Paese in cui entra e di accettazione dei valori di libertà, di tolleranza religiosa, di laicità dello Stato, di eguaglianza fra i sessi, in mancanza della quale, il soggetto è respinto alla frontiera”. Un metodo che non consentirebbe al fondamentalista di mentire perché lui “non presta giuramento (che significa chiamare Dio a testimone della verità delle sue affermazioni) se deve accettare di osservare il rispetto delle altre fedi, della laicità dello Stato, la parità fra i sessi”.
Giannuli propone di fare firmare “una dichiarazione giurata” a chi vuole entrare in un Paese europeo in cui si prometta di accettare i “valori di libertà e tolleranza religiosa”
Nella pratica, “significa accettare vignette come quelle che sono costate la vita ai vignettisti di Chalie Hebdo, non sollevare problemi sui crocefissi nelle scuole e negli ospedali, sui presepi nelle scuole ecc (capito, imbecilli di Presidi, che avete accettato di smantellare il presepe, per accettare le rimostranze dei genitori dei ragazzi islamici?), non rompere le vetrine delle librerie che espongono libri come ‘Versetti satanici’ ecc.”. Una lista di comportamenti “da sanzionare con l’ammonizione e, se ripetuti, con l’espulsione“. Così, prosegue Giannuli, i fondamentalisti “si eliminano da soli come problema. Ed avremo già fatto un passo avanti, privando il pesce terrorista dell’acqua in cui nuota. Poi i terroristi sarà più facile circoscriverli ed individuarli applicando i comportamenti conseguenti”.