Doccia gelata per l’ex sindaco Pdl Alfredo Celeste: il Tar del Lazio conferma lo scioglimento per mafia del Comune di Sedriano, primo caso in Lombardia. La sentenza del Tribunale conferma il sistema criminale di stampo mafioso che secondo le indagini per anni, sino al commissariamento su ordine del Ministero dell’Interno dell’ottobre 2013, ha influenzato l’attività amministrativa nella gestione delle casse cittadine. I primi sintomi di illegalità, per gli inquirenti, si notano già nel 2004 quando il paese era governato dal centrosinistra.
A presentare il ricorso al Tar, nel dicembre 2013, era stata la maggioranza consigliare di centrodestra: l’ex vicesindaco Adelio Achille Pivetta, gli ex assessori Silvia Rita Camilla Scolastico e Massimiliana Marazzini e gli ex consiglieri Gennario Rusciano e Silvia Stella Fagnani, moglie del medico chirurgo Silvio Marco Scalambra arrestato assieme a Celeste e al presunto boss Eugenio Costantino nell’ottobre 2012. Accusando prefettura, magistratura e Ministero dell’Interno di eccesso di potere per – a dir loro – travisamento dei fatti, nel documento indirizzato al Tar del Lazio gli ex consiglieri, assessori e vicesindaco chiedevano l’annullamento del decreto del Presidente della Repubblica con cui a ottobre dello stesso anno era stato disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Sedriano. Chiedevano inoltre alle autorità di essere garantiste nei confronti delle questioni sedrianesi che legavano gli Uffici a imprese inquinate.
“A Sedriano la mafia non esiste, abbiamo eliminato le prostitute dalle strade. Il mio sindaco è una brava persona”, commenta per mesi il vicesindaco Pivetta, estromesso dalla sezione locale della Lega Nord per non aver preso le distanze dall’operato della Giunta. La maggioranza consigliare, infatti, non ha mai preso le distanze da Celeste, coinvolto – si legge nella sentenza del Tar – in promesse e legami di amicizia assieme al presunto boss Costantino e al medico chirurgo Scalambra, moglie della consigliera Fagnani e supporter del sindaco, arrestato per aver offerto a politici del milanese pacchetti di voti provenienti delle cosche. Il Tar del Lazio non solo conferma lo scioglimento di Sedriano, ribadisce l’inquietante sistema criminale che per anni ha inquinato la gestione del comune di poco più di 11mila abitanti alle porte di Milano.
Lo scioglimento si basa, sottolinea il Tar nella sentenza, sulla frequentazione del sindaco e di altri membri dell’amministrazione comunale con soggetti definiti ‘controindicati’. “Tu sei il mio modello, io guardo a te e ho invidia, non c’è niente da fare”, dice l’ex sindaco Celeste, intercettato, a Costantino, la cui figlia Teresa dalla primavera 2009 è consigliera comunale. Per gli inquirenti Costantino, imprenditore di Compro oro e referente politico locale, sarebbe un procacciatore d’affari delle cosche Morabito e Mancuso, famiglie di ‘ndrangheta egemoni nel territorio sedrianese, trait d’union fra la criminalità organizzata e l’ex assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, arrestato e attualmente a processo per voto di scambio. “Starò sempre dalla parte della delinquenza. Sempre” afferma Costantino, il ‘belli capelli’ delle ‘ndrine lombarde.
Il Tar sottolinea inoltre come Celeste e alcuni amministratori pubblici formassero un’esplicita consorteria criminale. E poi: appalti affidati a imprese esplicitamente legate a soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, assenza di documentazione antimafia, violazione di norme di trasparenza e polizze assicurative inesistenti. Un duro colpo alla linea difensiva del professore Alfredo Celeste che, dichiarandosi innocente e urlando al complotto mediatico messo in atto da stampa, prefettura e magistratura, lo scorso settembre dalla Curia aveva avuto il permesso per ritornare sui banchi di scuola a insegnare religione. A Sedriano per anni ha governato la ‘ndrangheta, ribadisce la giustizia amministrativa. Intanto i commissari prefettizi restano al lavoro negli uffici comunali.
Mafie
‘Ndrangheta al Nord, Tar conferma lo scioglimento del Comune di Sedriano
Respinto il ricorso degli ex amministratori di centrodestra legati al sindaco Celeste, arrestato in un'operazione antimafia che aprì la strada al primo commissariamento per infiltrazioni criminali in Lombardia. I giudici amministrativi di Roma confermano il "sistema" individuato dalle indagini
Doccia gelata per l’ex sindaco Pdl Alfredo Celeste: il Tar del Lazio conferma lo scioglimento per mafia del Comune di Sedriano, primo caso in Lombardia. La sentenza del Tribunale conferma il sistema criminale di stampo mafioso che secondo le indagini per anni, sino al commissariamento su ordine del Ministero dell’Interno dell’ottobre 2013, ha influenzato l’attività amministrativa nella gestione delle casse cittadine. I primi sintomi di illegalità, per gli inquirenti, si notano già nel 2004 quando il paese era governato dal centrosinistra.
A presentare il ricorso al Tar, nel dicembre 2013, era stata la maggioranza consigliare di centrodestra: l’ex vicesindaco Adelio Achille Pivetta, gli ex assessori Silvia Rita Camilla Scolastico e Massimiliana Marazzini e gli ex consiglieri Gennario Rusciano e Silvia Stella Fagnani, moglie del medico chirurgo Silvio Marco Scalambra arrestato assieme a Celeste e al presunto boss Eugenio Costantino nell’ottobre 2012. Accusando prefettura, magistratura e Ministero dell’Interno di eccesso di potere per – a dir loro – travisamento dei fatti, nel documento indirizzato al Tar del Lazio gli ex consiglieri, assessori e vicesindaco chiedevano l’annullamento del decreto del Presidente della Repubblica con cui a ottobre dello stesso anno era stato disposto lo scioglimento del Consiglio comunale di Sedriano. Chiedevano inoltre alle autorità di essere garantiste nei confronti delle questioni sedrianesi che legavano gli Uffici a imprese inquinate.
“A Sedriano la mafia non esiste, abbiamo eliminato le prostitute dalle strade. Il mio sindaco è una brava persona”, commenta per mesi il vicesindaco Pivetta, estromesso dalla sezione locale della Lega Nord per non aver preso le distanze dall’operato della Giunta. La maggioranza consigliare, infatti, non ha mai preso le distanze da Celeste, coinvolto – si legge nella sentenza del Tar – in promesse e legami di amicizia assieme al presunto boss Costantino e al medico chirurgo Scalambra, moglie della consigliera Fagnani e supporter del sindaco, arrestato per aver offerto a politici del milanese pacchetti di voti provenienti delle cosche. Il Tar del Lazio non solo conferma lo scioglimento di Sedriano, ribadisce l’inquietante sistema criminale che per anni ha inquinato la gestione del comune di poco più di 11mila abitanti alle porte di Milano.
Lo scioglimento si basa, sottolinea il Tar nella sentenza, sulla frequentazione del sindaco e di altri membri dell’amministrazione comunale con soggetti definiti ‘controindicati’. “Tu sei il mio modello, io guardo a te e ho invidia, non c’è niente da fare”, dice l’ex sindaco Celeste, intercettato, a Costantino, la cui figlia Teresa dalla primavera 2009 è consigliera comunale. Per gli inquirenti Costantino, imprenditore di Compro oro e referente politico locale, sarebbe un procacciatore d’affari delle cosche Morabito e Mancuso, famiglie di ‘ndrangheta egemoni nel territorio sedrianese, trait d’union fra la criminalità organizzata e l’ex assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, arrestato e attualmente a processo per voto di scambio. “Starò sempre dalla parte della delinquenza. Sempre” afferma Costantino, il ‘belli capelli’ delle ‘ndrine lombarde.
Il Tar sottolinea inoltre come Celeste e alcuni amministratori pubblici formassero un’esplicita consorteria criminale. E poi: appalti affidati a imprese esplicitamente legate a soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, assenza di documentazione antimafia, violazione di norme di trasparenza e polizze assicurative inesistenti. Un duro colpo alla linea difensiva del professore Alfredo Celeste che, dichiarandosi innocente e urlando al complotto mediatico messo in atto da stampa, prefettura e magistratura, lo scorso settembre dalla Curia aveva avuto il permesso per ritornare sui banchi di scuola a insegnare religione. A Sedriano per anni ha governato la ‘ndrangheta, ribadisce la giustizia amministrativa. Intanto i commissari prefettizi restano al lavoro negli uffici comunali.
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Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.